La nuova Volvo XC90

Volvo, arriva la nuova XC90: il primo
modello inedito sotto il controllo cinese

di Sergio Troise
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STOCCOLMA - E’ finalmente pronta la Volvo XC90 di nuova generazione, Suv di categoria premium e di grandi dimensioni (7 posti in 4,95 metri) in grado di sfidare senza complessi (sul piano della qualità, se non dei numeri) i panzer tedeschi di Audi, BMW e Mercedes, nonostante la rinuncia ai grandi motori plurifrazionati e la scelta di affidarsi ai superefficienti quattro cilindri della famiglia VEA (Volvo Engine Architecture).

Il nuovo Suv, che prende il posto del modello nato 12 anni fa, sarà una delle star del prossimo Salone di Parigi (4-19 ottobre) e arriverà sui principali mercati entro la primavera del 2015, ma una serie limitata First Edition di 1927 esemplari (1927 è l’anno di nascita della Volvo) sarà ordinabile sul web già dal 3 settembre, esclusivamente nella versione top di gamma. Le prime unità per il mercato italiano arriveranno da noi entro marzo/aprile, in due allestimenti, Urban e Rugged (quest’ultima con verniciatura bicolore) e prezzi in linea con il modello uscente, a partire da 52.550 euro: un entry-level interessante, trattandosi di un modello Kinetic con motore 2.0 litri 4 cilindri turbodiesel da 190 cv, trazione integrale a controllo elettronico, cambio automatico a 8 marce e numerosi equipaggiamenti qualificanti, a cominciare dai sistemi di sicurezza. Viste le dimensioni, il primo mercato sarà comunque quello americano, con il 35% delle vendite; per la Cina si prevede un 20%, il resto andrà all’Europa (soprattutto Russia, Germania e Svezia) e al resto del mondo.

Nell’anteprima mondiale svoltasi a Stoccolma, il vertice Volvo ha manifestato molto ottimismo illustrando i contenuti dell’auto. “Questo è uno dei giorni più importanti della nostra storia. Non stiamo semplicemente presentando una nuova automobile, ma stiamo rilanciando il nostro marchio, comincia una nuova era per la nostra azienda. La XC90 apre la strada a tutta una serie di nuove vetture che verranno introdotte nei prossimi anni,” ha dichiarato Hakan Samuelsson, presidente e CEO di Volvo Car Group. Una prospettiva di ampio respiro, dunque, legata agli sforzi obiettivamente compiuti per esaltare l’innovazione, rompendo definitivamente gli antichi legami con l’esperienza nell’orbita Ford e concentrandosi sulla nuova SPA (Scalable Platform Architecture), sullo stile, la sicurezza, la connettività e le capacità di automazione. E al primo impatto – diciamolo subito - nella presentazione statica l’impatto visivo è stato forte. Hanno impressionato, in particolare, i dispositivi di sicurezza di assoluta avanguardia, le nuove tecnologie, con un mix interessante di potenza ed efficienza, per non dire della qualità delle finiture interne, davvero superlative.

Per fare prodotti di alta qualità, del resto, non bisogna essere necessariamente colossi. Basta avere idee giuste, progettisti illuminati e una buona capacità d’investimento dei capitali disponibili. E’ ciò che hanno fatto a Goteborg, sede centrale di questo marchio svedese di ottima reputazione, con una solida tradizione alle spalle e un presente incoraggiante, sostenuto dall’impegno di un management di qualità e dal lavoro di 23.000 dipendenti sparsi tra Svezia e Cina. Abbandonata dalla Ford dopo 11 anni di pacifica convivenza, nel 2010 la casa svedese è passata, come è noto, in mani cinesi (Geely), riuscendo nella straordinaria impresa di rigenerarsi senza tradire le origini. Nel 2013 ha incrementato addirittura le vendite, con 427.000 unità vendute nel mondo (è presente in circa cento mercati) e ha riportato i conti in nero. In questa ottica sono stati investiti 11 miliardi di dollari in tre anni per avviare il rinnovamento della gamma a partire dalla XC90, primo veicolo del dopo-Ford progettato ex novo sfruttando la SPA (Architettura di Prodotto Scalabile), in pratica un telaio modulare (ma non solo) in grado di adattarsi a varie tipologie di auto, con semplificazioni di montaggio e abbattimento di costi.

