La nuova DS 5 ammiraglia del brand

DS, nasce il premium francese. E il mitico
modello festeggia il 60° compleanno

di Giampiero Bottino
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SIENA – Nel suo piccolo (se si può usare questo termine per una vettura che supera i 4,5 metri di lunghezza) è destinata a passare alla storia. Con il suo arrivo è stato formalmente reciso il cordone ombelicale che legava la famiglia DS alla marca Citroën. La nuova generazione della DS 5 tiene infatti a battesimo l’elegante sigla stilizzata che prende il posto del “Double chevron” e sancisce la trasformazione della gamma “nobile” Citroën in marchio pienamente autonomo, chiamato a rappresentare il gruppo PSA nel difficile e combattuto mercato premium.

In effetti la vettura provata nella suggestiva cornice del Chianti si inserisce a pieno diritto nella fascia alta dell’offerta, sfoggiando materiali raffinati e spesso inediti, cura delle finiture, tecnologie d’avanguardia, soluzioni originali che ne fanno un autentico manifesto del nuovo marchio e del suo claim “Spirit of Avant-Garde”, la declinazione automobilistica del lusso alla francese.

Esteriormente, la calandra di nuovo disegno e i gruppi ottici che integrano moduli e Led e fari allo xenon conferiscono alla DS 5 un aspetto più aggressivo e una presenza su strada più importante. Nell’abitacolo, giocato su materiali di qualità e impreziosito da lavorazioni artigianali ed esclusive come il disegno ispirato a un cinturino d’orologio di sedute e schienali dei sedili in pelle morbidi e accoglienti. L’aspetto tecnologico trova la manifestazione più immediata nel touch screen da 7 pollici che gestisce numerose funzioni e ha consentito di rinunciare a 12 pulsanti convenzionali, a tutto vantaggio dell’ergonomia e della pulizia della plancia.

A proposito di strumentazione, con un tocco di originalità molto francese è stata sudduvusa in due settori, uno tradizionalmente collocato sulla consolle centrale, l’altro – di chiara ispirazione aeronautica – costituito da un pannello sul padiglione che incombe, generando un effetto vagamente claustrofobico, sugli occupanti dei posti anteriori. Scelta che, tra l’altro, esclude un eventuale tettuccio scorrevole, sostituito da due lastre trasparenti gemelle, oscurabili con un tendalino scorrevole.

Nella prova su strada, la DS 5 ha convinto con la brillantezza del turbodiesel 2.0 BlueHdi da 180 cv che fa sentire – soprattutto se si commuta su Sport il selettore della modalità di marcia – tutti i 20 cv guadagnati rispetto alla versione precedente, garantendo scatti adeguati e un’elevata piacevolezza di guida, per tenendo conto che si tratta di una berlina più adatta ai confortevoli e veloci trasferimenti autostradali che alla sinuosità di una strada di montagna. Eccellente il nuovo cambio automatico EAT6, fluido e rapidissimo nei passaggi marcia, che potrà essere abbinato – in alternativa al manuale a 6 rapporti – anche al turbodiesel d’ingresso 1.6 da 120 cv, campione di efficienza con 100 g/km di CO2, mentre l’unità intermedia da 150 cv viene proposta con il solo cambio manuale.

Il fronte del benzina, meno significativo – almeno sul nostro mercato – per una vettura con queste caratteristiche, è rappresentato dall’1.6 da 165 cv, buon esempio di downsizing abbinato al cambio EAT6 e – come del resto tutte le motorizzazioni turbodiesel – al sistema Stop& Start. Sarà seguito a fine anno da una nuova unità da 210 cv. Va bene lo charme francese, ma per competere con le agguerrite rivali premium tedesche un’ammiraglia non può non aprire una finestra sul futuro. Rappresentata nella fattispecie dalla DS 5 Hybrid 4x4, versione diesel ibrida basata su un motore termico da 163 cv collegato alle ruote anteriore abbinato a un’unità elettrica da 37 cv connessa all’asse posteriore.

Questa architettura mette a disposizione la trazione integrale fornita dalla collaborazione tra i due motori e disponibile sia in modalità automatica, quando le condizioni lo richiedono, sia impostando la modalità 4WD tramite il selettore rotante collocato sul tunnel accanto alla leva del cambio manuale pilotato. In alternativa, la modalità Sport mette a disposizione l’intero schieramento di cavalleria – 200 cv – per regalare emozioni forti, mentre in ZEV si può percorrere qualche chilometro (non molti, per la verità, ma quanto basta per attraversare senza sensi di colpa il centro storico di una città inquinata) emettendo allo scarico solo pulitissimo vapore acqueo. In Auto, infine, è l’elettronica di bordo a ottimizzare la collaborazione tra i due motori, consentendo di raggiungere emissioni di CO2 degne di un’utilitaria: 90 g/km.

La profusione di tecnologia della DS 5 non dimentica ovviamente la sicurezza, alla quale sono orientati per esempio l’head-up display a colori, la sorveglianza dell’angolo morto con avviso di superamento della corsia di marcia, la telecamera di retromarcia, i fendinebbia con funzione Cornering che illumina la curva, gli abbaglianti con commutazione automatica, la funzione antipattinamento. L’indispensabile connettività, al cui miglioramento contribuisce il costante aumento delle app dedicate, si basa sostanzialmente sulla funzione New Mirror Screen, che consente di gestire sul display centrale le funzionalità del proprio smartphone, e sul DS Connected Box che in caso di necessità invia automaticamente la chiamata di soccorso fornendo la posizione dell’auto e arricchendosi di sempre nuovi servizi. Mentre l’applicazione mobile MyDS, disponibile da settembre, accompagnerà l’automobilista prima, durante e dopo la guida, mettendogli a disposizione innovativi e intuitivi servizi.

In Italia la nuova generazione dell’ammiraglia DS è offerta con una gamma davvero completa e articolata. I livelli disponibili sono i classici Chic, So Chic e Sport Chic, ai quali si aggiungere la ricca e raffinata serie speciale 1955, disponibile per tutti i modelli del brand e realizzata per celebrare degnamente il 60° compleanno della mitica antenata che ha dato il nome al marchio. A questi modelli si aggiungono due versioni studiate per le esigenze della clientela aziendale e non a caso battezzate Business e Business Combi. Il tutto per un listino compreso tra 30.900 e 47.250 euro.


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Sabato 25 Luglio 2015 - Ultimo aggiornamento: 02-08-2015 05:19 | © RIPRODUZIONE RISERVATA