Gianni Onorato, ceo di MSC, insieme a Debora Serracchiani (Presidente del Friuli-Venezia Giulia) al float out della Msc Seaview

MSC, Onorato: «Seaview e Seaside gioielli del made in Italy. Positiva la nuova governance dei porti»

di Antonino Pane
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MONFALCONE - Il float out di Msc Seaview mette in moto una serie in manovre tecniche in Fincantieri che coinvolgono tutto lo stabilimento di Monfalcone. La nuova ammiraglia di Msc Crociere, infatti, sarà ora trasferita dal bacino di costruzione al molo di allestimento e occuperà il posto della gemella, la Msc Seaside pronta per cominciare le prove in mare. Un’operazione complessa quella delle prove in mare: la nave lascerà il cantiere con a bordo oltre mille operai intenti a completare gli impianti di bordo. Lavoreranno e dormiranno a bordo per circa una settimana, il tempo necessario per verificare che la parte propulsiva della nave funziona perfettamente.

E proprio per questo insieme ai tecnici di Fincantieri a bordo ci sarà tutto lo stato maggior che Msc ha destinato al comando della nave, lo staff tecnico della compagnia di navigazione e anche quello del Registro italiano navale (Rina) chiamato a certificare il perfetto funzionamento dell’apparato motore. La Msc Seaside - spiegano i tecnici di Fincantieri - navigherà per circa sette giorni in Adriatico seguendo una rotta centrale tra Trieste e Ancona. Percorrerà questa rotta varie volte per testare tutti gli strumenti e, soprattutto, per raggiungere la velocità massima e quella di crociera (venti nodi) secondo i parametri stabiliti in sede di progettazione e accettati dall’armatore.

Le prove in mare sono una sorta di collaudo generale dell’apparato motore: sul ponte di comando gli ufficiali effettueranno tutte le manovre per prendere confidenza con i nuovi apparati, per testarli, e per verificare il corretto funzionamento di tutti i dispositivi. Si potrà intervenire anche sulle regolazioni: la nave tornerà in cantiere quando i tecnici di Msc avranno verificato il perfetto funzionamento degli apparati alle specifiche contenute nei contratti. 

Una volta tornata in cantiere la Msc Seaside completerà l’allestimento e il 29 novembre lascerà definitivamente il cantiere di Monfalcone per trasferirsi nel porto di Trieste dove, il giorno dopo, è prevista la consegna ufficiale all’armatore. Subito dopo la nave partirà per la crociera inaugurale, quella che la porterà fino a Miami, il porto di riferimento per le successive crociera nei Caraibi. 

«La Seaside e la Seaview - ha spiegato Gianni Onorato, ceo di Msc Crociere - rappresentano uno dei nostri progetti più ambiziosi. Lo stiamo realizzando insieme a Fincantieri  e siamo orgogliosi di poter dire che siamo di fronte a navi rivoluzionarie nel settore della crocieristica, le più grandi mai costruite in un cantiere italiano».

Onorato ha sottolineato il grande apporto che la Blue economy continua a dare alla crescita del nostro Paese pari al 3,5% per Pil. «È qui, nei cantieri - ha sottolineato - che questo incredibile volano di sviluppo inizia a dimostrare la sua forza. Basti pensare che il progetto Seaside/Seaview ha impegnato e continuerà ad impegnare una media di duemila operai ogni mese con punte di tremilatrecento nei periodi di consegna delle navi. Stiamo parlando di dati che rendono chiara la necessità che intorno alla Blue economy si concentri l’impegno delle istituzioni, della politica, con cui è nostro dovere mantenere un dialogo costante e costruttivo. L’obiettivo - ha sottolineato Gianni Onorato - non può che essere comune: assicurare uno sviluppo solido e duraturo ad un comparto che contribuisce a definire la capacità competitiva del nostro Paese nel mondo e che rappresenta uno dei motori economi sicuri su cui può puntare l’Italia».

Passi avanti si sono fatti e si stanno facendo. «In questa direzione - ha spiegato Onorato - abbiamo assistito con piacere alla definizione di un nuovo sistema di governance per il sistema portuale insieme alla nomina dei presidenti di quasi tutte le Autorità di sistema portuale. Il ministro Graziano Delrio, a cui va il nostro ringraziamento, è riuscito a portare in fondo la riforma e ora i risultati siamo certi che si cominceranno a vedere. Noi lavoriamo per un clima di collaborazione positiva con i nuovi vertici dei porti italiani». Non a caso, infatti, al float out di Msc Seaview hanno assistito il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar ligure orientale, Carla Roncallo; quello del Tirreno centrale, Pietro Spirito; quello dell’Adriatico centrale, Rodolfo Giampieri e quello dell’Adriatico orientale, Zeno d’Agostino.

«I porti - ha sottolineato Onorato - sono destinati ad avere un ruolo sempre più centrale nella crescita della crocieristica in Italia e per questo sono chiamati a rispondere ad importati sfide competitive. Da 10-15 anni il mercato sta infatti esprimendo una richiesta di navi sempre più grandi e i porti devono mettersi in condizione di seguire questa evoluzione creando le infrastrutture necessarie per permettere alle navi di attraccare e ai passeggeri di muoversi in modo efficiente, sicuro e confortevole».
 

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Lunedì 28 Agosto 2017 - Ultimo aggiornamento: 29-08-2017 16:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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