Thierry Bollorè, vicedirettore generale di Renault, ha precisato che non tutte le auto coinvolte dovranno necessariamente essere ritirate

Renault: emissioni eccessive, problemi per Espace e Captur. Stampa, anomalie in altri tre gruppi

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PARIGI - Il risultato dei test condotti dalla commissione del ministero dell'Ambiente francese sulle emissioni dei veicoli diesel potrebbe costare molto caro a Renault. La casa della Losanga ha già disposto il ritiro di 15 mila veicoli non in linea con le regole anti-inquinamento, ma il numero di veicoli "problematici", secondo una stima dell'azienda basata sulle vendite 2015, citata dal quotidiano Les Echos, potrebbe arrivare fino a 700 mila. Non tutte queste auto però, ha tenuto a precisare il vicedirettore generale Thierry Bolloré al giornale, dovranno necessariamente essere ritirate: "Saranno proposte delle soluzioni ai clienti" spiega, dato che per alcuni veicoli di tipo Euro 6 sara' sufficiente una "riprogrammazione".

Sono invece già in via di ritiro 15 mila esemplari con motori 110 cd, per rimediare a un "errore di calibratura" dei sistemi anti-inquinamento, problema tecnico di cui Renault "era già al corrente" fin da settembre scorso. Mentre a marzo, come preannunciato ieri, arriverà un piano complessivo sul fronte delle emissioni.

A creare problemi alla casa della Losanga, ancora secondo Les Echos, sarebbero al momento due modelli che, nelle prove realizzate dagli esperti della commissione voluta dal ministro Segolene Royal, non sono risultati in linea con le soglie di emissioni inquinanti consentite dalla legge: la Captur, a cui si riferiscono i 15 mila ritiri già' in corso, e l'Espace 5, nuovo diesel arrivato sul mercato la scorsa primavera.


Le difficoltà sarebbero di due tipi: la prima è dovuta a un "difetto tecnico" che impedisce ai sistemi anti-inquinamento integrati nei motori diesel di funzionare come dovrebbero, mentre la seconda riguarda le performance in condizioni specifiche, per esempio in caso di temperature troppo basse. Renault non è però l'unica casa automobilistica ad avere problemi con la commissione del governo francese.

Secondo quanto rivela la stampa d'Oltralpe, anche Opel, Mercedes e "un terzo costruttore" dovranno presentarsi davanti agli esperti e fornire spiegazioni sui risultati di alcuni modelli nei test su strada, che hanno evidenziato emissioni superiori alle soglie di legge. L'appuntamento e' fissato al 28 gennaio, e nel frattempo la commissione continua il suo programma di test, che ha finora coinvolto 22 modelli di otto marche differenti e prevede di arrivare a 100, tra cui anche alcuni veicoli Fca.

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Martedì 9 Febbraio 2016 - Ultimo aggiornamento: 11:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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