La nuova XC90 è dunque il simbolo del rinnovamento Volvo. E per questo il suo stile assume quasi un ruolo strategico. “L’impressione complessiva trasmessa sia dalla linea esterna sia dagli interni è quella di un forte collegamento con gli elementi chiave dello stile di vita svedese: gli spazi generosi, l’esaltazione della luce e l’attenzione al benessere dell’individuo,” ha osservato Thomas Ingenlath, vice presidente Volvo Car Group addetto al design, tedesco con un passato in Volkswagen e Skoda.

Sul frontale del grande Suv svedese si nota il nuovo e più pronunciato logo (Ironmark), caratterizzato dalla freccia allineata con la linea diagonale che attraversa la griglia anteriore. Quest’ultima, di bel disegno, spunta da una importante cornice di acciaio inox, tuttavia le lamelle sono di un materiale che stona un po’ con il resto: una plastica simile all’alluminio, imposta da motivi di sicurezza (protezione dei pedoni e crash). Di spicco le luci diurne a Led sagomate a forma di T e battezzate “Martello di Thor” (Dio nordico del tuono).

“Dal retrovisore una Volvo sarà sempre riconoscibile” dice Ingenlath, aggiungendo che “l’unica difficoltà incontrata nel definire lo stile di questo Suv per il mercato globale è stata conciliare le capacità aerodinamiche con le norme sulla sicurezza, che per noi viene prima di tutto”. Per il resto, nello stile della XC90 si fanno notare il cofano molto lungo, imponente, la linea di cintura e le fiancate accentuate, che confluiscono nei nuovi gruppi ottici posteriori, molto grandi, disposti in verticale, “riconoscibili come un tatuaggio”. Non passano inosservate neanche le barre portatutto sul tetto e le ruote, con cerchi di bel disegno che possono arrivare fino alla gigantesca misura di 22 pollici.

Gli interni della XC90 sono i più lussuosi mai realizzati per una Volvo: un trionfo di eleganza ed efficienza, garantito dalla cura costruttiva, dalla qualità di legni e morbida pelle e dall’introduzione di dettagli realizzati artigianalmente, come la leva del cambio in cristallo di Orrefors (famosa cristalleria svedese), o la lavorazione a taglio di diamante per il pulsante del dispositivo start/stop e per il comando del volume.

Sul versante della funzionalità, spicca la scomparsa di tasti, leve e pulsanti, ad eccezione di quelli presenti sul volante: tutto si comanda a sfioramento, con la tecnica touch estesa ad ogni funzione. “Una scelta rivoluzionaria” dicono in casa Volvo, illustrando l’innovativo sistema interfaccia uomo/macchina, integrato peraltro da alcune funzioni a comando vocale. L’elemento che colpisce di più è comunque la console con schermo a sfioramento simile a un tablet, che di fatto è il cuore del nuovissimo sistema di controllo di bordo. Privo di tasti, consentirà di gestire i diversi comandi dell’automobile e di accedere a una serie di prodotti e servizi Internet, oltre a rendere l’abitacolo più moderno, spazioso e razionale.

Il comfort è assicurato da sedili molto accoglienti ancorché sottili, per assicurare spazio alla seconda e terza fila. Il vano bagagli è molto capiente, e diventa immenso ripiegando le sedute alle spalle della prima fila. Nella panchetta per il sesto e settimo posto stanno abbastanza comodamente persone di statura media, attorno al metro e 70. La XC90 è dotata inoltre di uno dei migliori impianti audio disponibili nel settore automobilistico, frutto della collaborazione fra gli ingegneri di Volvo e gli specialisti inglesi di Bowers&Wilkins. Basti dire che l’impianto top di gamma della XC90 è dotato di un amplificatore da 1.400 watt di classe D e 19 diffusori Bowers & Wilkins e include uno dei primi subwoofer ventilati installato su un’auto di serie.

Prestazioni e comportamento stradale non sono ancora noti. Tuttavia meccanica e motorizzazioni lasciano intuire che siamo in presenza di un’auto hi-tech in grado di assicurare il meglio senza incidere su consumi ed emissioni. E questo grazie anche ad una relativa agilità, presumibilmente assicurata dal contenimento del peso al di sotto dei 2000 kg (circa 200 meno della XC90 uscente).

