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ROMA - Claudio Santamaria e Gabriele Mainetti per il cinema. Bebe Vio e Flavia Pennetta per lo sport. Pierpaolo Piccioli, Riccardo Donadon, Franco Perone, Andrea Guerra, per il mondo delle imprese nelle sue tante anime. Francesco Pannofino come voce narrante. Red carpet delle grandi occasioni, ieri, per l'esclusivo party #untaggableknowledge, griffato Audi City Lab, che ha animato gli ambienti della Nuvola, all'Eur. Una serata decisamente speciale per vari motivi: il lancio sul mercato italiano della nuova Audi Q2, accompagnato da un articolato dibattito di professionisti sui temi di multidisciplinarietà e attitudine, dunque contemporaneità, e il battesimo della struttura, che porta la firma di Audi sul suo primo evento. Ad accogliere gli ospiti, in veste di padrone di casa, Fabrizio Longo, direttore Audi Italia.
Ad introdurli sul palco come relatori, Alessandro Cattelan. «La storia di questa serata - dice Longo - inizia molto lontano, bisogna risalire fino al 17 agosto 1896, data in cui si è verificato il primo incidente automobilistico». È un vero e proprio viaggio nella storia della mobilità e dell'invenzione quello proposto sul palco dal direttore Audi Italia per arrivare fino al futuro delle smart cities e delle possibilità straordinarie che si possono aprire in un futuro molto più vicino di quanto non si possa pensare.
Sotto i riflettori, la società moderna, nelle sue tante e costanti trasformazioni e nella necessità, ovviamente, di adattarsi ai cambiamenti anticiparli ove possibile per sfruttare al meglio le opportunità che la vita riserva a ognuno. «Sono stata sempre etichettata come tennista - dice Flavia Pennetta - ora mi divertirò a ripensarmi. E spero di diventare mamma». «Da piccolo volevo fare il regista», confessa Piccioli, introducendo poi l'occasione della moda: «Non sono ostaggio al passato. Non credo all'autocelebrazione e a rimanere fermi». Per guardare al futuro e accoglierlo tra i brindisi di una festa, non è un caso che grande attenzione sia stata dedicata ai giovani.
Alla festa, riservata a un migliaio di ospiti, sono stati infatti invitati molti universitari felici di ascoltare dal vivo i loro idoli e fare lezione delle loro esperienze di vita, ma anche di poter interagire con loro tra domande e commenti taggati letti in diretta. Argomento dell'inusitato salotto, i nuovi driver necessari ai giovani ma non solo - per affrontare e comprendere la contemporaneità, dal pensiero multidisciplinare alla personalità crossover. Insomma, capacità di mettersi in gioco, conoscendone bene le regole o, addirittura, reinventandole.
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