La nuova generazione dei London Taxi firmata Nissan

I taxi di Londra diventano “gialli”:
è Nissan la nuova generazione

di Giampiero Bottino
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LONDRA - Per adeguarsi alle esigenze del terzo millennio, i famosi e inconfondibili cab di Londra prendono lezioni di giapponese. Sarà infatti la Nissan a fornire ai tassisti della capitale britannica la prossima generazione di autovetture, più moderne, funzionali e rispettose dell'ambiente rispetto a quelle di cui sono destinate a prendere il posto alla fine di quest'anno, visto che l'avvio delle consegne è previsto per il prossimo dicembre.

Progetto. In realtà, di giapponese il nuovo Hackney carriage (uno dei tanti appellativi affibbiati alle nere autopubbliche della metropoli) ha soltanto il marchio. Perché per il resto il veicolo è stato sviluppato proprio sulle sponde del Tamigi, per la precisione a Paddington, nel cuore di Londra, dove ha sede il Centro stile NDE (Nissan design Europe), una delle location che - assieme alla storica e super produttiva fabbrica di Sunderland - fanno del Regno Unito una sorta di seconda patria per il costruttore di Yokohama.

L'evoluzione. Realizzata partendo dal moderno pianale del versatile multispazio NV200, il primo esemplare era stato presentato nel 2012 con lo scopo di dare un'interpretazione innovativa del tradizionale London Taxi, un mezzo capace di soddisfare le esigenze di mobilità pubblica individuale con la massima efficacia e la più grande attenzione all'ambiente. L'idea è stata subito accolta con favore dall'ufficio del sindaco e dall'ente responsabile del trasporto pubblico locale, che hanno avanzato alcuni suggerimenti di cui Nissan ha fatto tesoro nel mettere a punto la versione definitiva.

Le modifiche. A cambiare rispetto alla versione dimostrativa è soprattutto il frontale, rivisitato nella griglia e nei fari arrotondati che non nascondono, anzi lo evidenziano volutamente, di essere ispirati al volto dei classici black cab rimasti pressoché immutati per decenni. Sono stati poi radicalmente ridisegnati i paraurti anteriori, mentre l'insegna luminosa sul tetto è stata resa molto più visibile ricorrendo alle luci a Led.

La tecnica. Il motore è un efficiente 1.6 a benzina accoppiato a un cambio automatico che promette emissioni di NOx e particolato nettamente inferiori a quelle dei diesel che spingono i taxi attualmente in servizio. Testo molto approfonditi sono stati compiuti nelle vie di Londra dagli specialisti del Nissan Technical Centre Europe di Cranfield, nel Berdfordshire, in stretto contatto con i rappresentanti degli enti coinvolti nel progetto al fine di elevare gli standard per conducenti e passeggeri, mentre i designer lavoravano per mantenere il più possibile la continuità stilistica con il passato.

Il futuro. La distribuzione dell'NV200 Taxi è stata affidata in esclusiva al gruppo Glyn Hopkin, storico dealer del marchio che per l'occasione ha aperto una nuova e avveniristica sede nel moderno quartiere di Canary Wharf. Il prossimo anno nei suoi saloni farà la sua comparsa l'eNV200, versione al 100% elettrica che entrerà in servizio nel prima del termine che l'ufficio del sindaco aveva indicato nel 2020. Sbrigata la pratica inglese, la Nissan continuerà a sviluppare il suo modello globale per le flotte di taxi metropolitane. Prossime tappe, New York, Barcellona e Tokyo.

Il passato. Tornando all'Inghilterra, l'impegno del marchio nipponico su questo fronte non è di oggi, ma è il frutto di una solida tradizione. Già negli ultimi due decenni del secolo scorso, a spingere i Black cab era il turbodiesel 2.7 Nissan montato sui modelli FX4 Fairway e TX1, i cui conducenti ne avevano ampiamente apprezzato l'affidabilità e la durata. E come questi illustri antenati, anche il nuovo e più grande mezzo rispetta la normativa Tfl (Taxi for London) che impone per le autopubbliche un raggio di sterzata non superiore a 7,6 metri.

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Mercoledì 26 Febbraio 2014 - Ultimo aggiornamento: 27-02-2014 22:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA