Il trimarano Maserati

Maserati prova a volare anche sull’acqua con il Multi70 capitanato da Soldini

di Sergio Troise
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ANTIGUA - Cinque anni fa si vendevano nel mondo settemila Maserati l’anno. Nel 2016 solo il Suv Levante ne ha totalizzate 15.000. Una svolta epocale, che ha incoraggiato il management del Tridente a innalzare gli obiettivi, fino a prevedere 70.000 unità vendute nel mondo entro l’anno 2018. Un traguardo ambizioso, che viene supportato da una incessante attività promozionale, incentrata sui valori della sportività, della raffinatezza tecnologica, dell’eleganza stilistica.
 

Sono le armi di Maserati Multi70, il trimarano oceanico capitanato da Giovanni Soldini, che alle 11,40 del 20 febbraio (le 15,40 in Europa) ha preso il via nella RORC Caribbean 600 Race, una delle regate oceaniche più complesse e impegnative. Con partenza e arrivo ad Antigua, la regata prevede il passaggio tra 11 isole caraibiche, raggiungendo Saint Martin a Nord e scendendo poi a Sud fino alla piccola isola di Les Saintes, di fronte a Guadalupa.

Anche John Elkann, presidente di FCA e armatore di Maserati Multi70, avrebbe dovuto far parte dell’equipaggio capitanato da Soldini, ma all’ultimo momento ha dovuto rinunciare in quanto le previsioni meteo davano venti insolitamente deboli: ciò avrebbe comportato un allungamento dei tempi di regata non conciliabile con i suoi impegni di lavoro. Al posto di Elkann è stato imbarcato Matteo Soldini, che si è aggregato a Guido Broggi, Vittorio Bissaro, François Robert, Oliver Herrera, Carlos Hernandez e Francesco Malingri: un team dotato di grande esperienza, sul quale Giovanni Soldini fa affidamento per battere una concorrenza di ben 79 imbarcazioni con equipaggi di altissimo livello provenienti da ogni parte del mondo.

I venti deboli sono però i veri avversari di Maserati. Concepita per volare letteralmente sull’acqua, con i suoi hydrofoil progettati ad hoc, la barca capitanata da Soldini si ritrova, come detto, ad affrontare l’imprevisto di venti molto leggeri, dovuti alla presenza di un sistema di bassa pressione a Nord di Antigua che ha completamente bloccato gli alisei caratteristici della classica di 600 miglia.

«La regata si prospetta difficile», ha dichiarato Soldini prima della partenza. «La navigazione dovrà essere precisa e accurata, cercheremo di sfruttare ogni opportunità. Bisogna fare attenzione alle zone di bonaccia presenti sotto le coste di alcune isole che potrebbero rallentarci. Noi cercheremo di spingere la barca al meglio delle nostre possibilità». Improbabile, di conseguenza, che il multiscafo italiano possa battere il record stabilito l’anno scorso dagli americani di Phaedo3, in 31 ore, 59 minuti e 4 secondi.
 

 

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Mercoledì 22 Febbraio 2017 - Ultimo aggiornamento: 01:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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