Il noleggio a breve termine continua a crescere, i primi dati dicono che c'è un segno positivo per tutti i parametri di riferimento, a cominciare dalle immatricolazioni, che hanno superato le più rosee aspettative.

Noleggio a breve termine: in crescita sull'anno record dell'Expo

di Nicola Desiderio
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ROMA - Il noleggio a breve termine continua a crescere e, in attesa dei numeri completi e definitivi attesi con la presentazione del Rapporto Aniasa, i primi dati dicono che c'è un segno positivo per tutti i parametri di riferimento, a cominciare dalle immatricolazioni, che hanno superato le più rosee aspettative.
Secondo l'Unrae infatti, che dal 2015 ha introdotto la suddivisione statistica tra breve termine e lungo termine nell'analisi del mercato per utilizzatore, sono state 119.650 le auto immatricolate dal comparto con un aumento del 18% rispetto alle 101.379 del 2014, con un finale di 2015 e un inizio dell'anno nuovo esplosivi. Partendo infatti da un ottobre depresso (-45,7%), le registrazioni si sono impennate tra novembre (+98,7%) e dicembre (+56,5%), rallentando un po' a gennaio (+29,4%) e febbraio (+28,6%) fino ad un marzo di decompressione (-6,4%) che chiude comunque un primo trimestre in progresso del 12%.


Tale insolito andamento è stato determinato dalla Pasqua anticipata. I dati del centro studi Fleet&Mobility danno per il 2015 invece 101.471 pezzi contro gli 84.610 del 2014 ed un progresso dal 19,9%. Tale discrepanza è dovuta ad una sottigliezza statistica: l'associazione dei costruttori esteri contempla anche i volumi delle auto ad uso noleggio e generati da altri attori, come i concessionari che hanno piccole attività di noleggio a breve termine, mentre quelli di Fleet&Mobility si riferiscono esclusivamente alle auto immatricolate dalle società del settore. Va poi aggiunto che alcuni esperti valutano in 25-30mila unità le auto in rent-to-rent, ovvero quelle immatricolate da società di noleggio a lungo termine per essere poi affittate a loro volta alle società di rent-a-car. Tale fenomeno, pur mantenendo dimensioni stabili, indica che il RAC è un business più grande di quanto appaia in superficie, con propaggini non solo verso il “lungo” cui restituisce il favore con le auto sostitutive, ma anche verso il car sharing al quale fornisce supporto logistico. In ogni caso, il risultato di mercato va chiaramente oltre le 94.200 targhe preventivate da Aniasa e, seppure inficiato dall'insolita impennata di fine anno, dà la dimensione di una crescita confermata anche da altri indicatori.


L'Aniasa infatti prevede per il 2015 una crescita del fatturato a 1,12 miliardi di euro (+4,9%) e della flotta da 103mila a 109 mila unità (+5,7%), acquisita in maggioranza con la formula del buy-back e al 90% omologata Euro6. Tutto però fa supporre che i dati reali supereranno le stime, inoltre possiamo anticipare che l'utilizzo medio della flotta è cresciuto del 2,1%, ma ancora di più il numero di noleggi (+4,9%) e i giorni di noleggio (+8%).


Chiaramente definito invece il quadro relativo al solo comparto airport: salgono il fatturato del 5,4% (724,2 milioni), i giorni di noleggio (18,9 milioni, +9,3%) e il numero di noleggi, che sfonda per la prima volta il muro di 3 milioni (3,1 milioni, +5,7%), e la loro durata (6,1 giorni, +3,7%). Tutto questo è avvenuto anche grazie alla crescita del traffico aereo del 4%, un progresso inferiore a quasi tutti gli indicatori nel rent-a-car aeroportuale che così dimostra di essere un business sempre più efficiente, a tutto favore della clientela che ha trovato prezzi inferiori di ben il 4% rispetto al 2014. Dando un occhiata ai singoli scali, balzano agli occhi i dati di Ciampino, dove la crescita dei numero dei noleggi è stata del 19% contro il 16% del traffico passeggeri, e di Napoli dove addirittura le locazioni sono salite del 12% contro il +4% del traffico. Il progresso del giro d'affari generato è stato sensibile soprattutto nei mesi estivi (+7,6%), segno che né l'Expo, né il Giubileo spiegano da soli questo boom.
«Il noleggio a breve termine dimostra come sempre la sua funzione di specchio della situazione italiana – afferma Alessandro Palumbo, partner di Fleet&Mobility – con riferimento sia alle imprese, sia alle famiglie. Quando l'economia del Paese inizia ad andare meglio, aumentano i trasferimenti di persone e cose, che rappresentano il core business del noleggio a breve termine.

Tre i motivi del buon andamento dei noleggi nel 2015: la crisi del Nord Africa che ha dirottato buona parte dei turisti dall'Egitto e dalla Tunisia verso mete europee tra cui l'Italia, il buon risultato in termini di presenze dell'Expo e la ripresa della produzione e del fatturato delle imprese italiane che hanno generato domanda aggiuntiva di veicoli a noleggio». Anche secondo Giuseppe Benincasa, gli eventi non sono il fattore più rilevante di crescita e segnala un progresso del city car rental sulla scia del car sharing, anche nella modalità di utilizzo. «Tutti gli operatori hanno meccanismi telematici o una app e abbiamo notato che l'utilizzo di questi strumenti è trasversale per età. Ci sono poi attori nuovi, sta migliorando la presenza di quelli tradizionali e si stanno consolidando sempre di più quelli nelle isole che insieme creano una forte e sana concorrenza e anche più occupazione, in crescita sia direttamente sia indirettamente.

Le recenti ristrutturazioni hanno inoltre portato alla valorizzazione delle aziende nazionali e nuova linfa finanziaria». Il segretario generale dell'Aniasa insomma è soddisfatto, ma non può fare a meno di segnalare il permanere di elementi di criticità, proprio negli aeroporti, sia dal punta di vista strutturale sia per la piaga dei furti e delle frodi. «Fiumicino ha investito molto in questo – ha aggiunto – mentre a Malpensa abbiamo dovuto mettere la vigilanza armata. Prima della fine del mio mandato vorrei togliermi di dosso la maglia nera dei furti».
 

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Giovedì 28 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 06-05-2016 17:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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