Il top sarà assicurato dalla versione ibrida, denominata Twin Engine (doppio motore), che abbina un quattro cilindri turbo benzina sovralimentato da 2,0 litri e 320 cv a un motore elettrico da 80 cv per un totale di 400. Ricaricabile anche alla presa di corrente (plug-in) la Volvo Twin Engine viene accreditata della capacità di percorrere anche 80 km in modalità elettrica a emissioni zero. Il dato medio dichiarato sulle emissioni è comunque di appena 60 gr/km di CO2. Per il resto, la gamma prevede una gamma di diversi propulsori della succitata famiglia VEA (Volvo Engine Architecture), quattro cilindri da 2,0 litri, benzina e diesel, con potenze comprese tra 190 e 320 cv. Tutti – assicura la Casa – “contraddistinti da un’eccellente combinazione di prestazioni ed efficienza dei consumi”. La trazione è integrale a controllo elettronico, il cambio automatico/sequenziale a 8 marce (privo di paddles al volante). In un secondo momento è possibile che arrivi anche una versione con la sola trazione anteriore, ma non nella fase di lancio.

La sicurezza è uno dei segni distintivi della nuova XC90. Incluso nella dotazione di serie, il Suv svedese offrirà infatti l’equipaggiamento più completo e tecnologicamente più sofisticato oggi disponibile nell’industria dell’auto. In anteprima mondiale, debuttano sulla XC90 il sistema di protezione in caso di uscita di strada e una funzione di frenata automatica in prossimità di incroci. Nel primo caso, l’auto rileva ciò che accade in caso di uscita dalla sede stradale e tende le cinture di sicurezza per mantenere i passeggeri in posizione ottimale. Al fine di evitare lesioni alla spina dorsale, un dispositivo di assorbimento dell’energia sistemato fra il sedile e il telaio del sedile attutisce le forze verticali che possono generarsi quando la vettura urta con violenza contro il terreno.

Nel secondo caso (imminente pericolo di collisione con auto sopraggiungente da un incrocio mentre si svolta), l’auto attiva automaticamente i freni ovemai il guidatore non si renda conto del pericolo. Tutto ciò rientra nel programma City Safety, ovvero l’insieme delle funzioni di frenata automatica offerte da Volvo, tutte incluse nella dotazione standard della nuova XC90. Il sistema – vale la pena ricordarlo - è in grado di rilevare la presenza di veicoli, ciclisti, pedoni e animali che transitano davanti all’auto, sia in pieno giorno sia di notte.

“Le nuove tecnologie ci faranno compiere un notevole passo avanti verso l’obiettivo che ci siamo prefissi, ovvero l’azzeramento entro il 2020 del numero di persone rimaste uccise o gravemente ferite a seguito di un incidente in una nuova Volvo,” ha dichiarato Peter Mertens, vice presidente Volvo Cars con delega a Ricerca e Sviluppo. “Per quanto riguarda la sicurezza – ha aggiunto - il nostro punto di partenza è lo stesso di quando la Casa venne fondata, circa 90 anni fa: le situazioni tipiche della vita reale. Analizziamo i dati, elaboriamo le cifre, innoviamo. Da ciò scaturisce una delle automobili più sicure mai realizzate prima.”

Il futuro riserverà altre sorprese. Lo ha rivelato Lex Kerssemakers, vice presidente in prima linea sulle strategie di prodotto di Volvo. “Per centrare l’obiettivo Vision 2020, mirato all’azzeramento di morti e feriti su vetture di nostra produzione, svilupperemo al massimo le capacità di connettività e automazione in funzione della sicurezza. Con la XC90 facciamo il primo passo verso le automobili con guida autonoma. Una nuova funzione che consente all’auto di seguire automaticamente il veicolo che la precede nel traffico lento offrirà un’esperienza di guida radicalmente semplificata, semi-autonoma,” ha spiegato il manager svedese, aprendo di fatto uno scenario di grande interesse sul futuro dell’auto.

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Mercoledì 27 Agosto 2014 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 14:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA