La quarta generazione di Subaru Forester si trova a suo agio su qualsiasi tipo di terreno

Quarta generazione per Subaru Forester:
sempre più Suv, 4x4 e motori boxer

di Giampiero Bottino
  • condividi l'articolo

VERONA - Nata nel 1997 con i connotati della station wagon capace, grazie all'aumentata altezza da terra, anche di disimpegnarsi su terreni difficili, la Subaru Forester si è progressivamente evoluta verso la specie dei Suv, alla quale si è definitivamente iscritta con la terza generazione (quella che ha tenuto banco dal 2008 all'anno scorso), che ha segnato una svolta epocale caratterizzata dal look più moderno e aggressivo, dell'introduzione prima della versione bi-fuel a Gpl e poi della motorizzazione turbodiesel, la prima caratterizzata dall'architettura boxer che - assieme alla trazione integrale Symmetrical AWD - è l'elemento fondante del Dna tecnologica della Casa delle Pleiadi.

Evoluzione.
Una progressione che trova compimento nell'ultima generazione, la quarta, che proprio in questi giorni ha esordito negli show room del marchio nipponico. Lo stile è diventato più importante e anche più vicino ai gusti della clientela, e fa sembrare la vettura più grande di quanto in realtà non sia (la lunghezza sfiora adesso i 4,6 metri). Il frontale si distingue per lo sguardo penetrante e hi-tech garantito dalla cornice di luci diurne a Led che avvolge su tre lati i proiettori leggermente sfalsati, rendendo la vettura immediatamente riconoscibile anche da lontano. Le due conformazioni possibili della nuova Forester - la Standard elegante ed essenziale, la Dynamic più sportiva e aggressiva - si caratterizzano tra l'altro per il frontale nettamente differenziato.

L'interno.
L'abitacolo è comodo e accogliente, e l'abitabilità risente positivamente dell'aumento delle dimensioni che è andato a beneficio soprattutto dello spazio più generoso a disposizione di chi occupa i posti posteriori. Al loro maggior comfort contribuisce anche il tunnel centrale la cui altezza è stata dimezzata. Migliorata (da 450 a 500 litri) la capacità del bagagliaio, che con gli schienali posteriori abbattuti raggiunge i 1.564 litri. Sulle versioni «alte» è disponibile anche il portellone ad azionamento elettrico. Come vuole la consuetudine Subaru, la strumentazione è sobria e lineare, con un ridotto numero di comandi sulla console centrale (mentre sul volante attrezzato ce ne sono fin troppi) sopra la quale, protetto da una palpebra, si trova il nuovo display multifunzione MFD facilmente leggibile da entrambi gli occupanti dei posti anteriori. Sullo schermo è possibile richiamare numerose informazioni che - a seconda del livello d'allestimento - vanno dall'orologio all'agenda, dai consumi all'efficienza dello stile di guida, dal funzionamento istantaneo della trazione integrale SI-Drive al monitoraggio della nuova funzionalità X-Mode.

La meccanica.
Tre i propulsori a listino, tutti 2.0 di cilindrata con la caratteristica architettura boxer. Il recente (è in produzione dal 2010) benzina aspirato da 150 cv garantisce gli stessi livelli di potenza e coppia del predecessore, ma con consumi ed emissioni ridotti del 14% grazie anche all'abbinamento con il nuovo sistema di start stop. Questo propulsore può essere affiancato sia dal cambio meccanico a 6 rapporti (al posto del precedente a 5 marce con ridotte), sia dall'automatico a variazione continua Lineartronic. La principale novità è però rappresentata dal motore XT, turbo a benzina da 240 cv disponibile solo con la trasmissione automatica, mentre è solo meccanico il cambio abbinato al turbodiesel da 147 cv, rivisitato nel segno dell'efficienza e caratterizzato da emissioni ridotte del 5%.

Su strada e fuori.
Nella prova condotta sulle strade del Veronese con un'escursione off-road sotto un'intensa nevicata tra le vigne della Valpolicella la nuova Forester ha confermato le qualità e la versatilità che hanno fatto di Subaru un marchio per appassionati. Il nuovo turbo a benzina, pur «condannato» in Italia a una diffusione marginale, ha impressionato per prestazioni, elasticità e per la perfetta intesa con l'eccellente cambio CVT. Buone le sensazioni offerte dal SI-Drive, il sistema che consente di adattare le risposte di motore e cambio allo stile di guida e alle condizioni stradali selezionando fra tre modalità di funzionamento: Intelligent, Sport e Sport+.

Boxer diesel.
Meno potente ma comunque brillante, il 2.0D a gasolio ha riconfermato le riconosciute doti di guidabilità, elasticità, silenziosità e assenza di vibrazioni. Sullo sterrato a tratti fangoso, a tratti coperto di neve non ha palesato la minima indecisione, nonostante l'esemplare che abbiamo provato non disponesse dell'inedito X-Mode, il sistema di gestione elettronica di tutti gli assetti che, selezionato tramite l'apposito tasto, subentra al SI-Drive intervenendo su tutte le regolazioni in modo da ottimizzare la marcia nelle condizioni più difficili. Un aiuto prezioso per i guidatori che non hanno un'approfondita dimestichezza con il fuoristrada, ma non vogliono (o non possono) per questo rinunciare ad affrontare terreni impegnativi.

La gamma.
Già disponibile nelle concessionarie Subaru, la nuova Forester viene declinata in quattro allestimenti denominati Comfort, Trend (a partire dalla quale è disponibile l'X-Mode), Exclusive e Dynamic. Paradossalmente quest'ultima, pur essendo la più costosa (43.390 euro la XT con il turbo a benzina da 240 cv, 40.590 per il turbodiesel) non prevede tra le dotazioni il navigatore satellitare. Per il resto, il listino parte da 29.990 euro, con un differenziale tra benzina e diesel che, a parità di allestimento, è di 2.000 euro.

  • condividi l'articolo
Domenica 20 Gennaio 2013 - Ultimo aggiornamento: 25-01-2013 17:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA