Kia Optima Sportswagon, declinazione familiare della nuova berlina che, giunta alla quarta generazione, si appresta a sbarcare per la prima volta in Italia

Kia Sportswagon, un'idea Optima: capacità di carico, connettività e sicurezza al top

di Giampiero Bottino
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GINEVRA - «Tanta roba!». Questo il laconico commento con cui ci ha salutato, al Salone di Ginevra, un collega noto per la sua ipercritica attenzione alla qualità e per i giudizi taglienti che è solito riservare anche alla auto più riverite e acclamate. L'incontro, del tutto casuale, è avvenuto allo stand Kia, accanto alla Optima Sportswagon, declinazione familiare della nuova berlina che, giunta alla quarta generazione, si appresta a sbarcare per la prima volta in Italia. Proprio per la sua configurazione la Sportswagon è la versione dalla quale Giuseppe Bitti, amministratore delegato di Kia Motor Italia, si aspetta le maggiori soddisfazioni, visto che nel segmento D la prevalenza delle wagon è nel nostro Paese pressoché plebiscitaria.


Presentata nella stessa location dove un anno fa svelata la concept Sportspace alla quale si è ispirata, questa station di dimensioni importanti (mantiene la stessa lunghezza della berlina, 4.855 mm, rispetto alla quale ha guadagnato 5 mm in altezza) è davvero tanta roba. A partire dal vano bagagli, una specie di monolocale accuratamente rivestito di morbida moquette accreditato di un volume utile superiore ai 550 litri, quando la seconda fila di sedili ha gli schienali in posizione eretta.


L'abitacolo si caratterizza non solo per lo spazio e la comodità delle sedute, ma anche per l'elevata qualità percepita grazie all'impiego di materiali eleganti e morbidi al tatto, alla cura dei dettagli e alle impeccabili finiture. L'assistenza alla guida e la sicurezza beneficiano di un ricco ventaglio di tecnologie evolute, e l'intera vettura è stata progettata per ottenere i migliori risultati nei test EuroNcap.

Sul piano della connettività, la Sportswagon è uno dei primi modelli Kia a consentire l'integrazione degli smarphone più diffusi grazie alla disponibilità degli standard Android Auto e Apple CarPlay, mentre tra i gadget più di moda - ma di utilità reale opinabile - figura il sistema di ricarica senza fili dei dispositivi mobili, collocato alla base della consolle centrale, alternativo alle prese Usb a disposizione dei passeggeri anteriori e posteriori.


Per quanto riguarda la meccanica, la scelta è tra il turbodiesel 1.7 Crdi da 141 cv (il più gettonato in Europa) e il 2.0 a benzina da 163 cv, mentre alla performante versione GT è riservato il nuovo turbo a iniezione diretta di benzina 2.0 T-Gdi da 245 cv abbinato a un cambio automatico a 6 marce.
Sviluppata esclusivamente per il mercato europeo e prodotta nella fabbrica coreana di Hwasung, questa station wagon non è l'unica novità portata a Ginevra dalla famiglia Optima.

La berlina, infatti, è stata rivelata al pubblico europeo anche nella versione Phev, vettura ibrida plug-in che può percorrere fino a 54 km in modalità puramente elettrica alla velocità massima di 120 km orari, garantendo nell'impiego normale emissioni medie di CO2 di 37 g/km. Entrambe queste Optima saranno commercializzate in Europa nell'ultimo trimestre di quest'anno.
 

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Sabato 9 Luglio 2016 - Ultimo aggiornamento: 15:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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