la nuova Opel Zafira

Nuova Opel Zafira, comodità e prestazioni eccellenti per la nuova compatta a 7 posti

di Sergio Troise
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FRANCOFORTE - Benzina, diesel o metano: tre le possibilità di scelta per la motorizzazione della nuova Zafira. Le cilindrate spaziano tra 1.4 e 2.0 litri e la potenza varia tra 120 e 170 cavalli (in Germania fino a 200). Un range piuttosto ampio, che consente di soddisfare le più diverse esigenze. La Zafira si presta infatti agli impieghi più vari: chi intende farne un uso prevalentemente urbano privilegerà le versioni con i motori più “piccoli” e parsimoniosi, chi invece usa l’auto per lunghe percorrenze, anche autostradali, mirerà alle versioni top di gamma, con i propulsori più potenti e prestazionali.

Entry level della gamma è la Zafira con motore 1.4 turbo benzina, declinato nelle potenze di 120 cv e 140 cv, il primo abbinato al cambio manuale a 6 marce, il secondo all’automatico. Con un prezzo di 26.270 euro, è la più accessibile della gamma, che comprende, come detto, anche due motori a gasolio: il nuovo 1.6 CDTI con potenza di 120 cv (29.570 euro) o 136 cv (arriverà più in là), e il 2.0 CDTI da 130 cv con cambio automatico, oppure da 170 cv (sia con il manuale sia con l’automatico). Interessante è anche la soluzione a metano (motore 1.6 150 cv, prezzo di 30.270 euro) apprezzata per il basso costo del carburante e per le facilitazioni concesse in alcuni centri, grazie alle qualità ecologiche legate alle ridotte emissioni nocive.

Motorizzazione a parte, la nuova Zafira si segnala per una insospettabile capacità di stare in strada: il comportamento dinamico, provato sulle strade nei dintorni di Dusseldorf, è degno di una berlina sportiva. E’ disponibile, tra l’altro, anche la personalizzazione dello stile di guida: schiacciando un tasto, si selezionano infatti le modalità Tour, Standard e Sport. Le prime due assecondano comfort e riduzione dei consumi, la terza rende l’auto più reattiva e innalza la soglia d’intervento dell’ESP.

La posizione di guida non dà problemi (aiutano le regolazioni del volante in altezza e profondità) anche se la manovrabilità della leva del cambio manuale è un tantino sacrificata dai reggifianchi molto pronunciati e da una escursione un po’ lunga tra una marcia e l’altra. Lo sterzo è preciso, gli inserimenti in curva cedono poco al sottosterzo tipico di un MPV a trazione anteriore, così come sotto controllo si rivelano rollio e beccheggio. Il segreto sta nel cosiddetto “telaio meccatronico”, che regola continuamente l’assetto in base al carico sugli ammortizzatori: riconosce 11 situazioni diverse e reagisce di conseguenza.
 

 

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Mercoledì 20 Luglio 2016 - Ultimo aggiornamento: 27-09-2016 13:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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