La Opel Astra K, la nuova generazione

Astra, fattore K per la nuova generazione:
tecnologia ed efficienza Opel per vincere

di Giampiero Bottino
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MILANO – Si alza il velo su una delle novità più attese del prossimo Salone di Francoforte, la Opel Astra. Giunta all’undicesima puntata di una saga iniziata nel lontano 1936, anni di nascita della prima Kadett che ha dato il via all’avventura Opel in quello che oggi viene definito segmento C, si appresta a festeggiare l’80° compleanno con un modello completamente nuovo, sviluppato partendo da un foglio bianco e da un’architettura inedita, studiata per migliorare sicurezza ed efficienza.

Designer e ingegneri giunti da Rüsselsheim a Milano per questa prima presa di contatto con la nuova Astra hanno parlato, più che di rivoluzione, di evoluzione ispirata anche dai suggerimenti e dalle critiche di stampa specializzata e clienti. Tra i cambiamenti più significativi, in linea con le tendenze prevalenti, troviamo la riduzione del peso (da 120 a 200 kg, a seconda delle versioni), il miglioramento della visibilità soprattutto anteriore, la riduzione del numero degli strumenti che ora sono raggruppati in isole più coerenti e più attente all’ergonomia.

Dal punto di vista estetico, l’enfatico slogan della casa («L’arte scultorea incontra la precisione tedesca») trova riscontro in una nuova fase dell’evoluzione stilistica Opel. Le proporzioni dicono che ci troviamo sempre di fronte a un’Astra, ma le linee sono diventate più tese, le fiancate più scolpite, la presenza su strada più importante, la sportività accentuata dalla curvatura del tetto e dalla forma concava del posteriore.

Il frontale si caratterizza per alcuni dettagli inediti come la continuità tra i gruppi ottici e la griglia, le luci diurne a Led e le due nervature simmetriche che collegano il frontale al montante anteriore. Posteriormente, le nuove alette in materiale sintetico simile a vetro fumée – oltre ad avere una precisa funzione aerodinamica – interrompono la continuità tra il montante posteriore e il tetto, che sembra quasi sospeso sul corpo vettura.

Internamente la plancia, al cui centro campeggia il display del sistema d’infomobilità, è connotata dall’andamento spiccatamente orizzontale e da tre gruppi di comandi che, dall’alto in basso, gestiscono rispettivamente l’intrattenimento, la climatizzazione e la dinamica della vettura. La plancia sottolinea anche la differenza tra il livello top e le versioni base: finiture lucide e schermo da 8 pollici per il primo, materiali opachi e display da 7” per il resto della gamma.

In coerenza con le tendenze più recenti della produzione automobilistica, Astra 11 (o Astra K, come vuole la cronologia alfabetica Opel) rispetto al modello precedente è diventata più corta – di 4,9 cm – ma più spaziosa: merito della nuova architettura e degli evoluti sedili ergonomici e tecnologici che hanno consentito di regalare 35 mm in più alle gambe dei passeggeri posteriori, che tra l’altro godono di un’accessibilità agevolata dalla nuova e intelligente sagoma delle porte.

Per quanto riguarda i motori, nuova Astra porta al debutto – previsto dopo il Salone di Francoforte con un listino italiano da 22.000 euro – l’inedito 4 cilindri 1.4 turbo Ecotec a iniezione diretta di benzina con Start/Stop, cambio manuale a 6 marce e potenze di 125 o 150 cv che va ad affiancare il 3 cilindri 1.0 da 105 cv della medesima famiglia, disponibile con cambio meccanico o robotizzato Easytronic, entrambi a 5 marce. Nel campo del diesel troviamo i Cdti 1.6 da 95, 110 e 136 cv che quando sono abbinati alla trasmissione meccanica si mantengono sempre sotto la soglia dei 100 g/km di CO2.

In un panorama tecnologico che comprende, in opzione o di serie, molti dei dispositivi più moderni ed evoluti – riconoscimento della segnaletica, mantenimento corsia di marcia, frenata automatica in caso di collisione imminente, parcheggio automatico, monitoraggio angoli ciechi laterali e posteriore – spicca una novità assoluta per la categoria delle compatte: l’IntelliLux Led. Si tratta di fari abbaglianti a matrice di Led sviluppati da Opel: fuori città, i 16 diodi luminosi (8 per lato) sono costantemente accesi, e la collaborazione con la telecamera Opel Eye consente, rilevando un veicolo che precede la vettura o sopraggiunge in senso opposto, di oscurare solamente i Led che potrebbero abbagliare l’altro guidatore, mantenendo sempre un eccellente livello di visibilità.

La nuova Astra porta al battesimo europeo il sistema OnStar, da anni disponibile in USA per tutti i modelli General Motors. Basta premere un pulsante per collegarsi in tempo reale a un call center multilingue in grado di offrire in tempo reale preziosi: assistenza meccanica e sanitaria con localizzazione automatica della vettura, diagnosi dello stato di salute dell’auto, invio sul display del percorso per raggiungere una località desiderata, apertura e chiusura porte, trasformazione dell’abitacolo in un hot spot wifi al quale connettere fino a 7 diversi dispositivi. Dopo il debutto con Astra, il sistema diventerà di serie su tutte le top di gamma Opel, e sarà un’opzione da 500 euro sulle altre versioni, con un abbonamento gratuito il primo anno e successivamente proposto a 99 euro/anno.

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Sabato 15 Agosto 2015 - Ultimo aggiornamento: 11-02-2016 17:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA