La Bentley Continental Supersports

Bentley Continental Supersports, la GT regina del lusso è la 4 posti più veloce del mondo

di Nicola Desiderio
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DETROIT - La Bentley Continental torna ad essere la 4 posti più veloce del mondo con la nuova Supersports, la versione nata nel 2009 e che oggi, grazie al W12 biturbo da 710 cv, raggiunge 336 km/h diventando l’auto di Crewe più potente mai prodotta e si riprende lo scettro che la GT si era preso nel 2003 al suo debutto e poi aveva dovuto cedere alle varie Ferrari con motore V12 che si sono succedute. Di più, la Supersports arriva anche nella variante Convertible diventando anche in questo caso la cabriolet 4 posti più veloce al mondo con una punta massima di 330 km/h.
 

 

Il pregio discreto del carbonio. La Bentley Continental Supersports è, prima di un’auto dalle prestazioni straordinarie, un simbolo del lusso e lo conferma con finiture di pregio assoluto anche nei particolari funzionali come i nuovi paraurti, dotati di splitter anteriore e diffusore posteriore in carbonio, nuovi codolini sottoporta, nuovi sfoghi sul cofano, diversi dettagli in acciaio inossidabile, i gruppi ottici in tinta scura e la raffinata finitura rigata nera lucida per i cerchi fucinati da 21 pollici e il terminale dell’impianto di scarico che, a richiesta, può essere anche in titanio, più leggero di 5 kg. In optional si possono avere anche appendici aerodinamiche più marcate, specchietti, battitacco e pannelli laterali anch’essi in fibra di carbonio, decalcomanie laterali e logo Supersports oltre che la copertura del motore in carbonio con finitura lucida.

I rombi dei sedili. E del W12. L’abitacolo adotta, per la prima volta su una Bentley, una combinazione tricolore con rivestimenti per i sedili con la tipica cucitura a rombi e lo stemma Supersports. Per la plancia si possono avere 10 tipi diversi di radica di legno o, anche in questo caso, la fibra di carbonio con una particolare trama a scacchi. Per la Convertible i sedili inoltre hanno il sistema scaldacollo mentre la capote in tela a comando elettrico è studiata per sopportare praticamente tutto, dalle grandi velocità per le quali la Continental è nata fino alle piogge monsoniche e alle temperature più disparate: dai 50 gradi degli Emirati fino ai -30 delle località di alta montagna in inverno, gli occupanti possono godere del massimo comfort termico e anche acustico. Vale ricordare che, se la lista degli optional non basta ancora, basta rivolgersi al reparti Mulliner per avere esaudito ogni desiderio, anche il più stravagante.

L’inesauribile dozzina di Crewe. Il cuore della Supersports è il motore W12 6 litri che raggiunge nuove vette nella sua evoluzione. Grazie ai turbocompressori con portata aumentata, al sistema di raffreddamento dell’aria di aspirazione, allo scarico più libero, a supporti di banco e bronzine più robusti e ad una diversa taratura dell’elettronica, questa esclusiva dozzina produce 710 cv a 6.000 giri/min e una coppia di 1018 Nm tra 2.050 e 4.500 giri/min. Il cambio è automatico a 8 rapporti e la trazione integrale con ripartizione di partenza al 60% per le ruote posteriori supportata da un sistema di frenata selettiva che migliora sia l’inserimento sia la motricità. L’assetto, con molle pneumatiche, è controllato dall’elettronica, i cerchi forgiati permettono di ridurre le masse non sospese di 20 kg.

Almeno 330 km/h possono bastare. Fanno la loro parte anche i freni carboceramici con dischi anteriori da 420 mm e posteriori da 356 mm, indispensabili per fermare un’auto che, nella variante coupé, pesa 2.280 kg e in quella scoperta arriva a 2.455 kg, ma soprattutto perché le prestazioni sono straordinarie: la prima ragiunge 336 km/h con uno 0-100 km/h in 3,7 secondi, la seconda impiega due decimi in più e si ferma – si fa per dire – a 330 km/h. Il prezzo? La Continental base costa 200mila euro…

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Mercoledì 11 Gennaio 2017 - Ultimo aggiornamento: 14:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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