Piccolo è bello: agilità, preticità, consumi contenuti. Le citycar seducono le aziende

Piccolo è bello: agilità, preticità, consumi
contenuti. Le citycar seducono le aziende

di Sergio Troise
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Restano piccole nelle dimensioni, agili e pratiche, ma spesso offrono dotazioni degne di auto più grandi. Ecco le citycar dei tempi moderni: in Italia se ne sono vendute sempre tante, ma nel 2015 (nove mesi) il trend indica una crescita del 12%.

Sconti e promozioni recitano un ruolo importante, ma non solo: ora le piccole piacciono anche alle flotte, alle aziende, a chi adopera l’auto come un prodotto usa e getta. Le Case aggiornano le gamme e sperimentano anche soluzioni avveniristiche. Al Salone di Tokyo (chiuso l’8 novembre) si sono visti mini-concept da fantascienza, e Carlos Ghosn, numero uno dell’alleanza Renault-Nissan, s’è sbilanciato fino a dire che “entro il 2020 avremo citycar in grado di muoversi in totale autonomia”.

Intanto, il marchio francese dell’alleanza ha appena annunciato l’arrivo di una versione aggiornata della Twingo, la “gemella diversa” della Smart ForFour (frutto della collaborazione con i tedeschi di Daimler): si chiama Lovely, si distingue per dotazioni più ricche, nuovi colori, la disponibilità del cambio automatico (optional) abbinato al motore posteriore condiviso con la Smart. I coreani di Hyundai-Kia hanno annunciato per il 2016 un nuovo motore per la i20 (T-GDI da 100 o 120 cv); intanto puntano sulle mini monovolume i10 e Picanto, quest’ultima proposta di recente con un leggero restyling e con l’esclusiva garanzia di 7 anni.

I giapponesi di Honda hanno appena lanciato la Jazz di terza generazione, che offre soluzioni inarrivabili per lo sfruttamento dello spazio, mentre la Suzuki si prepara a giocare la carta Baleno, attesa da noi a inizio 2016 con contenuti di innovazione relativi al pianale (più rigido e più leggero) e ai motori: sotto al cofano un inedito 1000 turbo chiamato Boosterjet, da 111 cv, per non dire dello Smart Hybrid Vehicle (SHVS) che identifica un nuovo sistema di ibridizzazione leggera. Sull’ibrido, come è noto, continua a puntare Toyota, unica finora a proporre questa tecnologia anche nel segmento B (Yaris), mentre nel segmento A il colosso giapponese va avanti con la Aygo prodotta in sinergia con la C1 e la 107 di Citroen e Peugeot.

Quest’ultima ha rinnovato la 208 con un facelift che ha interessato estetica e dotazioni e l’arrivo di un nuovo tre cilindri 1.2 turbo a iniezione diretta da 110 cv. Un’arma in più contro rivali agguerrite come Ford Fiesta, Renault Clio, Seat Ibiza, Opel Corsa (affiancata dalla new entry Karl), VW Polo. Per non dire dell’inossidabile Punto, che “fa squadra” con la Panda e la rinnovata 500 nella top ten italiana, assieme alla Lancia Ypsilon, fenomeno di longevità riproposta con piccoli ritocchi estetici, un moderno sistema multimediale e sconti fino a 3.900 euro.


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Sabato 21 Novembre 2015 - Ultimo aggiornamento: 29-11-2015 09:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA