La nuova generazione di Cadillac Escalade: un super Suv

Cadillac Escalade, quarta generazione:
alta oltre 2 metri, ha il V8 della Corvette

di Nicola Desiderio
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ROMA - Il colosso di Detroit, quarta puntata. A tante infatti ammontano le generazione della Cadillac Escalade, il Suv le cui dimensioni sono degne del proprio passaporto americano e di un marchio che è l’essenza stessa del lusso a stelle e strisce.

Una grandezza quasi innaturale. La nuova Escalade è infatti lunga 5,18 metri, larga 2,04 metri e alta 1,89. Misure che non invitano certo a passaggi tra i vicoli e consigliano di informarsi bene sulla misura del box se state per acquistare casa. Per consolarvi, sappiate che c’è anche la versione lunga denominata EXV da 5,7 metri e con un passo di 3,3 metri. Oltre 2,5 tonnellate di macchina che sfrutta una nuova scocca composta da ben il 75% di acciaio ad alta resistenza e vestita di uno stile più squadrato che dà enfasi alle superfici vetrate, soprattutto nella parte posteriore dove gli ultimi montanti sono costituiti praticamente dai fari verticali a Led. A diodi anche i gruppi ottici anteriori, più sottili e protesi all’indietro, con gli abbaglianti dotati di una nuova tecnologia denominata Total Internal Reflection e la parte superiore che reca all’interno il logo del marchio.

Spazio e sicurezza ai vertici. L’abitacolo è, come in precedenza, a 8 posti e lo spazio a disposizione è nettamente migliorato – ben 44 mm in più per la testa e complessivamente 101 mm per le ginocchia – anche per i bagagli e viaggiando con tutti i sedili in posizione ci sono 433 litri – secondo le norme di misurazione americane – che diventano 1.461 in 5 e infine 2.667 litri in coppia. La pelle è cucita a mano e il legno realizzato con metodi artigianali, inoltre i sedili delle prime due file sono riscaldati e climatizzati, l’insonorizzazione è stata migliorata e il comfort acustico migliorato anche grazie al sistema di cancellazione attivo della Bose. Per la sicurezza invece c’è tutto il bendiddio immaginabile con qualche interessante chicca come l’airbag centrale, posizionato tra i due sedili anteriori, per proteggere chi sta dall’altra parte dell’urto laterale. A questo si aggiungono il Rear Cross Traffic Alert e il sistema di frenata automatica che agisce anche a passo d’uomo e anche in retromarcia. In più c’è l’Alert Seat, un sistema che ha debuttato sulla ATS e che fa vibrare il sedile nelle direzione in cui i sistemi percepiscono la situazione di pericolo.

La plancia si manovra come uno smartphone. Ripreso dalla ATS è anche il raffinato sistema infotelematico CUE con schermo a sfioramento da 8 pollici, dotato di sensore di prossimità e di possibilità di ingrandire e rimpicciolire le rappresentazioni con pollice e indice, proprio come avviene con smartphone e tablet, e un pannello comandi semplificato. Molto comoda la possibilità di inserire le istruzioni per il navigatore su un’unica riga, come si fa sul web. Ad alta tecnologia anche la strumentazione, tutta su un display TFT da 12,3 pollici e dunque configurabile a piacimento per la quantità di informazioni e la loro disposizione. A questo proposito, a facilitare le cose c’è anche l’head-up display full color. Per chi siede dietro invece c’è uno schermo da 9,5 pollici che esce a compasso dal tetto e serve per il lettore interno DVD Blue Ray e anche per dispositivi esterni. Accanto a tanta tecnologia, la leva del cambio osserva invece la tradizione al meglio: la leva rimane infatti sul piantone del volante, alla destra.

Il motore con la diretta e sterzo elettrico. Nel segno della continuità anche alcune scelte tecniche. Il motore infatti è il V8 di 6,2 litri con distribuzione monoalbero centrale a 2 valvole per cilindro con aste e bilanceri, ma corredato da variatore di fase e sistema di disattivazione attiva dei cilindri per marciare a 4 cilindri a carichi e regimi ridotti. È derivato da quello che ha debuttato sulla Corvette ed eroga 313 kW (425 cv) e una coppia di 623 Nm con un miglioramento rispettivo del 5% e 10%. Il cambio è automatico a 6 rapporti, la trazione posteriore o integrale con differenziale posteriore bloccabile mentre o sterzo è ad assistenza elettromeccanica. Senza sorprese anche le sospensioni, anteriori indipendenti e posteriori ad assale rigido con controllo autolivellante e ammortizzatori magnetoreologici, una primizia che oggi usano Ferrari, Audi e altre ancora, ma che ha debuttato proprio su una Cadillac. Le ruote possono essere da 20 o da 22 pollici.

Una gamma dimezzata senza la ibrida. Per ora. Commercializzazione parte negli USA tra qualche mese, mentre per averla da noi dovremo aspettare la fine dell’anno prossimo. E la versione ibrida prima presente in gamma? Non è dato di saperlo, anche perché il sistema bimodale sviluppato da GM con BMW, Chrysler e Mercedes ha dato risultati commerciali disastrosi. Vedremo.

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Domenica 13 Ottobre 2013 - Ultimo aggiornamento: 19-10-2013 20:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA