La Volkswagen Polo WRC in volo

La Sardegna ha in suo signore: Ogier con
la Polo si riprende la testa del Rally d'Italia

di Mattia Eccheli
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ALGHERO – Al Rally di Sardegna, il sogno di un giorno di primavera inoltrata è sfumato nel pomeriggio. Il pilota neozelandese Hayden Paddon assieme al navigatore John Kennart su Hyundai i20 WRC hanno “abdicato” dopo 15 prove speciali in testa (al termine della prima, giovedì sera, guidava Martin Prokop su Ford Fiesta RS WRC).

Il sorpasso si è consumato al secondo passaggio della Monti Alà (22,49 km) al termine dei quali, il francese della Volkswagen Sébastien Ogier ha inflitto 21,6 secondi all'equipaggio kiwi, che in precedenza era riuscito anche a consolidare il margine di 8,8 secondi maturato al termine della prima tappa. Poi il il distacco che il bi-campione del mondo e già due volte vincitore in Sardegna ha inflitto agli avversari è aumentato in maniera esponenziale. Anche perché Paddon, il più immediato inseguitore, è finito in testa coda in una speciale (una ventina di secondi persi) ed è poi stato costretto a restare alla spalle di un “acciaccato” Tänak perdendo altro tempo prezioso.

Nella Monte Lerno 2, il “colpo di grazia” con un ritardo di 1:46.8 ed il decimo posto della crono, dietro a quattro vetture WRC2, fra le quali quella del campione italiano Andreucci (Peugeot 208 T16). La Hyundai dell'equipaggio neozelandese ha centrato una pietra compromettendo la trasmissione. Il pilota ha temuto di non riuscire nemmeno a concludere la frazione, ma ce l'ha fatta dovrebbe essere regolarmente al via domenica per le ultime 4 speciali.

Nella classifica generale, a quattro prova dalla fine, Ogier ha la strada spianata verso la terza vittoria consecutiva in Sardegna. Il suo vantaggio su Paddon è di 2:13.6 e di 3.35.6 su Ostberg (Citroen DS3) che si è imposto in due cronometrate. Segue la prima guida di Hyundai, Thuerry Neuville (vincitore della PS16), a 3:57. Sul tempo del belga pesa anche una penalizzazione di 40'' per essere intervenuto sullo sterzo, che gli è costato più di un problema nel Rally d'Italia. Senza quella sarebbe sul podio.

La prima Ford, quella di Evans Elfyn e Barritt Daniel è quinta a 5:15.5, mentre la seconda Volkswagen, quella di Jari-Matti Latvala è sesta. E questo nonostante il finlandese si sia concesso la suprema (ma piuttosto inutile) soddisfazione di aggiudicarsi addirittura 6 speciali contro le 5 del compagno di scuderia Ogier. Ma con una foratura ed un problema importante alla sospensione non si possono fare miracoli, nemmeno uno come lui che in Sardegna ha già vinto.

L'ex pilota di Formula 1 Robert Kubica è 39° con quasi un'ora e 8 minuti di ritardo. Fuori dai giochi il norvegese Andreas Mikkelsen (Volkswagen), al suo secondo ritiro stagionale. Salvo sorprese, che in un rally impegnativo come quello di Sardegna non sono da escludere, la tappa festiva dovrebbe essere poco più di una formalità, considerati anche gli abissali distacchi in graduatoria.

La tappa odierna, quasi 213 chilometri di cronometrate, è stata quella che, probabilmente, avrà fatto la differenza: dall'inizio del mondiale, di cui quella italiana è la sesta tappa, è stata la giornata più dura in assoluto. Anche perché il fondo isolano è insidioso e i piloti possono venire ingannati da quello che sembra, ma non è.

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Domenica 14 Giugno 2015 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 12:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA