BERLINO - I produttori di automobili tedeschi offriranno l’installazione di nuovi software su oltre 5 milioni di veicoli diesel circolanti in Germania, allo scopo di diminuirne le emissioni di monossido di azoto del 25-30%. Si tratta della maggior parte delle auto diesel prodotte dal 2009 e ne fanno parte i 2,5 milioni di macchine già equipaggiate dalla Volkswagen, sotto intensa osservazione dopo aver ammesso quasi due anni fa di aver venduto automobili dotate di software in grado di manipolare i livelli di emissione. Un meeting presso il ministero dei Trasporti tedesco si è tenuto oggi fra gli esponenti del governo e i rappresentanti di Volkswagen, Porsche, Audi, Mercedes, Bmw, Opel e Ford.
L’incontro è servito a valutare come ridurre le emissioni, dal momento che i proprietari dei veicoli rischiano possibili divieti di circolazione in alcune città. I membri politici del tavolo hanno chiesto ai produttori di modificare il software delle auto interessate, per ottenere entro l’anno una significativa riduzione dell’inquinamento. Fino a questo momento le compagnie sono state riluttanti ad accettare di compiere modifiche sui mezzi che andassero oltre aggiornamenti del software.
Il ministro dei trasporti, Alexander Dobrindt, ha quindi illustrato i risultati del vertice sul diesel affermando che «abbiamo preso le misure necessarie e le più veloci per ridurre le emissioni nocive, proteggere la salute dei cittadini e evitare il blocco della circolazione dei veicoli diesel». Quattro le misure previste per questi obiettivi: la prima riguarda l’aggiornamento del software. «L’ottimizzazione del software - ha continuato il ministro - riguarderà 5,3 milioni di veicoli euro 5 e euro 6».
La seconda prevede investimenti per 250 milioni di euro, destinati alla mobilità cittadina e in particolare a interventi diretti a bus, taxi e altri mezzi pubblici nelle città. La terza punta alla creazione di un fondo, di entità imprecisata, per la digitalizzazione della mobilità, lo sviluppo e la trasformazione in verso il modello delle «smart-city». Infine si chiede all’industria automobilistica di farsi carico della «dinamizzazione del mercato dei vecchi diesel euro2, 3, 4». In altre parole si chiede all’industria automobilistica di prevedere campagne promozionali e sconti in grado di promuovere velocemente il rinnovamento del parco auto su strada.
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