Il tagliando della polizza di assicurazione per l'auto

RC Auto, la crisi è finita: scendono i premi
ma le polizze italiane restano le più care

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ROMA - Per le assicurazioni in Italia la crisi è finita e nel comparto dell'Rc auto, quello che ormai da molti anni viene considerato come un vero e proprio «caso italiano», si iniziano a intravedere i primi segnali di luce.

Ma resta tuttavia il fatto che se anche è aumentata la concorrenza e le tariffe iniziano a scendere, assicurare il proprio veicolo da noi resta sempre ben più oneroso rispetto a quanto avviene nella media degli altri paesi europei. A dipingere un quadro a luci e ombre è stato oggi il presidente dell'Ivass, Salvatore Rossi, durante il tradizionale appuntamento annuale della relazione sull'attività svolta dall'istituto di vigilanza.

I dati di bilancio snocciolati durante le considerazioni finali di Rossi mostrano un comparto in cui «la crisi del biennio 2011-2012 è superata». Lo scorso anno infatti le compagnie hanno archiviato un «risultato decisamente migliore di quello europeo»: raccolta premi per quasi 150 miliardi di euro, il 20% in più rispetto al 2013, sfiorando quasi il 9% del Pil. L'aumento, ha spiegato Rossi, è stato però tutto nel comparto vita; in quello danni, invece, gli italiani restano «cronicamente sottoassicurati».

Buono anche il livello della redditività, con il Roe complessivo passato dall'8,2% del 2013 al 9,3%, e positive pure le prospettive patrimoniali dalle quali, in vista dell'entrata in vigore di Solvency 2, «sono emerse indicazioni complessivamente tranquillizzanti». Al tema dell'Rc auto il presidente dell'Ivass dedica un capitolo a sé e osserva che i dati di mercato «mostrano ora progressi considerevoli»: in sostanza, a suo parere, «poco mancherebbe a una vera e propria svolta».

Resta però il fatto che quello italiano è ormai un «caso». «Che si tratti di un caso - ha detto infatti Rossi - è più che noto: da molti anni l'Italia è il paese dalle tariffe più alte nel confronto internazionale». E ciò per molte ragioni, prima fra tutte quella dell'«abnorme presenza di frodi perpetrate ai danni delle compagnie da una minoranza, cospicua e aggressiva, di assicurati».

I prezzi effettivi rilevati dall'Autorità di vigilanza hanno mostrato mediamente un calo di quasi l'8% lo scorso anno, proseguendo una tendenza discendente già iniziata l'anno prima. Le tariffe scendono perché diminuiscono incidenti e costo dei risarcimenti, ha spiegato Rossi precisando che «si sono fatti progressi anche sul terreno della concorrenza e della diversificazione dei prodotti offerti».

In particolare la concentrazione del mercato si è ridotta del 15% rispetto al 2013 ed è aumentata la mobilità dei clienti fra una compagnia e l'altra, cosa che favorisce «una pressione forte al ribasso dei prezzi». Rossi ha ricordato che lo scorso anno un assicurato su sei ha cambiato compagnia, spuntando una riduzione di prezzo pari in media al 22% rispetto al contratto precedente, mentre chi è rimasto fedele alla sia compagnia ha beneficiato, sì, di una riduzione di prezzo, ma solo del 5%.

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Martedì 23 Giugno 2015 - Ultimo aggiornamento: 29-06-2015 18:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA