La Infinito Q50 è il primo modello che utilizza il nuovo sistema di denominazione della casa giapponese

Infiniti Q50, la prima auto senza sterzo:
assetto curato da Vettel, motore tedesco

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DETROIT - Infiniti Q50, così si chiama l’erede della G berlina e la prima auto che porta al debutto il nuovo sistema di denominazione che d’ora in poi caratterizzerà tutti i modelli del marchio di lusso di Nissan. Ha debuttato al Salone di Detroit ed è una sfida ancora più chiara ai marchi premium europei e alla nuova Lexus IS che – guarda caso – ha scelto la stessa data per rivelare le proprie fattezze.

Una media da quasi 4,8 metri. La Q50 è una berlina sportiva lunga 4,79 cm, larga 1,82 e con un passo notevole di 2,85 metri. Lo stile è simile a quello della serie M, efficiente aerodinamicamente (cx di 0,26) e contraddistinto da un cofano lungo e basso, da costole sporgenti che sormontano le ruote anteriori, l’abitacolo spostato all’indietro e la coda corta rafforzata da parafanghi posteriori bombati. Proporzioni dunque sportive, proprie di una vettura a trazione posteriore. Le ruote disponibili avranno cerchi da 17 pollici di diametro fino a 19 pollici con pneumatici runflat.

Due schermi in plancia. Sportivo anche l’abitacolo caratterizzato da una consolle centrale dotata non di uno ma di due schermi a sfioramento per quello che infiniti chiama sistema InTouch che rende ancora più “tattile” l’interfaccia tra guidatore e vettura. Non possono mancare il sistema di riconoscimento vocale per attivare i vari comandi, il sistema di climatizzazione Plasmacluster e quello audio studiato da Bose del stipo Studio On Wheels dotato di 14 altoparlanti e di sistema di soppressione attiva del rumore. Raffinati i materiali con finiture in alluminio “kacchu” o in legno “fukiurushi” mentre la strumentazione è del tipo elettroluminescente. Non ancora note le misure per l’abitabilità e il bagagliaio, ma quest’ultimo può godere del divano posteriore abbattibile e del vano passante.

Lo sterzo è scollegato. Ma le cose più interessanti la Q50 le ha sotto traccia a cominciare dal Direct Adaptive Steering, il primo sistema di sterzo privo di collegamento meccanico diretto con le ruote. In questo modo, il sistema può cambiare istantaneamente la velocità e la pesantezza del comando integrando altre funzioni che migliorano la manovrabilità e la sicurezza come l’Active Lane Control, altra innovazione assoluta che letteralmente sterza per mantenere la vettura in carreggiata quando un’apposita telecamera vede che sta superando le linee di demarcazione senza l’autorizzazione del guidatore. Quest’ultimo può poi selezionare quattro comportamenti diversi per lo sterzo e altrettante sono le possibilità per il cambio automatico a 7 rapporti. E a proposito di telecamere, la Q50 non ha solo quella posteriore, ma un sistema completo per la visione perimetrica che, in caso di presenza in fase di manovra di cose o persone intorno alla vettura, la segnala automaticamente.

Un V6, un ibrido e una Stella. Interessante anche la parte legata ai motori. Per i V6 a benzina, la Q50 riprende dalla M il 3,7 litri da 328 cv dotato di fasatura e alzata variabile delle valvole così come la versione ibrida con il V6 3.5 da 306 cv e l’elettrico da 50 kW inserito nel cambio e alimentato da una batteria agli ioni di litio. Per entrambe il sistema di trazione sarà posteriore o anche integrale secondo lo schema già presente su altri Infiniti e cioè con una frizione a lamelle elettromagnetica a controllo elettronico come giunto centrale che trasferisce alle ruote anteriori da 0 al 50% della coppia. Per l’Europa invece ci saranno anche 4 cilindri di origine Mercedes, frutto dell’alleanza tra Daimler e Renault-Nissan, e che saranno svelati al prossimo Salone di Ginevra. I candidati al trapianto sono il 2 litri turbo ad iniezione diretta e il diesel 2,1 litri con sovralimentazione singola o doppia, in entrambi i casi si tratta di unità estremamente moderne ed efficienti, ricche di cavalli e coppia.

Assetto firmato Vettel. Ma a rendere più che degno il comportamento stradale della nuova Q50 non ci sarà solo una meccanica d’eccellenza, ma anche un autotelaio messo a punto niente di meno che dal pilota di Formula 1 e tre volte campione del mondo di Formula 1, Sebastian Vettel che ha messo alla frusta sul circuito di Toichigi, in Giappone, i prototipi della nuova media di Infiniti dando agli ingegneri precise indicazioni sui freni, sulla taratura delle sospensioni multi-link e per quella dell’elettronica che tiene sott’occhio la stabilità e la trazione. Insomma, la Q50 nasce sotto i migliori auspici per dare ad Infiniti quello che le mancava: un prodotto davvero adatto per il mercato europeo il cui arrivo è previsto non prima dell’estate prossima.

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Sabato 16 Febbraio 2013 - Ultimo aggiornamento: 23-06-2017 14:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA