L Explorer K42, super yacht di 42,80 metri in costruzione ad Ancona

Explorer K42, dal Cantiere delle Marche il nuovo super yacht con maxi tender e Suv a bordo

di Sergio Troise
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ANCONA - Se vi piacciono le barche classiche, con linea slanciata e allestimenti non troppo originali, non leggete questo articolo. Qui si parla infatti dell’ultima trovata di Floating Life e del Cantiere delle Marche, ovvero dell’Explorer K42, super yacht di 42,80 metri in costruzione ad Ancona (verrà varato nel corso del 2018), che sviluppa il tema della personalizzazione estrema affrancandosi definitivamente dai canoni tradizionali per assecondare le richieste di un armatore che ha preteso una imbarcazione alta come un palazzetto (i ponti sono 5), molto larga (il baglio massimo arriva a 9,40 metri), con un ponte superiore di misura non inferiore a 75 metri quadri e in grado di ospitare a bordo un tender principale di 11 metri, un secondo tender di 6 metri, una moto d’acqua e persino un Suv.

Per assicurarsi che la costruzione proceda secondo le richieste, l’armatore si è affidato a Floating Life, società che si occupa di seguire passo passo la realizzazione di yacht di lusso, facendo da tramite tra il committente e il cantiere produttore. Per gli Explorer della serie K è possibile scegliere sovrastrutture, layout, allestimenti e décor personalizzandoli completamente. E qui l’opportunità è stata sfruttata al massimo.

In questo caso specifico il progetto è stato affidato allo studio Sculli di Sarzana (La Spezia), che per l’architettura navale si è avvalso della collaborazione dello studio d’ingegneria navale Hydro Tec di Sergio Cutolo. Il quale ha sostenuto in passato che “la base di ogni lavoro dev’essere l’equilibrio” e che “non può sussistere conflitto tra forma e funzione”. Di più: “Il troppo stroppia” sosteneva il celebre progettista, contestando la moda, ormai diffusissima, di trasformare le barche in case galleggianti.

I rendering del nuovo K42 in costruzione nel Cantiere delle Marche smentiscono platealmente queste teorie, rivelando che il trend attuale non può trascurare i condizionamenti imposti da ricchi armatori sempre più interessati a trasferire a bordo gli agi e le comodità della vita (di lusso) sulla terra ferma. Si spiegano così i 5 ponti, le succitate super dotazioni e gli straordinari spazi interni ed esterni, a beneficio degli ospiti, che possono godersi la vita di mare nel massimo comfort.

La spiaggetta di poppa – tanto per dire - misura circa 50 metri quadri ed è dotata di una pedana mobile che consente di godere momenti di relax a pelo d’acqua; il ponte esterno di poppa è trasformabile in cinema o discoteca all’aperto in uno spazio di circa 170 metri quadri, parzialmente al coperto, mentre una zona dining esterna può accogliere fino a 14 persone. All’interno non mancano due saloni.

All’armatore è stato dedicato, come detto, l’intero ponte superiore, concepito proprio come un esclusivo “owner deck” di circa 75 metri quadri sul quale si trovano, oltre alla cabina, due bagni, un grande salone e una vasca Jacuzzi posizionata su una terrazza privata rivolta verso poppa. L’upper deck accoglie l’alloggio del comandante, con accesso diretto alla timoneria, dotata di una plancia integrata e di strumentazione di assistenza alla navigazione e comunicazione che solitamente si possono trovare su yacht oltre i 60 metri.

A conferma delle notevoli superfici sfruttabili, colpisce la sezione poppiera del main deck, capace di accogliere il tender di 11 metri. Il ponte principale prevede poi un’ampia zona living e due cabine ospiti, entrambe con bagno privato. A prua di questo ponte c’è spazio sufficiente per ospitare il secondo tender di 6 metri, la moto d’acqua e l’auto di cui s’è detto. La movimentazione sarà garantita da due grandi gru solitamente utilizzate a bordo delle navi d’appoggio che operano nei mari del Nord.

Scendendo sul lower deck si trovano, ben separate, a garanzia della massima privacy per gli ospiti, altre due cabine doppie e, a prua, gli alloggi per l’equipaggio. Anche gli spazi al di sotto del lower deck sono sfruttati al massimo: oltre alla grande sala macchine, si trovano qui un’area di stoccaggio, il locale per il generatore notturno e una sala di controllo. A proravia di questi spazi sono ricavate la lavanderia, una cantina per il vino e la cambusa.

Tutto ciò premesso, è giusto ricordare che questo grande, lussuoso e confortevole Explorer nasce su una base navale di tutto rispetto. La carena della Serie K è stata studiata infatti con un sofisticato programma di fluidodinamica e poi testata con un modello presso la vasca navale di Goteborg (SSPA), dove sono state confermate le buone scelte progettuali. L’altezza di costruzione è pari a 5,8 metri, con un’immersione di pieno carico pari a 2,8 metri dalla chiglia: una riserva di spinta che dovrebbe garantire una sicurezza difficilmente paragonabile a yacht di simili dimensioni.

Sulla motorizzazione per ora non sono state fornite informazioni, ma il cantiere assicura che il nuovo motor yacht K42 “sarà capace di garantire un’autonomia di 5000 miglia nautiche a 10 nodi e sarà adatto a navigare in ogni angolo del mondo”.


 

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Sabato 23 Dicembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 24-12-2017 09:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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