La Kia Picanto

Picanto, brilla la citycar: la Kia si propone in una veste più moderna e accattivante

di Sergio Troise
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GINEVRA Un po’ artisti, un po’ tecnici, raramente i designer dell’auto la pensano allo stesso modo. Ma su un argomento concordano tutti: è più difficile fare un’auto piccola che una grande. Perché? Perché negli ingombri di una citycar è oggettivamente più complicato disegnare una carrozzeria dalle linee piacevoli, assicurare spazio, comfort e protezione a guidatore e passeggeri, ricavare un vano bagagli adeguato.
 

 

Ma i progressi compiuti negli ultimi anni sono stati notevoli, in alcuni casi prodigiosi. Da tempo non è più scontato che un’auto piccola non possa essere anche bella o, quantomeno, simpatica. Come la Panda, la 500, o le tre “gemelle diverse” C1, 108 e Aygo. L’ultimo step di questa progressiva evoluzione si chiama Picanto, citycar a cinque porte e 4/5 posti, di dimensioni contenute (supera appena i tre metri e mezzo) ma di aspetto assai gradevole. Nel gergo degli addetti ai lavori appartiene al cosiddetto segmento A, lo stesso occupato dalla cugina i10 costruita dalla Hyundai, partner con cui Kia condivide gran parte delle attività di ricerca e sviluppo, pianali, motori e quant’altro possa contribuire a fare sinergia.

Giunta alla terza generazione, la citycar coreana ha fatto passerella al salone di Ginevra e arriverà nelle concessionarie europee entro la fine della primavera, con l’ambizione di continuare il successo delle sue progenitrici, che hanno totalizzato finora trecentomila immatricolazioni nel Vecchio Continente. Le armi su cui fa affidamento Kia sono essenzialmente due: lo stile e l’aggiornamento tecnologico. Per definire un design in grado di piacere a Oriente e a Occidente del mondo, è stato deciso di affidarne lo sviluppo in partnership ai centri design di Namyang, in Corea, e di Francoforte. Questo lavoro condiviso ha prodotto una Picanto immutata nella lunghezza (3,59 metri) ma profondamente rinnovata nell’aspetto, con un frontale più importante e impreziosito dai proiettori anteriori con luci diurne e indicatori di direzione a Led.

Di rilievo anche l’accorciamento degli sbalzi anteriori e l’allungamento di quelli posteriori. Soprattutto, è stato ridistribuito lo spazio utile: ciò vuol dire che grazie all’allungamento del passo di 15 mm (da 2.385 a 2.400) è migliorata l’abitabilità interna. Anche la capacità del vano bagagli ha beneficiato del migliore sfruttamento dello spazio interno, passando da 200 a 255 litri, con possibilità di raggiungere addirittura i 1.100 litri abbattendo lo schienale posteriore. Gli interni rappresentano un’autentica svolta rispetto alle precedenti generazioni della piccola utilitaria coreana, grazie anche all’impiego di plastiche migliori e alla cura messa per sfruttare bene le possibilità di equipaggiamento e personalizzazione.
Basti dire che su una plancia ampia, luminosa e ben rifinita, campeggia uno schermo touchscreen da 7 pollici che integra retrocamera e sistema di navigazione 3D, e assicura la compatibilità con gli standard Apple CarPlay e Android Auto.

Per quanto riguarda le motorizzazioni (tutte abbinate ad un cambio meccanico a 5 marce), cancellata l’opzione diesel, alla base della gamma sarà disponibile il 3 cilindri a benzina MPI 1.0 aspirato da 67 cv, affiancato dal 4 cilindri 1.2 da 84 cv. In un secondo momento arriverà anche il 3 cilindri turbo GDI 1.0 da 100 cv, propulsore destinato alla GT Line, versione sportiva che andrà a collocarsi al top della gamma Picanto, distinguendosi per alcuni ritocchi estetici, per i cerchi in lega da 16 pollici e, ovviamente, per le prestazioni, legate non solo al motore ma anche a un diverso settaggio delle sospensioni e ad uno sterzo più diretto. Tutti “ingredienti” dichiaratamente rivolti a un pubblico giovane, sul quale la casa coreana punta molto, come ha rivelato lo stesso Ceo di Kia Europa, Michael Cole, dichiarando che «soprattutto con la GT Line potremmo acquisire clienti che mai avrebbero valutato l’acquisto di una Picanto». Da definire il listino, che tuttavia - GT Line a parte - non dovrebbe discostarsi molto da quello del modello uscente (tra 10.000 e 12.000 euro circa).
 

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Domenica 30 Aprile 2017 - Ultimo aggiornamento: 23-06-2017 16:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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