Fabrizio Curci, Responsabile del marchio Alfa Romeo per l'Europa, l'Africa ed il Medio Oriente (EMEA)

Alfa Romeo, Fabrizio Curci: «Vetture che parlano, guidarle spiega tutto»

di Giorgio Ursicino
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TORINO - Giulia va Veloce e, ora che la gamma della nuova berlina sportiva è più completa e il tanto atteso sbarco in America è avvenuto, il modernissimo stabilimento di Cassino visitato nei giorni scorsi dal premier Renzi accelererà ancora. Presto, però, il Biscione avrà un’altra arma a disposizione: vista la calorosissima accoglienza che il Suv Stelvio ha avuto al recente Auto Show di Los Angeles, il rilancio dell’Alfa Romeo si consoliderà ulteriormente. A fare il punto della situazione Fabrizio Curci, il responsabile del brand nella regione Emea.

Veloce completa la gamma Giulia, qual’è il valore aggiunto di questa versione?
«La nostra nuova berlina ha iniziato ha mostrare le sue doti sei mesi fa sulla storica pista di Balocco, la casa delle Alfa, una pista dove sono stati sviluppati molti importanti modelli del brand e che molti rivali ci invidiano. È stata una giornata emozionante, una giornata di macchine e siamo partiti dalla guida perché le Alfa Romeo si guidano. Anche con la Veloce parliamo dopo averla fatta guidare e le strade delle Langhe aiutano l’auto a mettere in mostra le sue qualità: la vettura ha un comportamento stradale unico, le “emozioni della meccanica” garantiscono un piacere di guida senza pari».

Il legame con la tradizione del marchio si rafforza ancora?
«Quadrifoglio a parte, la Veloce consente a Giulia di mostrare in maniera più evidente il suo animo sportivo. Le Veloci sono l’essenza del dinamismo dal 1956, prima sulla Giulietta poi sulla Giulia: più sportività, grande elasticità, bassi consumi ed emissioni».

Come avete raggiunto performance tanto elevate?
«Abbiamo puntato sull’innovazione e la tecnologia, da sempre i nostri punti di forza. E abbiamo fatto scelte semplici, ma decise, radicali. La Veloce ha due soli motori, tutti nuovi e molto potenti, ed è disponibile esclusivamente con il cambio automatico ad otto marce, una trasmissione che, insieme alla nuova trazione integrale Q4, fa la differenza. Si rafforza il temperamento sportivo con un più elevato livello di sicurezza, proprio quello che cercano i clienti di queste auto».

Nel look non ci sono molte differenze rispetto alle altre Giulia.
«Gli allestimenti e le finiture sono specifici, numerosi particolari sono dedicati, ma l’auto mantiene la sua pulizia di linea, una caratteristica di sui siamo molto orgogliosi».

Come stanno andando le vendite di Giulia?
«La vettura è già stata lanciata in trenta mercati e stiamo andando avanti; siamo partiti negli Usa ed a breve inizieranno le consegne anche in Oriente, nella regione Apac. Giulia ha raccolto molti apprezzamenti, ha conquistato 23 premi internazionali, diversi in paesi importanti come la Germania. Abbiamo migliaia di ordini, siamo soddisfatti e sta andando molto bene anche la Quadrifoglio Verde sulla quale moltissimi clienti vogliono il cambio automatico».

Giulia, con un temperamento del genere, si rivolge soprattutto ai privati?
«No, anche le flotte ci hanno preso subito in considerazione: in soli cinque mesi siamo nella lista di oltre 400 aziende. Non dimentichiamo che Giulia è anche grande efficienza, abbiamo una versione che con un motore da 180 cavalli emette meno di 100 g/km di CO2, difficile trovare qualcosa di simile».

Cosa è accaduto dopo il salone in California?
«L’entusiasmo è stato enorme, ma molto accadrà dopo la prova: Stelvio è un Suv che si guida come una super sportiva».

Veloce sarà una versione di nicchia?
«Non credo, saranno molti i clienti che la sceglieranno all’interno della gamma Giulia, i suoi elevati contenuti tecnici sono funzionali al piacere di guida e i due nuovi motori al momento sono un’esclusività della Veloce. Si farà apprezzare molto anche l’equazione di valore, i contenuti del modello sono molti ricchi».
 

 

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Venerdì 9 Dicembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 10-12-2016 08:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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