La nuova Aston Marin Vantage

Ruggisce la nuova Aston Marin Vantage: vola a 315 kmh con il V8 AMG da 510 cv

di Sergio Troise
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ROMA - Proprietà italiana (il fondo Investindustrial della famiglia Bonomi), meccanica tedesca (motore della AMG, filiazione sportiva di Mercedes), stile inglese (innovativo quanto basta per non stravolgere gli stilemi che hanno scritto la storia del marchio): da questo cocktail esplosivo nasce la nuova Aston Martin Vantage, gran turismo a due posti e ad alte prestazioni, con motore anteriore e trazione posteriore, che entro la metà del 2018 prenderà il posto del modello nato nell’ormai lontano 2005 e venduto in circa 22.000 unità.
 

 

L’obiettivo della Casa di Gaydon è sfidare un “mostro sacro” della sportività hi-tech come la Porsche 911, puntando su dimensioni altrettanto compatte (4,46 metri) e pesi contenuti (1530 kg, grazie anche al massiccio impiego dell’alluminio), oltre che sulla esorbitante potenza del V8 4.0 litri biturbo frutto dell’accordo con Mercedes-AMG: 510 cavalli e 685 Nm di coppia. Quanto basta per dichiarare una velocità massima di 315 km/h, con accelerazione 0-100 in 3,7 secondi.

Il cambio è uno ZF automatico a 8 marce con rapporti ravvicinati, abbinato per la prima volta nella storia dell’Aston Martin al differenziale elettronico E-Diff con Dynamic Torque Vectoring. Secondo i progettisti inglesi ciò comporterà “una grande agilità nel misto e massima stabilità sul veloce, grazie alla capacità di bloccare al 100% la ripartizione della potenza in pochi millisecondi in base ai parametri letti dai sensori”. Ma a beneficio delle prestazioni, dell’affidabilità e del comportamento dinamico dell’auto si segnalano anche altri particolari, come il sistema di lubrificazione a carter umido, che ha permesso di sistemare il motore molto in basso, in modo da migliorare anche l’equilibrio dei pesi, concentrandoli sul baricentro.

Come ormai d’obbligo sulle auto sportive dedicate a chi ha ancora a cuore il piacere di guida e le alte prestazioni, è prevista una triplice opzione per regolare la dinamica di marcia: Sport, Sport Plus e Track. La prima è consigliabile per la guida nel comune uso quotidiano; la seconda è utilizzabile su strade extra urbane, magari su percorsi misti di montagna, tra curve, tornanti e continui cambi di direzione, mentre la terza è riservata esclusivamente alla pista. La scelta, fatta tramite un pulsante, influisce sulle reazioni del motore e del cambio, modificando anche la risposta del servosterzo elettrico, del differenziale autobloccante e dell’ESP.

Utilizzando le diverse modalità di guida si modifica anche l’assetto, e a tal proposito vale la pena ricordare che sarà di serie il sistema di controllo attivo delle sospensioni (sky-hook). Sempre in materia di assetto, è interessante notare che per il primo equipaggiamento di pneumatici l’Aston Martin punta su Pirelli PZero sviluppati appositamente nelle misure 225/40 e 295/35 e montati su cerchi in lega da 20 pollici. Quanto all’impianto frenante, offre dischi scomponibili anteriori da 400 mm con pinze a sei pistoncini e posteriori da 360 mm con pinze a quattro pistoncini.

Inutile dire che molta cura è stata messa anche nell’ottimizzazione dell’aerodinamica, per la quale i designers britannici hanno seguito la strada abitualmente battuta anche dagli storici rivali della Ferrari: risultati soddisfacenti in materia di penetrazione dell’aria e di down force sono stati ottenuti, dunque, facendo a meno di alettoni e di vistose appendici e concentrando piuttosto gli sforzi sul fondo carenato. Tutto ciò a protezione dello stile e dell’eleganza delle forme.

Il lavoro di affinamento ha salvaguardato personalità e proporzioni del frontale, ma ha comunque introdotto novità evidenti, come i fari piccoli e sottili (full Led) e le fiancate scavate, con i passaggi dell’aria laterali. In coda si fa notare, in basso, il maxi diffusore, mentre nella parte superiore il coperchio del vano bagagli (350 litri) incorpora uno spoiler nella carrozzeria con il compito di “tenere a terra” il retrotreno.

Abituati alla pelle in puro stile old british e alla ricercatezza un po’ vintage con cui venivano storicamente allestiti gli abitacoli delle Aston Martin, possono risultare sorprendenti le soluzioni adottate per la nuova Vantage, dove viene privilegiata una sportività accentuata, con il sedile del guidatore piuttosto basso (come sulle auto da corsa) e con una inedita disposizione dei comandi sulla console centrale, tra i quali spicca una struttura triangolare che include i pulsanti della trasmissione.

La nuova Aston Vantage dovrebbe arrivare in Italia nella primavera del 2018 ed essere proposta al prezzo di 160.000 euro. Ma il listino non è stato ancora ufficializzato e si annuncia lunga e costosa la lista degli optional, mirati alla personalizzazione dell’auto sia dal punto di vista estetico (verniciature speciali, finiture in carbonio, pelle per i sedili, cerchi in lega forgiati) sia dal punto di vista del funzionamento (telecamera a 360 gradi, Park Assist, Blind Spot Monitoring e tanto altro).

 

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Mercoledì 22 Novembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 13-12-2017 16:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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