Un parco auto

Mercato auto, per CSP nel 2017 l'Italia supererà due milioni di vendite

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BOLOGNA - «Nel 2017 verranno immatricolate in Italia 2.031.000 autovetture con una crescita dell’11% sulle 1.830.000 immatricolazioni previste per il 2016, mentre nel 2018 si toccherà quota 2.150.000 (+5,9%) livello, questo, che può essere considerato fisiologico per il mercato italiano e che segnerà quindi l’uscita dalla crisi». Lo ha affermato il presidente del Centro Studi Promotor Gian Primo Quagliano nella conferenza stampa organizzata in occasione del Motor Show di Bologna che sabato 3 dicembre aprirà al pubblico la sua 40/ma edizione, mentre domani sarà il giorno dedicato alla stampa.

Dopo la crisi, già nel nel 2014 il mercato aveva segnato un lieve incremento che è diventato a due cifre nel 2015 e nel 2016. «Risultati - ha precisato Quagliano - dovuti soprattutto allo scaricarsi sul mercato di quella domanda di sostituzione dell’auto rinviata durante la crisi a causa sia dell’impatto del calo del Pil, sia, ed ancor più, per il timore che il futuro riservasse sviluppi più negativi di quelli precedenti all’inversione di tendenza». «Finora le varie formule di mobilità condivisa, dal car sharing al car pooling, al ride sharing (servizi come Uber) non hanno avuto alcun impatto sul mercato italiano dell’ auto, se non per l’acquisto di più auto per costituire la flotta in car sharing. E anche in futuro l’impatto, se ci sarà, sarà comunque contenuto perchè non è detto che il car sharing determini l’abbandono dell’ auto privata. Con il taxi, che è una forma di car sharing con autista più comodo e non sempre più caro, non è stato così».

Lo ha detto il presidente del Centro Studi Promotor Gian Primo Quagliano nella conferenza stampa in occasione del Motor Show. «Il car pooling, ovvero l’utilizzo dell’ auto da parte di più soggetti, e il ride sharing, cioè la diffusione di attività tipo Uber, determinano poi - ha aggiunto - un impiego dell’ auto meno costoso, con un possibile impatto negativo sull’utilizzazione di mezzi pubblici e un uso più intenso dell’ auto privata, quindi con una possibile accelerazione della domanda di sostituzione». Concludendo la sua relazione, Gian Primo Quagliano ha affermato che l’avvento dell’ auto elettrica e dell’ auto a guida autonoma saranno «una nuova primavera per l’automobile» che «continuerà ad avere un ruolo centrale nella mobilità». L’impatto della rivoluzione tecnologica che la sta investendo accelererà infatti la domanda di sostituzione e l’interesse del pubblico.
 

 

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Sabato 3 Dicembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 06-12-2016 00:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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