La Porsche 919 Hybrid di Romain Dumas, Neil Jani e Marc Lieb taglia il traguardo della 24 Ore di Le Mans

Le Mans, la maledizione Toyota continua ancora: Porsche vince a sorpresa la 24 Ore

di Nicola Desiderio
  • condividi l'articolo

LE MANS - La Porsche vince la 84ma edizione della 24 Ore di Le Mans dopo un finale assolutamente imprevedibile che ha visto la Toyota arrendersi all’ultimo giro dopo una gara dominata e, ancora una volta, persa in modo apparentemente inspiegabile. La casa tedesca si aggiudica così per la 18 volta la corsa più dura e prestigiosa al mondo in modo assolutamente inaspettato per come si era messa la gara, ma soprattutto per la forza dimostrata dall’avversario giapponese. Le TS050 si erano infatti dimostrate fino ad allora veloci e regolari, ma la beffa è arrivata proprio a 3 minuti dalla fine, poco prima di passare per l’ultima volta il traguardo prima dell’ultimo giro, quando la vettura numero 5 guidata da Kazuki Nakajima si è fermata dopo un rallentamento improvviso, dovuto probabilmente ad un errato calcolo del consumo di carburante.

Incontenibile la gioia all’interno del box della Porsche, ormai rassegnato a veder vincere per la prima volta la Toyota a Le Mans. Gelo invece nel team nipponico che fino ad allora non aveva compiuto il minimo errore, rischiando soltanto in un occasione quando dopo 3 ore Kobayashi era uscito di strada con la numero 6. Quest’ultima aveva subito messo le carte in tavola sin dalla seconda ora di gara, allorquando la safety car, dopo aver regolato per quasi un giro intero d’orologio la partenza sotto la pioggia, aveva lasciato campo libero ai contendenti.

La TS050, guidata in quel momento da Conway, aveva superato entrambe le Porsche 919 impostando una gara veloce, regolare e con stint più lunghi degli avversari grazie ad un consumo di carburante e gomme più contenuto delle altre due avversarie. Le giapponesi inoltre erano le più veloci in rettilineo. Insomma, a trattenere l’ottimismo c’erano solo esperienze precedenti che avevano visto le vetture delle Tre Ellissi dominare per gran parte della gara per poi abdicare alla fine. E invece è stato così anche stavolta, lasciando la vittoria al trio alla Porsche 919 Hybrid numero 2 che bissa il successo dello scorso anno, stavolta con l’equipaggio formato da Romain Dumas, Neil Jani e Marc Lieb. Nella LMP2 è invece la Alpine Signatech motorizzata Nissan (motore presente su 20 delle 23 vetture partenti in questa classe) e guidata da Nicolas Lapierre, Gustavo Menezes e Stephane Richelmi.

Ma i riflettori erano puntati tutti sulla GTE e sul duello tra Ferrari e Ford che si è risolto in favore di quest’ultima. La casa di Dearborn infatti ha vinto piazzandosi anche al terzo e quarto posto e portando anche la quarta vettura (9a) al traguardo. A rendere così rotondo il trionfo di Ford hanno contribuito anche la prematura uscita di scena delle Ferrari 488 più forti, lasciando a combattere da sola quella che doveva fare da comprimaria, di Fisichella/Vilander/Malucelli. E stava per riuscirci se non fosse stato per un testacoda che l’ha ritardata quando era ancora incollata alla Ford GT numero 68 di Hand/Muller/Bourdais. L’americana ha comunque meritato dimostrando di essere la più veloce e, soprattutto, la più affidabile tanto da far arrivare indenne tutto lo squadrone schierato ai nastri di partenza.

Neppure le briciole invece per Audi, che ha disputato la sua peggiore 24 Ore di Le Mans da 17 anni (con 13 vittorie) a questa parte, e per gli altri marchi che a Le Mans hanno fatto la storia. Hanno deluso le Aston Martin Vantage V8, le Porsche 911 RSR e soprattutto la Corvette C7.R, vincitrice nel 2015 e in altre 7 edizioni nelle ultime 17. La Ford, oltre ad aver battuto di nuovo le Ferrari come 50 anni fa, ha vinto dunque il derby americano. La Ferrari invece si è rifatta nella GTE-Am, la classifica riservata agli equipaggi formati da un pilota professionista e gli altri due amatoriali: qui la Ferrari ha schiantato tutti piazzando due vetture ai primi due posti e altre due al 4° e 6° posto, ma non con la nuova 488 GTE, bensì con la vecchia F458 che si è dimostrata ancora più che valida in pista.
 

 

  • condividi l'articolo
Domenica 19 Giugno 2016 - Ultimo aggiornamento: 22-06-2016 04:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti