Il mercato dei veicoli da lavoro ( autocarri fino a 3,5 tonnellate) segna incrementi consecutivi ormai da 27 mesi e a chiusura del primo trimestre il ritmo delle immatricolazioni pare proprio inarrestabile: 39.965 unità, in crescita del 30,7% sulle 30.58

Il mercato dei veicoli commerciali è euforico: nel primo trimestre è cresciuto del 30%

di Diodato Pirone
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ROMA - C’è stato un tempo in Italia durante il quale gli analisti economici consultavano con attenzione le statistiche sulle vendite dei veicoli commerciali perché erano considerate un indicatore importante dello stato di salute dell’economia. Con l’avvento dell’era digitale e con la maggiore sofisticazione dei consumi, il mercato dei veicoli industriali ha perso la sua funzione di indicatore economico ”generale” e tuttavia le sue cifre e, soprattutto, la sua direzione di marcia restano fondamentali per capire l’umore di fondo delle piccole imprese italiane.

Ed è un fatto che se il Pil italiano cresce a ritmi annuali modesti, non lontano dalla quota dell’1% annuo, il mercato dei veicoli commerciali è invece euforico. A marzo - ma il trend come vedremo è cominciato ben prima - costruttori e concessionari hanno stappato molte bottiglie di ”quello buono” sulla base di vendite cresciute di oltre il 30% rispetto allo stesso mese del 2015. Le cifre sono state messe in fila dal Centro Studi dell’Unrae e sprigionano faville: 15.411 immatricolazioni mensili contro le 11.529 del marzo 2015. La crescita esatta sembra presa dalle rilevazioni cinesi: +33,7%. Il mercato dei veicoli da lavoro (per l’esattezza autocarri con peso totale a terra fino a 3,5 tonnellate) segna incrementi consecutivi ormai da 27 mesi e a chiusura del primo trimestre il ritmo delle immatricolazioni pare proprio inarrestabile: 39.965 unità, in crescita del 30,7% sulle 30.583 del gennaio-marzo 2015. Per trovare volumi maggiori per lo stesso trimestre si deve tornare indietro di 5 anni al 2011. Qual è la molla del boom?

«Un taglio delle tasse sulle imprese - afferma Massimo Nordio, Presidente dell’Unrae - La Legge di Stabilità permette alle aziende di portare in ammortamento il 140% del costo di acquisto dei beni strumentali. Dunque le imprese oa godono di un incentivo ad accelerare il rinnnovo del parco circolante dei furgoni che resta troppo vecchio”. «In questi mesi è arrivato un ulteriore colpo d’acceleratore alla riduzione della quantità di veicoli più anziani, ma il parco diposibile resta vetusto - continua Nordio - Tanto è vero che a fine 2015, secondo le nostre stime, ammontava a 3.550.000 veicoli, dei quali il 37,2% con un motore ante Euro 3». Stando ai dati dell’Unrae, i veicoli commerciali motorizzati con Euro 0 ed Euro 1 rappresentano il 20,3% del parco totale, gli Euro 2 il 16,9%, gli Euro 3 il 23,1%, gli Euro 4 il 25,1% ed infine gli Euro 5 e 6 il 14,6% del totale. Marzo si è rivelato molto brillante anche per le immatricolazioni in Italia di camion (veicoli oltre 3,5 tonnellate).

Sempre sondo l’Unrae il mercato è cresciuto nel mese del 52,3% attestandosi a 1.850 unità (contro 1.215 del marzo 2014). Il cumulato dei primi tre mesi di quest'anno indica un incremento delle immatricolazioni del 33,4%, passando da 3.804 a 5.075 unità. «I dati per ora disponibili ci autorizzerebbero a confermare la previsione di 17.000 immatricolazioni per il 2016. Tuttavia la cautela è d'obbligo, perché l'andamento molto positivo è influenzato da disposizioni finanziarie e fiscali dettate negli ultimi tempi, quali il super-ammortamento, mentre mancano progetti strutturali che possano garantire una base sicura all'incremento del mercato», sottolinea prudentemente Franco Fenoglio di Unrae.


Ma torniamo ai veicoli commerciali che recentemente hanno visto la pubblicazione dei dati dettagliati sull’andamento delle vendite nel 2015. Le immatricolazioni complessive dell’anno sono cresciute del 12,1% passando da quota 106.330 a 119.150. In questo scenario va segnalato l’andamento stazionario del marchio Fiat che ha venduto in entrambi gli anni 43.000 pezzi mentre fra le marche italiane è molto cresciuta Iveco che, grazie all’ottima accoglienza riservata dal mercato al Nuovo Daily, è passata da 7.500 pezzi a quasi 9.500 con una lievitazione del 26,7% che le consente di conquistare la terza posizione per vendite totali. Fra le marche estere bene soprattutto Ford che ha riconquistato il secondo posto assoluto vendendo 11.000 furgoni contro i 7.900 del 2014 e Renault (quarta) passata da quota 7.100 a 9.100. Peugeot e Citroen aumentano le vendite ma meno di altri concorrenti per cui scendono al quinto e sesto posto della classifica delle marche più vendute.
 

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Mercoledì 27 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 29-04-2016 12:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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