Ola, l'Uber indiano sfida il colosso Usa: già raccolti 1,1 miliardi di dollari

Ola, l'Uber indiano sfida il colosso Usa: già raccolti 1,1 miliardi di dollari

di L. Sca.
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Si chiama Ola ma non arriva dalla Spagna. La compagnia con sede a Bengalore è conosciuta come la Uber indiana, e proprio al colosso della Silicon Valley ha deciso di muovere guerra. Grazie a un round di finanziamenti che coinvolge il gruppo giapponese delle comunicazioni Softbank e il gigante del web cinese Tencent, Ola già è riuscita a portare a casa 1,1 miliardi di dollari. L'obiettivo è arrivare a due miliardi e, secondo il quotidiano americano Business Standard, la compagnia sarebbe vicinissima al target. Fra i finanziamenti già ricevuti spicca Tencent (400 milioni di dollari), ma anche due fondi speculativi americani (150 milioni di dollari) e il fondo UC-RNT di Ratan Tata, in collaborazione con la University of California (50 milioni di dollari). Il resto dei finanziamenti dovrebbero arrivare da Softbank, anche se per il momento la società si è rifiutata di commentare. 

I 2 miliardi di dollari serviranno al gruppo per rafforzarsi sul territorio indiano, il secondo più popoloso a livello globale,  e competere con le ben più note black car. La partita è apertissima e Uber è prontissimo a giocare pesante. Dopo l'uscita dal mercato cinese, è Nuova Delhi la nuova terra promessa dell'ncc (noleggio con conducente) americano. Uber ha già annunciato che grossa parte del già preventivato investimento da un miliardo andrà all'India: in pratica il servizio fondato da Travis Kalanick sta dirottando sull'India le risorse destinate alla Cina. 

Dopo l'operazione di investimento la valutazione di Ola toccherà quota 7 miliardi di dollari. Il gruppo, lanciato in India nel 2011, ovvero due anni prima dell'arrivo di Uber attuamente è presente in 110 città.

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Mercoledì 11 Ottobre 2017 - Ultimo aggiornamento: 12-10-2017 15:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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