Le evoluzioni fatte al volante della Ferai 812 Superfast sulla pista di Fiorano

Al volante a Fiorano della 812 Superfast, la Ferrari stradale più potente e veloce della storia

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo
  • 381

FIORANO - Piazza Michael Schumacher si trova a Fiorano, proprio davanti all’area box del circuito di proprietà della Ferrari. Arriviamo di buon mattino e subito siamo incantati da un panorama mozzafiato: in bella mostra, nella piazza intitolata allo sfortunato campione tedesco, ci sono le 812 Superfast appena uscite dalla linea di montaggio di Maranello con il loro carico di strabilianti novità: il motore V12 6,5 litri da 800 cv/740 Nm regala infatti alla nuova regina di Maranello il record di potenza e prestazioni: con 340 kmh e 2,9 secondi per passare da 0 a 100 è la Ferrari più potente e prestazionale di sempre. Adotta il passo corto virtuale, cioè ha l’asse delle ruote posteriori sterzante; per la prima volta sostituisce il servosterzo idraulico con quello elettrico; ha un cambio F1 ancora più rapido di quello già sbalorditivo della F12 Berlinetta, e frena in meno spazio. Insomma: il top del top.
 

 

Accolti da Raffaele de Simone, capo dei collaudatori cresciuto alla scuola del mitico Dario Benuzzi, siamo pronti per provare l’auto che la Ferrari si è regalata per i suoi 70 anni. Indossato il casco e allacciata la cintura, ci avventuriamo in pista accanto al “maestro”. Che parla come se dovesse istruire un pilota professionista: punti di staccata, traiettorie, marce da utilizzare, frenate… Eccitante.

Dopo qualche minuto, eccomi al volante. E’ una centrale operativa, non proprio come quelli di Vettel e Raikkonen, ma poco ci manca. Lo strumento più importante è comunque uno: il manettino. Schiacciato il pulsante rosso di avviamento e assorbito il rombo proveniente dagli scarichi, parto con circospezione, ma imposto subito la regolazione RACE. Che assicura auto rigida e risposte immediate di sterzo, assetto, cambio, lasciando ai controlli elettronici un margine d’intervento “quanto basta”. Si potrebbe anche provare in modalità OFF, senza controlli, ma il rischio di testacoda e figuracce sarebbe troppo alto. Meglio evitare.

Il timore di non sentirsi a proprio agio svanisce subito. L’auto è potentissima ma dimostra una incredibile agilità. E’ facile da guidare, purché la si rispetti, soprattutto in accelerazione, quando la straordinaria coppia (713 Nm a 7000 giri) scatena i cavalli con una immediatezza di risposta davvero impressionante. Dopo un giro di assaggio, eccomi pronti a spingere.

Il rettilineo di Fiorano, condizionato da un tratto al ralenty per motivi di rumorosità legati ad un accordo col vicinato, consente di scaricare la quarta e appoggiare la quinta, ma per un attimo appena. Do un’occhiata al tachimetro: 240. Non male. Ma ora bisogna mettere le ruote dritte, frenare e scalare fino alla terza (qualcuno scala fino alla seconda, ma la scelta è discrezionale). I freni della Brembo, nuovi, in carboceramica, sono straordinariamente efficaci. Avrei potuto frenare 50 metri più avanti. Poi eccomi in uscita di curva in accelerazione progressiva verso le due varianti.
 

 

Sinistra-destra in rapida successione, handling perfetto, auto piantata all’asfalto, poi una bella accelerazione in terza marcia, quarta e via verso la curva stretta a destra, in leggera salita, che immette sul ponte. La traiettoria non è scontata, seguo i consigli di de Simone, scalo dalla quarta alla terza, punto all’esterno, poi chiudo ed esco dalla curva accelerando gradualmente. L’auto mi asseconda volando sul ponte con un balzo. Da lassù, sul ponte, non si vede curva 4, a destra, con strada che pende e “tira” fuori. Scalata in terza, cordolo interno e via: quarta in discesa, velocissimi fino alla scalatona per imboccare il tornante a sinistra.


Quarta-terza-seconda. La velocità di scalata è fulminante. In Ferrari dicono che è stata ridotta del 30% rispetto alla F12 berlinetta. Un secondo per tre marce. Qui è importante seguire il consiglio di de Simone: meglio arrivare un po’ lunghi, ritardare la sterzata a sinistra e cercare di tenere le ruote anteriori dritte il più presto possibile. Detto fatto: all’uscita la macchina sembra letteralmente trascinata da una mandria scatenata di cavalli. La pista offre un tratto molto veloce, con semicurva a sinistra prima, a destra dopo, da percorrere ad alta velocità sfruttando al meglio le doti aerodinamiche, che tengono l’auto letteralmente incollata all’asfalto. E’ una sensazione straordinaria, esaltata dalle risposte chiare, sincere, inequivocabili del volante, che ha nel servosterzo elettrico un punto di forza (non di debolezza, come temuto).

Curva 6, la più lunga, l’ultima prima del rettilineo dei box richiede un accorgimento particolare: a differenza che con le monoposto di Formula 1, con la Superfast bisogna tenersi stretti al cordolo. “Non possiamo utilizzare proprio tutto ciò che sfrutta il reparto corse” spiegano gli uomini di Maranello. Ma sia chiaro: la velocità di percorrenza è comunque elevata e l’auto dà la sensazione di correggere eventuali sbavature, riallineandosi agevolmente. Le sospensioni svolgono alla perfezione il proprio lavoro e l’auto non dà mai la sensazione di tradire (a meno che non si stacchino tutti i controlli). Evidente il ruolo dell’asse posteriore sterzante: davvero è come avere il passo corto.

E su strade aperte al traffico? Forse è questo l’aspetto più sorprendente. La 812 Superfast infatti si comporta incredibilmente bene anche sulle strade di tutti i giorni, ovvero quelle che presumibilmente dovranno percorrere i fortunati clienti che l’acquisteranno. Una volta sarebbe stato impensabile guidare senza impacci una Ferrari 12 cilindri con tanta potenza. Invece oggi è quasi un gioco da ragazzi. Lo abbiamo fatto per una cinquantina di chilometri nei dintorni di Maranello, al volante di uno splendido esemplare verniciato nel nuovo “Rosso 70 anni”. E sapete quale è stato l’unico problema che ci ha creato qualche imbarazzo? Tutti ti guardano. E quasi s’inchinano al tuo passaggio. Non c’è stato incrocio dove non ci abbiano concesso la precedenza, anche se non venivamo da destra…

  • condividi l'articolo
  • 381
Martedì 13 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 14-06-2017 13:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti