GIULIANOVA - Si candidano tutti i principali esponenti della Democrazia partecipativa e dei Comitati di quartiere che non ci sono più. Il primo è stato Aldo Laurenzi, candidato con Noi-moderati che appoggia Jwan Costantini ed ora è la volta di Grazia Corini, ex presidente del Comitato Lido che appoggerà la candidatura di Alberta Ortolani e infine il fondatore di Demos, Carlo Di Marco, il quale ha annunciato che sarà a fianco del candidato sindaco Daniele Di Massimantonio.
Polemica a distanza tra Cittadino governante ed Unione popolare dopo la dichiarazione di Di Massimantonio, il quale aveva ribadito, dopo un incontro con Arboretti per "salvare" l'unità della sinistra che invece andrà divisa come nel 2019: «Non possiamo accettare una candidatura imposta senza discuterla».
Replica il Cittadino governante: «La candidata Alberta Ortolani è sostenuta da una coalizione di sinistra, progressista e ambientalista costituita da Pd, M5s e Cittadino Governante che insieme hanno rappresentato il 90% dei voti che Luciano D'Amico ha ottenuto a Giulianova un mese fa. Per questo sarebbe stato logico, nel nome della democrazia e dell'unità, che tutte le forze convergessero sulla proposta di candidatura maggioritari». Intanto Paolo Vasanella risponde sì all'invito del presidente Marsilio D'Amico di tornare in FdIa. Scrive in una nota: «Mi rimetto a disposizione della cittadinanza giuliese, candidandomi. Rispetto a 5 anni fa, questa volta sarò candidato nelle liste di FdI, scelta doverosa e opportuna, considerato i miei rapporti con Marsilio. Il nostro obbiettivo, principale, sarà quello di riconfermare Costantin , facendo crescere il più possibile FdI a Giulianova». Ma per la Legge Severino non potrà tornare ad essere presidente dell'Ente Porto.
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