Volevano rubare la salma di Enzo Ferrari e chiedere un riscatto: 34 arresti

Progettavano furto salma Enzo Ferrari per chiedere riscatto: 34 arresti

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I carabinieri del Comando provinciale di Nuoro hanno sgominato una banda criminale dedita al traffico di droga e armi fra la Sardegna ed il nord Italia (Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Toscana). Gli inquirenti hanno accertato che la banda progettava anche il furto a scopo di estorsione della salma del costruttore automobilistico Enzo Ferrari.

 

A questo scopo erano già stati effettuati anche diversi sopralluoghi, ed erano state inoltre definite, fra alcuni componenti, le modalità di custodia della salma e di gestione dei contatti con i familiari. Un disegno criminale impedito dai servizi mirati e preventivi coordinati dal Nucleo investigativo dei Carabinieri di Nuoro ed effettuati in collaborazione con la Compagnia dell'Arma di Modena. 

È in corso l'esecuzione di 34 ordini di custodia cautelare assieme a numerose perquisizioni disposte dal gip di Cagliari su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. All'opera 300 militari supportati da unità cinofile, elicotteri, uomini del Reggimento paracadutisti Tuscania e dello Squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna. L'associazione a delinquere sarebbe radicata ad Orgosolo (Nuoro) ed avrebbe compiuto reati anche nel nord Italia. Il sodalizio era dedito anche a reati contro il patrimonio.

Le indagini che hanno consentito di sgominare l'organizzazione criminale hanno avuto origine nell'ottobre 2007 con il sequestro-lampo, a scopo di rapina, dei coniugi Giampaolo Cosseddu e Pietrina Secce, conclusosi con un bottino di 50mila euro portati via dalla filiale della Banca Intesa di Orosei di cui Cosseddu era direttore e nella quale venne accompagnato dai banditi per il prelievo. I tre malviventi dopo aver intascato i soldi fuggirono liberando gli ostaggi. Le successive indagini portarono gli inquirenti a mettere sotto controllo alcuni sospettati che sono risultati anche legati a traffico di droga.

Per quanto riguarda l'inchiesta specifica sul sequestro dei coniugi e la conseguente rapina, sono state individuate due persone, Giovanni Sanna, di 50 anni, e Graziano Pinna, di 39, entrambe di Borore, nei confronti delle quali sono stati raccolti elementi che hanno portato alla loro iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura Distrettuale Antimafia di Cagliari. Dalle indagini avviate per il sequestro è nato quindi un procedimento autonomo sul mercato della droga e da qui è iniziata un'ampia attività investigativa a carico dei trafficanti di stupefacenti barbaricini e dei loro complici.
 

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Martedì 28 Marzo 2017 - Ultimo aggiornamento: 29-03-2017 14:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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