Fenicotteri stremati si fermano a Ventotene, l’appello: «Non avvicinatevi»

L’isola pontina rappresenta il primo approdo dall’Africa per gli uccelli migratori

Una piccola colonia, di sei esemplari, di fenicotteri si è fermata nell'ansa del Porto Nuovo dell'isola di Ventotene durante il periodo di migrazione di primavera, Ventotene, 2 maggio 2024. ANSA/LARA GALLINA
di Laura Pesino
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Venerdì 3 Maggio 2024, 11:33

LA COLONIA ROSA

Sorpresa a Ventotene, dove da due giorni sono approdati sei fenicotteri rosa. Era già successo alcuni anni fa, ma non era più accaduto da tempo e l’isola si è fermata estasiata a guardarli. Ventotene infatti rappresenta il primo approdo dall’Africa per circa 90 specie di uccelli migratori che affrontano un lungo viaggio di ritorno verso i siti di nidificazione. La presenza dei fenicotteri è però sono quasi una novità da queste parti, un evento insolito perché la conformazione del territorio non consente di trovare cibo adatto. La sosta della colonia è dovuta alle condizioni fisiche non ottimali che non hanno consentito di procedere nel viaggio. Come spiegano infatti dal Museo della migrazione e Osservatorio ornitologico, i sei esemplari, che si sono sistemati sugli scogli a ridosso del porto, non provano neppure a volare.

«Hanno bisogno di recuperare energie prima di poter ripartire – spiega Annarita Matrone – e speriamo che presto, con le condizioni migliori del tempo, possano riprendere il volo. Nel frattempo li stiamo costantemente monitorando per capire se è necessario intervenire con un loro recupero».

Speriamo non sia necessario, ma intanto l’Osservatorio e l’Area marina protetta riserva naturale statale di Ventotene e Santo Stefano chiedono a tutta la popolazione di collaborare. E’ necessario infatti non avvicinarsi agli esemplari per nessun motivo.

«Avvicinarsi – spiegano – vorrebbe dire farli alzare in volo e farli stancare ulteriormente, rischiando così di compromettere la ripresa della migrazione». Se qualcuno volesse fare foto dovrà farlo dunque soltanto da lontano, per non spaventarli. L’Osservatorio ha chiesto inoltre ai cittadini di avvisare immediatamente attraverso la pagina Facebook qualora uno degli esemplari dovesse accasciarsi o restare appollaiato con le zampe piegate. In caso di necessità, gli esperti del Museo della migrazione e dell’Osservatorio ornitologico dell’isola, coadiuvati dai ricercatori dell’Ispra, sarebbero pronti a intervenire per recuperare l’esemplare e affidarlo alle cure di un centro di recupero.

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