Frosinone, edifici pubblici in abbandono: pronti quattro milioni di euro per i piccoli comuni

Frosinone, edifici pubblici in abbandono: pronti quattro milioni di euro per i piccoli comuni
di Stefano De Angelis
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Venerdì 3 Maggio 2024, 16:40

 

Un pacchetto di denari per sistemare e rendere di nuovo funzionali gli edifici pubblici inutilizzati. È quello messo a disposizione dalla Pisana per i Comuni fino a 5mila abitanti. In totale sono stati stanziati quattro milioni di euro. Gli enti locali, singolarmente o in forma associata, potranno presentare domanda, attraverso LazioInnova, entro il 3 luglio. Si tratta, dunque, di un'altra misura di supporto per i piccoli centri. Duplice l'obiettivo: puntare al recupero di immobili in disuso migliorando così il patrimonio edilizio esistente e potenziare sia i servizi per la collettività, ad esempio tramite centri polifunzionali, sia le attività di promozione in ambito turistico.

Soddisfazione è stata espressa dall'assessore Luisa Regimenti (in foto), la quale ha sottolineato che si tratta di «un intervento che porterà a una rigenerazione urbana volta a promuovere servizi, a favorire l'associazionismo, a implementare l'offerta turistica e la commercializzazione dei prodotti tipici locali.

Stiamo lavorando - ha aggiunto - per rilanciare i borghi e preservarli dalle minacce dello spopolamento e dell'abbandono». Per ciascun progetto l'importo massimo erogabile è stato stabilito in 400mila euro. Quelli finanziati dovranno essere realizzati per alcune tipologie entro 24 mesi e per altre in due anni e mezzo. Sarà una commissione a stilare la graduatoria attribuendo punteggi in base ad alcuni criteri di valutazione.

C'è tempo sessanta giorni, dunque, per depositare la proposta di piano per accedere ai fondi destinati alla riqualificazione di edifici pubblici in stato di abbandono. Regimenti ha anche annunciato che «a breve» sarà emanato l'avviso pubblico che prevede 1,3 milioni di euro per il sostegno della natalità, della genitorialità e della residenzialità nei piccolissimi comuni, quelli sotto le duemila anime. In sostanza si tratta di un sostegno economico, una tantum e in un'unica soluzione, rivolto ai nuclei familiari con figli di età inferiore a tre anni o in cui avvengano nascite entro dicembre e alle famiglie nelle stesse condizioni che trasferiscano la residenza in un paese laziale. Un aiuto per cercare di invertire il calo demografico.

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