La nuova Fiat 124 Spider

Fiat 124 Spider: fascino da heritage, contenuti hi-tech e prestazioni all’avanguardia

di Sergio Troise
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VERONA - Segni particolari: bellissima. Sportiva senza essere cattiva, ricca di charme, capace di esaltare in chiave moderna il forte legame stilistico con la progenitrice degli anni 60/80; generosa nel regalare piacere di guida, soprattutto viaggiando en plein air, con la cappotta abbassata. La posizione di guida arretrata, il motore anteriore e la trazione posteriore completano il quadro di quest’auto che racchiude in sé contenuti tutti da scoprire: costruita in Giappone (nella fabbrica Mazda di Hiroshima), con stile e motore italiani e ambizioni globali.

Formula vincente. Ecco la 124 Spider di nuova generazione, ultima nata di casa Fiat, di quel ramo “emozionale” del marchio torinese che privilegia stile e personalità, come ha insegnato l’esperienza della 500, distinguendosi nettamente dalle famiglie Panda e Tipo. “Con questa roadster intendiamo sfruttare la formula vincente ampiamente sperimentata con la 500, che è diventata un modello talmente forte da essersi guadagnato l’autonomia di un brand autonomo” dice infatti Olivier François, numero uno del marchio Fiat nel mondo, uno dei manager più vicini a Marchionne.

L’America nel mirino. “Procediamo con fiducia su questa strada – aggiunge il guru francese del marketing - in quanto nella nostra storia c’è la 124 Spider del 1966, un’auto che ha segnato il successo dello stile italiano nel mondo ed è stata venduta negli Stati Uniti in centosettantamila unità. Come tutti sanno, la base di partenza della nostra roadster è il pianale della Mazda MX-5, che è la spider più venduta di sempre; ma noi, oltre ai nostri motori e ai nostri interventi sulla meccanica, abbiamo in più l’heritage, la storia, la tradizione. Tutto ciò ci lascia sperare che ne venderemo molte, ma non siamo in grado di fare previsioni esatte: il mercato americano è condizionato dal prezzo del petrolio, oggi molto basso, tanto che le vendite della 500 lì sono un po’ calate; però una cosa è certa: la 124 Spider è la massima espressione dell’anima emozionale di Fiat e ci permette di guardare al futuro con ottimismo, con l’obiettivo di conquistare nuovi clienti in Italia e nel mondo”.

Attenzione al design. Se la 124 Spider di prima generazione è rimasta saldamente legata alle geniali intuizioni dell’americano Tom Tjaarda, indimenticato maestro dello stile al servizio di Pininfarina, l’auto di oggi è stata concepita dal Centro Stile Fiat. Dove gli obiettivi perseguiti sono stati fondamentalmente due: non disperdere l’eredità della progenitrice e dare una personalità forte e autonoma ad un’auto nata sulla base di una gemella giapponese come la Mazda MX-5. Dalla quale – vale la pena sottolinearlo – “la nostra spider si distingue non solo per lo stile, ma anche per la totale revisione dell’assetto, la ricalibratura delle sospensioni e la motorizzazione” come ha tenuto a spiegare Domenico Bagnasco, responsabile dell’ingegnerizzazione.

Handling e distribuzione dei pesi. Le sospensioni della 124 Spider utilizzano uno schema a quadrilatero all’anteriore e multilink al retrotreno. Lo sterzo è leggero e reattivo, anche grazie al sistema di servoassistenza elettrica. Sul piano strutturale, inoltre, l’auto è stata realizzata facendo largo impiego di alluminio e di materiali leggeri altoresistenziali, in modo da assicurare rigidità senza incidere sul peso, che è di 1.050 kg. Un peso contenuto, dunque, e per di più distribuito 50:50 tra asse anteriore e posteriore. Come si conviene a una sportiva autentica, ancorché non estrema.

Linee dolci e tocchi d’eleganza. I tratti distintivi sono una silhouette slanciata, fuori dal tempo, le proporzioni perfette, il baricentro basso, l’abitacolo arretrato e il cofano lungo. Al primo impatto, di faccia, i tratti del frontale si rivelano decisi, non aggressivi, ma la nota di distinzione viene dalle bombature sul cofano, un’eredità della 124 Spider seconda serie (quella che adottò il motore 1.6 al posto dell’iniziale 1.4). La fiancata vanta proporzioni da vera sportiva, grazie anche all’abitacolo arretrato e alla linea di cintura abbastanza bassa (1233 mm). La parte posteriore è caratterizzata da due elementi che si rivelano chiare citazioni della progenitrice: la sezione “a coda di rondine” dei parafanghi posteriori e le luci orizzontali, con la targa al centro. Sul retro si fanno notare anche lo spoiler integrato, appena accennato, e i doppi scarichi che spuntano in basso, sui due lati.

