Ecco la nuova Mazda MX-5 Cult, la speciale versione della spider più venduta del mondo

Mazda MX-5, una spider Cult:
tiratura limitata per la regina del settore

di Nicola Desiderio
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MILANO – Un vero e proprio culto. Lo è sicuramente la Mazda MX-5, l’auto che 24 anni fa ha rilanciato il gusto per il roadster, quello piccolo, leggero e a 2 posti, ma soprattutto con la trazione posteriore. Per questo ora arriva la MX-5 Cult, versione a tiratura limitata dell’auto scoperta più venduta della storia.

L’auto scoperta dei record. Sono infatti oltre 900mila gli esemplari prodotti della MX-5, limite infranto nel 2011 e che non trova eguali nella storia dell’automobile. Ma ci sono anche altri numeri a rendere la MX-5 unica, a partire dagli oltre 160 premi collezionati – per stile, tecnologia, meriti sportivi e altro ancora – per finire agli oltre 500 i club che accomunano possessori e appassionati di MX-5 in tutto il mondo e che di frequente danno vita a grandi raduni, come quello tenutosi ad Essen, in Germania, nel 2010 e che ha visto 459 equipaggi da tutto il mondo battere il primato mondiale di MX-5 presenti tutte insieme ad una manifestazione. Un record destinato a essere infranto con ogni probabilità il 15 giugno prossimo in Olanda in occasione dell’IMAX-5, dove l’obiettivo è portare almeno 800 equipaggi. Ma anche in Italia ci si dà da fare ed è già in programma un raduno nelle Langhe al quale gli iscritti sono già oltre 130.

Una ricetta soprattutto italiana. A costruire il mito della Mazda MX-5 c’è una ricetta facile facile: un’auto semplice, piccola, leggera, con le masse perfettamente ripartite sui due assali, il motore anteriore e la trazione posteriore con il differenziale autobloccante, così da poter giocare con lo sterzo e l’acceleratore. Una ricetta che di certo non è nata in Giappone, ma si è chiaramente ispirata alle auto inglesi e italiane, prima di tutto Alfa Romeo che sono entrate nella leggenda come la Duetto. Non a caso la prossima scoperta del Biscione prevista nel 2015 sarà sviluppata proprio insieme a Mazda e sfrutterà la base telaistica della MX-5 di quarta generazione. A distinguerle ci saranno lo stile e il motore, ma la tecnologia di base sarà Mazda, con una particolare attenzione al peso che sarà ridotto notevolmente per tornare ancora più di prima alle radici del concetto di roadster.

La riscossa nei numeri e nella tencologia. Se dunque l’auto è in crisi di numeri e passione, non lo sono certo né la MX-5 né la Mazda che, dopo la separazione da Ford e anni di rosso in bilancio, è tornata a sorridere riportandosi in attivo proprio nell’ultimo anno fiscale e a farlo in tutte le aree geografiche, Italia ed Europa comprese tanto da andare in controtendenza sul mercato con un aumento delle vendite del 10%. Merito soprattutto del suv compatto CX-5 che sfrutta le nuove tecnologia Skyactiv, le stesse che sono alla base della nuova Mazda6 e della prossima Mazda3 la cui presentazione è prevista in settembre al Salone di Francoforte. Il rilancio dunque è destinato a rafforzarsi, non solo nei numeri ma anche nell’immagine tecnologica, grazie alla partecipazione nelle competizioni di durata come la 24 Ore di Le Mans e la 24 Ore di Daytona con il motore Skyactiv-D 2,2 litri biturbo, derivato direttamente dalla serie e che può vantare almeno 2 record per un motore a gasolio: è infatti quello con il più basso rapporto di compressione al mondo (14:1) ed è il primo omologato Euro 6 senza aver bisogno di un filtro supplementare per i NOx.

Solo 100 esemplari, non uno di più. La Mazda MX-5 Cult sarà disponibile per l’Italia in soli 100 esemplari con motore 1.8 da 126 cv ripartiti tra la versione Roadster con la tradizionale capote in tela in tinta marrone e Roadster Coupé con tetto retrattile in metallo a comando elettrico. A distinguere la Cult ci saranno un frontale leggermente rivisto nella forma del paraurti e del fendinebbia, cerchi da 17 pollici con finitura cromata, interni in pelle color tabacco e dotazioni quali il climatizzatore automatico, specchietto fotocromatico, computer di bordo, sistema infotelematico con schermo da 5,8 pollici con navigatore, Bluetoouth e prese Aux e USB e comandi al volante con finitura silver. Immancabile la pedaliera in alluminio insieme alla cromature applicate sulla plancia, sulle bocchette e su altre parti ancora. La Roadster è disponibile nelle tinte Meteor Grey e Brilliant Black mentre l’altra unicamente con lo Stormy Blue. La prima costa 25.750 euro, la seconda 27.750 euro. Il divertimento non costa poi così tanto e chi vuole ancora più cavalli può accontentarsi di una MX-5 normale, ma con motore da 160 cv e assetto sportivo.

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Martedì 25 Giugno 2013 - Ultimo aggiornamento: 03-07-2013 14:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA