la nuova Porsche 911 Carrera 4 Cabrio

Porsche, sulle mitiche strade della Targa Florio con la 911 Carrera quattro Cabrio da 370 cv

di Sergio Troise
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PALERMO - Premessa: provare un’auto non è un’operazione standard. Ci sono due tipi di prova: quella “scientifica”, eseguita con l’ausilio di collaudatori professionisti, attrezzature specifiche, sistemi di rilevamento per rollio, beccheggio, frenata, accelerazione, velocità… e ci sono prove meno approfondite, legate a valori misurati in base alle proprie personali sensazioni, come il piacere di guida e la “qualità percepita”.

L’opzione due è quella che ci ha consentito di provare la nuova Porsche 911 Carrera 4 Cabrio. Prova “non scientifica”, dunque, ma con un valore aggiunto non secondario: l’abbiamo guidata per due giorni e circa 700 chilometri sulle strade della Targa Florio, 110 anni di storia e 100 edizioni. Una corsa leggendaria, vinta 11 volte proprio dalla Porsche (un record). Dunque il “terreno di prova” ideale per testare il comportamento stradale ma anche per percepire sensazioni, misurare umori ed emozioni.

A dirla tutta, una prova così concepita è forse anche la più aderente alla stessa filosofia del costruttore tedesco. Che – forse pochi lo sanno – affida a una squadra speciale di 180 persone (30 impegnate a Zuffenhausen, 150 a Lipsia) coordinata da Frank Moser, vice presidente della divisione Corporate Quality Porsche, il compito di vigilare sui quattro pilastri della filosofia aziendale: qualità emotiva, qualità funzionale, qualità estetica, qualità del servizio.

Se è vero che per “qualità emozionale” s’intende una combinazione a più livelli di design, performance e sound, non abbiamo difficoltà a riconoscere che l’auto da noi provata ha risposto in pieno a questo criterio di valutazione. “Del resto – osserva Moser - la qualità emozionale è sempre stata un tratto distintivo del carattere Porsche e, per i clienti, costituisce un criterio chiave per l’acquisto”. Discorso in sintonia per la “qualità funzionale”, che si basa su fattori chiave come affidabilità e praticità d’uso. Nel discorso, ovviamente, rientra anche la cura per i dettagli, e dunque “la sensazione tattile, la raffinatezza, l’aspetto delle giunzioni”. Tutti valori che rendono una Porsche inconfondibile.

Quando abbiamo concluso la nostra prova sulle strade che dal 1906 ospitano la Targa Florio non abbiamo avuto dubbi: la nuova Porsche 911 Carrera quattro Cabrio è una degnissima erede della dinastia nata negli anni sessanta e risponde in pieno ai suddetti quattro pilastri posti a fondamento della filosofia produttiva e della strategia di marketing della casa di Zuffenhausen.

E’ un’auto capace di aggredire la strada come un mostro da competizione, ma anche di veleggiare tranquillamente ad andatura da passeggio, cambio in settima marcia e contagiri non oltre i 1500. Se volete, chiamatelo compromesso. A noi sembrano qualità miracolistiche. Esaltanti, a tratti emozionanti. Vuoi per le prestazioni, vuoi per l’equilibrio dinamico, esaltato dalla trazione integrale e dal sistema delle sospensioni, vuoi anche per l’ebbrezza che regalano tutte le auto decappottabili. Il sistema di apertura è automatico: apre e chiude la capote in 13 secondi, anche con l’auto in movimento, fino a 50 km/h.

Il motore è il 6 cilindri boxer biturbo 3.0 litri da 370 cv/450 Nm abbinato al cambio automatico PDK a 7 marce, con paddles al volante. Un abbinamento in grado di assicurare, con l’opzione Sport Plus, un’accelerazione 0-100 in 4,3 secondi e velocità massima di 289 km/h. Con questa cavalleria abbiamo guidato dunque, sulle strade della mitica Targa, tra curve, tornanti, saliscendi e allunghi, lasciandoci prendere più volte dalla sensazione di sentirci un po’ van Lennep, l’olandese che nel 1973, in coppia con Herbert Muller, colse l’ultimo successo della Porsche sulle strade della corsa monumento inventata da Vincenzo Florio.

A parità di cilindrata (3.0 litri) il 6 cilindri boxer biturbo della 911 Carrera quattro dei giorni nostri può vantare però una potenza di 370 cavalli, contro i 330 della progenitrice, e una velocità massima di 289 km/h, contro 280! A vantaggio della veterana, la leggerezza da peso piuma: 850 kg contro i 1570 della Carrera quattro Cabrio del 2016! Un dettaglio significativo, quest’ultimo, che tuttavia non penalizza per niente l’handling dell’ultimo gioiello di casa Porsche.

La perfetta distribuzione dei pesi rende infatti facile, sicura e stimolante la guida della 911 dei giorni nostri. Ma sul comportamento dinamico incide, ovviamente, anche il PASM (Porsche Active Suspension Management), sistema che può contare su ammortizzatori regolati elettronicamente e su due programmi di assetto selezionabili in modo manuale, oltre che su sospensioni posteriori in alluminio multilink a cinque bracci.

I cambi di direzione repentini imposti dal circuito delle Madonie non ci hanno mai creato il minimo imbarazzo, l’auto ci ha assecondato in entrata e in uscita di curva senza scomporsi più di tanto, anzi dando l’impressione di stare incollata all’asfalto (sconnesso), neutralizzando la tendenza al sottosterzo e al sovrasterzo: un’auto neutra, precisa, sincera. Quanto ai freni, l’impianto a due circuiti con ripartizione sugli assi ci ha dato una sensazione di potenza, efficienza e sicurezza raramente riscontrabile su altre vetture.

L’impugnatura del volante e le levette del cambio sequenziale ci sono sembrati cuciti su misura per noi, e la schiena schiacciata contro il sedile nelle accelerazioni ci ha regalato sensazioni di piacere pari a quelle di un massaggio tonificante. Quanto al sound del poderoso boxer piazzato alle nostre spalle, più che un rombo ci ha dedicato una melodia… Solo i limiti di velocità da rispettare e il senso di responsabilità ci hanno frenato. Com’è giusto che fosse.

Rispetto alla 911 RSR di van Lennep la 911 Carrera 4 di oggi può vantare, tra l’altro, un valore aggiunto che negli anni 70 non poteva esistere: ci riferiamo all’interruttore Mode integrato nel volante. Derivato dall’avveniristica Porsche 918 Spyder, è il terminale di un apparato elettronico che, tramite una piccola manopola regolabile su quattro posizioni consente di impostare i programmi di guida Normale, Sport, Sport Plus e Individual. Se non bastasse, attivando lo “Sport Response Button" (un pulsantino al centro della manopola stessa), il motore viene impostato per 20 secondi per la migliore accelerazione, ad esempio in preparazione di un sorpasso. Le risposte sono da urlo, la spinta immediata, la progressione esaltante. Il tutto regala emozioni prim’ancora che prestazioni.

Se a tutto ciò si aggiunge la capacità di viaggiare, volendo, in totale relax, ad andatura da promenade, con il cambio in modalità automatica e il contagiri mai oltre quota 1500, si avrà il quadro completo di quanto vicino alla perfezione sia il lavoro svolto a Zuffenhausen. Da interprete moderna dell’antico circuito delle Madonie, la nuova Porsche si trasforma in una tranquilla e confortevole sportiva en plein air, in grado anche di controllare i consumi e le emissioni. Stupefacenti, in proposito, i valori dichiarati: fino a 6,5 litri/100 km su percorsi extraurbani (7,9 litri/100 km nel ciclo combinato), con CO2 contenuta tra 182 e 206 gr/km.

Dotata di tutti i dispositivi di ultima generazione per assistenza alla guida, connettività e infotainment, la 911 Carrera quattro Cabrio è in vendita in Italia a partire da 121.346,01 euro. Molto di più mettendo mano alla lunga lista degli optional e nell’allestimento Sport Plus (quello da noi utilizzato). Per chi non si accontenta, e pretende di avere (e spendere) ancora di più, c’è anche la versione S, con 20 cavalli e qualche chicca supplementare.
 

 

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Venerdì 13 Maggio 2016 - Ultimo aggiornamento: 14-05-2016 17:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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