Interni e posto guida. Come tutte le spider a due posti di dimensioni compatte (4,054 metri) la 124 Spider offre uno spazio appena sufficiente per due persone. Nonostante l’auto sia bassa e “acquattata” a terra, si ha l’impressione che guidatori di statura neanche troppo elevata stiano un tantino troppo alti al posto di guida. E il sedile non è regolabile in altezza, ma solo in senso longitudinale e nello schienale. Anche il volante dispone soltanto della regolazione in altezza e non in profondità. In compenso la disposizione della pedaliera è impeccabile, così come la manovrabilità del cambio. Il freno a mano è tradizionale, a leva lunga, al centro tra i due sedili.

Interni e cappotta. Davanti al sedile del guidatore spicca il quadro strumenti a tre indicatori, un grande contagiri analogico al centro, un tachimetro sulla destra e un visualizzatore di informazioni sulla sinistra. I materiali sono in parte di buon livello, in parte deludenti (come la plastichina delle alette parasole e del piccolo frangivento). A portata di mano c’è poco spazio per sistemare le solite cose (cellulare, chiavi), ma alle spalle dei due sedili, giusto al centro, c’è una sorta di vano segreto, abbastanza profondo, con chiusura ermetica, che consente di riporre qualcosa (da fermi). Comodissimo il sistema manuale di apertura e chiusura della cappotta: proprio come sulla “vecchia” 124 Spider, si risolve il problema in tre secondi, anche con una sola mano. Il vano bagagli è piccolo, ma tra gli accessori della Mopar c’è un bellissimo portapacchi supplementare.

Motore italiano. Sotto al cofano della 124 Spider c’è un propulsore ampiamente collaudato su altri modelli di casa Fiat, come il quattro cilindri 1,4 litri con tecnologia turbo MultiAir, che eroga 140 cv di potenza e 240 Nm di coppia a 2250 giri. Abbinato al cambio manuale a 6 marce (ben rapportato e preciso negli innesti) assicura prestazioni di tutto rispetto, ovvero una velocità massima (ove consentito) di 215 km/h e accelerazione sullo 0-100 in 7,5 secondi, senza eccessi di rumorosità e con un piccolo “buco” solo nelle riprese ad andature molto ridotte (necessario scalare). Interessanti i consumi, che si riducono fino a 5,1 litri/100 km nel ciclo extra urbano, ovvero nella condizione d’impiego ideale per un’auto che, pur assicurando un handling da sportiva, predilige andature da piacevole passeggio en plein air. 8,5 litri/100 km il consumo dichiarato nel ciclo urbano; 6,4 litri nel ciclo combinato, con emissioni di CO2 a 148 gr/km.

Sicurezza e dotazioni. La nuova roadster Fiat propone sistemi di sicurezza attivi e passivi, tra cui i fari anteriori adattivi, la telecamera posteriore, il sistema di controllo della stabilità (disinseribile), quattro airbag, i roll-bar integrati nei poggiatesta. Inoltre una serie di dispositivi ad alta tecnologia contribuisce a migliorare comfort e benessere a bordo, come il monitor touchscreen da 7'' con radio digitale, il Multimedia Control, connettività Bluetooth, sedili riscaldati e sistema Keyless Entry. Non manca il sistema Hi-Fi premium Bose con 9 altoparlanti, di cui quattro inseriti nei poggiatesta.

Versioni e prezzi. La nuova sportiva Fiat è disponibile negli allestimenti 124 Spider e Lusso, ciascuno proposto in otto colori di carrozzeria, tra i quali mancano stranamente citazioni della 124 Spider storica, come il blu, il giallo, l’arancio, il verde scuro. Le uniche tinte pastello sono il rosso e il bianco, in questo secondo caso anche nella speciale versione tristrato ghiaccio. Per il resto, sono disponibili cinque metallizzati, tra cui due tonalità di grigio, un bronzo, un azzurro e un nero denominato “Vesuvio”. Le differenze tra i due allestimenti si limitano a qualche dettaglio nelle finiture e nelle dotazioni e alla dimensione dei cerchi ruota in lega (da 16” e da 17”). I prezzi sono compresi tra 27.500 e 33.000 euro, con possibilità di rateizzazione a partire da 199,00 euro al mese.
 

 

 

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Domenica 12 Giugno 2016 - Ultimo aggiornamento: 13:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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