Un test sulla guida autonoma di Bosch

Rispetto ambientale e sicurezza: Bosch, il gigante è già nel futuro

di Mattia Eccheli
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BOXBERG - «Non riusciremo mai a raggiungere i nostri ambiziosissimi obiettivi in termini di riduzione della CO2 affidandoci esclusivamente ai veicoli elettrici», taglia corto Rolf Bulander, uno dei manager di punta di Bosch. Il responsabile delle Mobility Solutions ha lasciato intendere che la convivenza con la tecnologia diesel durerà diversi anni. Con i suoi oltre 72 miliardi di fatturato, la società di Stoccarda è il numero uno dei fornitori a livello globale ed è impegnata in una serie di progetti per realizzare le smart city del domani. Nelle quali, questa è l’ambizione, si circolerà con meno stress e, soprattutto, non ci saranno più incidenti.Naturalmente anche l’aria sarà più pulita. Magari perfino in Cina dove il mercato degli scooter a zero emissioni è letteralmente esploso: ne sono già in circolazione 200 milioni. I veicoli elettrici a due, tre o quattro ruote sono destinati a popolare le città e, naturalmente, Bosch ha già pronte soluzioni specifiche.
 

 

Una è il sistema di trazione elettrico eAxle per il quale garantisce una piattaforma modulare scalabile e, soprattutto, una «riduzione dei costi del 5-10% rispetto ai componenti singoli». La tascabile a quattro posti da 3,35 metri di lunghezza e.Go da 15.900 euro (batteria inclusa) o lo scooter a zero emissione Schwalbe sono due esempi. Per entrambi, Bosch ha fornito il sistema elettrico integrato che include motore, unità di controllo, batteria, caricabatterie, display e relative app.

Nel lungo periodo di transizione tecnologica, il colosso di Stoccarda continua ad essere impegnato anche su altri fronti più “tradizionali”, come la fornitura di sistemi di alimentazione a metano (impiegati da Fiat, Audi, Volkswagen e Opel). Bosch ha anche chiarito che per l’Europa non progetterà più alcuna soluzione per motori a benzina che non siano equipaggiati con il filtro antiparticolato.

Grazie a connettività e guida autonoma, la società conta di ridurre se non azzerare il numero degli incidenti stradali: una piaga planetaria che costa la vita a 1,3 milioni di persone l’anno. In città come Stoccolma, Tokyo e Berlino si contabilizzano fra le 3 a le 5 vittime ogni 100.000 utenti della strada, mentre a Jaipur, Guadalajara e Curitiba il dato è fra le cinque e le sette volte superiore. A beneficio della sicurezza, in particolare per le bici a pedalata assistita, a fine agosto presenterà all’Eurobike di Friedrichshafen il primo e-bike Abs di serie.
Il sistema pensa 800 grammi ed arriverà sul mercato tra un anno. Sempre l’anno prossimo lancerà anche l’Automotive Suite Cloud, il “cervello” della mobilità connessa del domani: la piattaforma raccoglierà i dati raccolti e li smisterà in modo tale da suggerire i percorsi migliori e agevolare la ricerca del parcheggio, per il quale si sprecano una sessantina di ore l’anno.

E se gli affari di Bosch vanno bene, ne trae beneficio anche l’Italia, dove fattura 2,4 miliardi e dove occupa 5.800 addetti. A fine anno saranno almeno 800 in più per effetto di due acquisizioni: una “forzata”, quella della Cesare Albertini, per dare continuità alle forniture, e l’altra “strategica”, la veneta Mta da 76 milioni di giro d’affari impegnate nel settore dei sistemi di ventilazione e raffreddamento.
 

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Giovedì 17 Agosto 2017 - Ultimo aggiornamento: 17:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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