La linea sembra quasi da berlina, in realta sotto il vestito della McLaren X-1 c'è la sportivissima MP4-12C

McLaren fa l'auto che il cliente sogna:
ecco la X-1, un'astronave su ordinazione

di Nicola Desiderio
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ROMA - Un’auto unica, una fuoriserie come ormai non se ne fanno più. Si chiama McLaren X-1 ed è la prima realizzazione della McLaren Special Operations, il reparto della casa di Woking nato un anno fa per creare personalizzazioni su vetture esistenti o crearne addirittura di nuove ed esclusive, anche in esemplare unico.

Come lei desidera.
Il primo frutto di questa attività è la X-1, è stata presentata al concorso di eleganza di Pebble Beach e il suo stile è di quelli che fanno sognare perché nasce da un sogno, almeno tre anni fa. La MP4-12C non era ancora stata lanciata e un cliente chiese una vettura che fosse figlia della nuova sportiva inglese, ma con forme totalmente diverse che esprimessero la propria personalità e avessero eleganza classica e senza tempo. Per questo fu lo stesso stilista della McLaren, Frank Stephenson, a recarsi dal cliente che fornì anche esempi di quali auto aveva in mente come fonte di ispirazione: la Mercedes-Benz 540K del 1939, la Chrysler D’Elegance Ghia del 1953, la Buick Electra del 1959, la Facel Vega del 1961 e la Citroën SM del 1971.

Il lavoro di ricerca si svolse anche sulla base di immagini e oggetti lontani dal mondo delle 4 ruote, come le architetture dei musei Guggenheim di New York e Bilbao, un orologio art deco di Jaeger LeCoultre, una roulotte Airstream, la penna Thomas Mann di Mont Blanc, un piano a coda e persino una melanzana e una foto in bianco e nero di Audrey Hepburn. Il misterioso cliente aveva chiesto che la definizione dello stile avvenisse attraverso una gara tra stilisti esterni, ma poi si è deciso di affidare il lavoro a Hong Yeo, un giovane designer coreano in forza al team dello stesso Stephenson. L’ha avuta anche vinta su un’altra cosa: la verifica dello stile non è avvenuta solo al computer, ma anche su un modello in scala 30% e poi su un altro a grandezza naturale.

Il trucco delle proporzioni.
Il risultato è semplicemente sorprendente, non solo per le forme della carrozzeria in carbonio rifinita in nero lucido, ma per le proporzioni che assomigliano a quelle di una berlina con motore anteriore piuttosto che a quelle di un’auto sportiva con motore centrale, anche se sotto meccanica e telaio sono quelli della MP4-12C. La X-1 è lunga 4,66 metri, solo 11 cm in più rispetto alla vettura di serie, ma è larga ben 19 cm in più, anche se l’altezza di 1,2 metri rimane perfettamente identica. D’altri tempi le ruote posteriori coperte mentre le porte, pur se simili a quelle della 12C, sono diverse nella forma e nel meccanismo di apertura. Pressoché identico è l’abitacolo, anch’esso funzionale e dominato carbonio, dotato di una particolare trama tridimensionale a onda, e pelle di colore rosso, con finiture nickelate in alluminio solido, così come sono realizzati alcuni particolari esterni tra cui i loghi McLaren ricavati per fresatura.

Tecnica e funzionalità.
Nella stravaganza e nell’originalità che si trova in ogni centimetro quadro, la filosofia rimane comunque quella McLaren: ogni particolare ha un valore funzionale. Allo stesso modo, la X-1 non è un soprammobile, ma un’auto vera capace di circolare e di dare prestazioni straordinarie visto che il V8 3.8 biturbo da 625 cv è lo stesso della MP4-12C e il peso è di 1.400 kg, dunque soli 100 kg in più. La vettura inoltre ha già compiuto circa mille km di test intensivi presso il centro prove di Idiada, al Sud della Spagna prima di essere riportata a casa per essere rinfrescata e portata al The Quail, la passerella di Pebble Beach. Questa è anche la dimostrazione della flessibilità del telaio MonoCell in carbonio – progettato dall’italiano Claudio Santoni – espressione tecnica dei valori della casa di Woking nella loro purezza.

Una prima di successo.
Insomma un primo grande successo per la McLaren Special Operations e la dimostrazione che sono capaci non solo di fare aggiustamenti ai modelli esistenti, ma anche di allestire dei veri e propri “one off” il cui unico limite è rappresentato solo dalla fantasia del cliente, attingendo, se necessario, al meglio del proprio bagaglio tecnologico maturato giornalmente sulle vetture di Formula 1. Intanto già il 15% dei clienti della MP4-12C si rivolge alla MSO per personalizzare le proprie vetture, oltre il 10% preventivato in origine e con la previsione che presto si arriverà al 20%. Intanto la X-1 è pronta per tornare a casa, ma stavolta quella del suo acquirente – che l’ha presa ad un prezzo che è ovviamente top secret – che non vede l’ora di mettersela in garage con l’orgoglio di avere un pezzo unico passato su una delle passerelle più prestigiose affinché tutto il mondo lo ammirasse. Ron Dennis e i suoi invece non aspettano altro che si faccia avanti un nuovo cliente e creare un’altra McLaren in esemplare unico. E forse lo hanno trovato proprio a Pebble Beach.

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Domenica 19 Agosto 2012 - Ultimo aggiornamento: 27-08-2012 20:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA