Aggressiva, ma elegante: è il modello 2013 dell'Aston Martin DB9 in versione aperta

Aston Martin la DB9 ancora più potente:
freni in carbonio e pulsanti di cristallo

di Nicola Desiderio
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PARIGI - Anche per l’Aston Martin DB9 è tempo di cambiamenti con una veste aggiornata, motore V12 più potente e una serie di miglioramenti all’autotelaio e agli interni per portare anche su questo modello alcune delle novità introdotte sulla nuova Vanquish con la gamma che vede la cessazione di produzione della Virage.

Le vuol fare un po’ la Vanquish. La DB9 ha ora uno stile più muscoloso e il particolare che spicca subito è lo spoiler posteriore, incorporato nel baule, più marcato per aumentare la deportanza. L’influenza stilistica della nuova Vanquish si vede poi nelle modanature scure inserite nei paraurti, nella griglia anteriore più marcata e negli sfoghi sul cofano, in entrambi casi realizzati in vero zinco. I tipici reni laterali, solcati dai profili cromati, ora hanno i ripetitori degli indicatori di direzione a Led mentre i fari anteriori hanno un profilo più marcato e proiettori bi-xenon con commutazione automatica degli abbaglianti. A favore della visibilità arrivano anche il sensore pioggia e la telecamera di parcheggio.

Pulsanti di cristallo e freni al carbonio.
Modifiche arrivano anche per l’abitacolo soprattutto per il modo in cui la pelle è usata è cucita e utilizzata sui sedili. Quest’ultimi poi hanno una nuova struttura in kevlar e carbonio che consente di ridurre il peso di 17 kg. La DB9 è disponibile in configurazione 2+2 o 2+0 e ha i pulsanti realizzati in vero cristallo, materiale usato anche per le chiavi di accensione e che rendono questi particolari autentici gioielli. Un’ulteriore contributo dal carbonio viene per l’impianto frenante, fornito dalla Brembo con pinze flottanti e dischi baffati e forati, che consente di togliere altri 12,5 kg in masse non sospese, in modo da migliorare anche il comportamento stradale. Modificate anche sospensioni e gli ammortizzatori a controllo elettronico regolabili su tre posizioni (Comfort, Sport e Track). I cerchi sono da 20 pollici con un’ampia scelta per il design. Carbonio anche per pacchetti di personalizzazione, sempre se vi va di far assomigliare la DB9 un po’ alla Vanquish con la quale condivide l’architettura tutta in alluminio definita VH.

Più sicura, ma anche più potente.
Ma ci sono anche altre modifiche, ancora più importanti che riguardano la sicurezza e le prestazioni. Sono state infatti adottate misure specifiche per migliorare la sicurezza dei pedoni senza ricorrere a dispositivi supplementare come il cofano che si solleva automaticamente, e questo senza compromettere lo stile tipico delle vetture di Gaydon. Le altre invece sono tutte per il motore. Il V12 di 5,9 litri prende infatti le modifiche fatte per la Vanquish come i variatori di fase, la rivisitazione del monoblocco, dei collettori di aspirazione e scarico, le camere di scoppio ricavate per fresatura, le pompe benzina di portata maggiorata e il corpo farfallato più grande. In questo modo la potenza passa a 517 cv e la coppia a 620 Nm.

Con il tetto o senza.
La nuova Aston Martin DB9 è già ordinabile in tutto il mondo e arriverà dapprima sulle strade patrie e dell’Europa Occidentale, Italia compresa dove i prezzi sono stati già fissati e sono di 179.581 euro per la coupé e di 194.835 euro per la Volante con tetto in tela a comando elettrico.

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Sabato 29 Settembre 2012 - Ultimo aggiornamento: 28-02-2013 21:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA