La Renault RS01 svelata al salone di Mosca

Nata per correre: show a Mosca
della RS01, il volto sportivo di Renault

di Giampiero Bottino
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MOSCA - Non si vive di sola Twingo. Certamente la city car, la cui nuova generazione ha appena intrapreso la sua avventura commerciale con la definizione della gamma italiana, è un autentico cult in casa Renault. Ma non basta a definire l'immagine di una marca che ha portato al casco iridato - sia come scuderia autonoma, sia come fornitore di motori ad altri team - ben 11 piloti di Formula 1 (oltre alla conquista di 12 titoli costruttori).

Una vocazione sportiva che ha contrassegnato la presenza della casa francese all'ultimo Salone dell'Auto di Mosca, dove ha debuttato la Renault RS 01, un autentico bolide largo 2 metri), alto poco più di uno e filante come si conviene a una supercar ad alte prestazioni che dal prossimo anno sarà protagonista del nuovissimo campionato Renault Sport Trophy, ideato come trampolino di lancio verso i campionati GT e resistenza. Insomma una vettura che non sfigurerebbe ai nastri di partenza della 24 Ore di Le Mans.

Il linguaggio stilistico appare chiaramente ispirato al mondo delle concept car, soprattutto nelle sottilissima cornice della luci diurne a Led che delimitano lateralmente il frontale, al centro del quale spicca la losanga grande e sporgente tipica del nuovo corso stilistico avviato dal responsabile del design Laurens van den Acker. L'attenzione all'aerodinamica, enfatizzata dal percorso dell'aria che - inghiottita al centro della calandra - scorre verso i due radiatori dell'acqua per essere espulsa dagli estrattori sul cofano, creando una depressione che aumenta il carico sull'anteriore della vettura. Mentre le alette alle estremità del paraurti servono a limitare le turbolenze causate dalla rotazione delle ruote.

Questa nuova e aggressiva Renault si inserisce in un fertile filone di concept car che trae origine nella DeZir del 2010. Ma a ispirare il designer Akio Shimizu è stata anche alla "Stella filante" che nel lontano 1956 superò, sulla superficie del lago salato di Bonneville, superò la soglia dei 300 km all'ora. Velocità per l'epoca ai limiti della fantascienza. Per quanto riguarda il carico posteriore, a tenere la RS 01 incollata al terreno concorrono l'alettone regolabile e il diffusore che smaltisce il flusso d'aria che scivola sotto il fondo piatto, non generando resistenza aerodinamica e quindi senza penalizzare la velocità massima.

A testimoniare di un progetto particolarmente evoluto concorre la scelta della fibra di carbonio come materiale con cui realizzare una scocca capace di contemperare la necessità di riduzione dei pesi con l'obbligo di garantire la massima sicurezza. Il progetto e la realizzazione del telaio, la cosiddetta "vasca" che integra il serbatoio da 150 litri e, nella parte superiore, un rollbar a gabbia d'acciaio, sono stati affidati agli specialisti dell'italiana Dallara. La RS 01 è stata sviluppata nel rispetto delle norme di sicurezza FIA Lmp1.

Per quanto riguarda la meccanica, i tecnici della divisione sportiva Renault hanno attinto laramente alle risorse disponibili all'interno del gruppo. Il motore è il V6 3.8 biturbo utilizzato dalla Nissan GT-R, rielaborato da Nismo che rappresenta l'anima sportiva del partner giapponese. La differenza più evidente rispetto al propulsore di serie è costituita dall'impiego del carter secco, preferito per evitare lo spostamento dell'olio nei lunghi appoggi in curva. Le pressione del turbo è tarata per garantire più di 500 cv e una coppia massima superiore ai 600 Nm. La trasmissione è affidata a un cambio sequenziale ZF a 7 rapporti gestito tramite le alette al volante, mentre nell'impianto frenante le pinze a sei pistoni sono associate ai dischi in carbonio da 380 mm.


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Mercoledì 3 Settembre 2014 - Ultimo aggiornamento: 10-09-2014 05:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA