Valentino Rossi

MotoGP, In Qatar si alza il sipario con l'incognita meteo. Rossi:«Finalmente si riparte»

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LOSAIL - Tutti in pista, il gran ballo può cominciare. Il deserto del Qatar si prepara al via del Motomondiale e la gara potrebbe essere, oltre che in notturna, anche sotto la pioggia. È questa, al momento, l’incognita che preoccupa di più i protagonisti. Dopo un inverno di test, centinaia di giri contro il cronometro e tante parole, sta per scattare il momento di passare ai fatti. Nella conferenza stampa sul circuito di Losail ci sono quasi tutti i migliori. Il 2016 è stato l’anno in cui ben 9 piloti diversi hanno vinto almeno un Gp ciascuno ed il 2017 promette altrettanta incertezza.

«Per me tutti i piloti seduti a questo tavolo possono vincere in condizioni normali, più Andrea Dovizioso e Dani Pedrosa. Siamo almeno in otto a poter prevalere. Dipenderà anche dalle condizioni atmosferiche» conferma Valentino Rossi. «È stato un inverno impegnativo, stimolante, avevo davvero bisogno di tornare a correre - aggiunge il campione di Tavullia - La moto è migliorata molto durante i test, cercheremo di essere competitivi fin dalle prove. Il Mondiale? Ora non ci penso. Voglio solo vincere più gare possibili e migliorare passo dopo passo». Parte piano, almeno con le parole, Marc Marquez. Il campione in carica della MotoGp non ama particolarmente Losail. Qui ha vinto solo una volta, nel 2014.

«Questa pista non si adatta al mio stile. Ci sono diverse staccate forti, dove serve avere buona stabilità e in più la sabbia rende l’asfalto molto scivoloso. Ma la mia Honda è più competitiva rispetto a quella del 2016. Per questo sono sicuro che possiamo lottare per il podio, anche se dobbiamo trovare ancora il miglior set-up». L’altra incognita si chiama Maverick Vinales, dominatore dell’inverno per velocità e costanza, nonostante sia appena arrivato alla Yamaha. Lo spagnolo, primo candidato ad opporsi ad un bis di Marquez. cerca di mimetizzarsi: «Erano solo test, anche se sono andati molto bene. Adesso dobbiamo mantenere gli stessi livelli per tutti i 18 Gp. Sono molto curioso di vedere come la mia M1 si comporterà domenica dopo domenica. Sono motivatissimo ed impaziente».

Jorge Lorenzo non parte con il favore del pronostico, ma la sua Ducati ha il motore più performante della griglia. E se la scintilla tra il maiorchino e la Rossa dovesse scattare presto, tutto può succedere. «Confesso che il primo giorno di test a Sepang è stato abbastanza uno shock - ammette - ma da allora siamo cresciuti e sono ottimista per il futuro, nonostante non abbia elementi per parlare della nuova moto su tutte le piste. Ma qui possiamo avvicinarci ai migliori». Altro cambio di manubrio importante è stato quello di Andrea Iannone, dalla Ducati alla Suzuki. «È stato un avvicinamento tra alti e bassi - afferma il pilota abruzzese - Devo ancora capire alcune cose del mio prototipo, ma puntiamo a ridurre il gap dalla vetta. Al momento siamo un pò distanti e non siamo arrivati ad un buon compromesso».
 

 

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Giovedì 23 Marzo 2017 - Ultimo aggiornamento: 19:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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