LaFerrari Aperta

Apriti cielo, la casa di Maranello ha svelato LaFerrari Aperta: solo 200 esemplari

di Sergio Troise
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PARIGI - Le supercar sono state le grandi assenti del Salone di Parigi. Non c’erano big del calibro di Aston Martin, Bugatti, Lamborghini, McLaren. La scena è stata dunque dominata dalla Ferrari, che sulla passerella parigina ha fatto sfilare il futuro, ovvero le auto con cui celebrerà, nel 2017, i suoi 70 anni, non senza rendere omaggio a quel passato glorioso che ne ha fatto un’icona ammirata in tutto il mondo. Una sfilata di grande charme, dunque, che ha avuto la sua punta di diamante nella versione a cielo aperto de LaFerrari, capolavoro hi-tech che nessun’altra presenza avrebbe potuto comunque oscurare.
 

 

Rispetto alla già nota supercar di Maranello con carrozzeria chiusa, la nuova, battezzata “LaFerrari Aperta”, si distingue, all’apparenza, soltanto per l’apertura del tetto (un guscio in carbonio smontabile) e per la possibilità vi viaggiare en plein air. In realtà ingegneri e designer, guidati dal tedesco Michael Leiters e da Flavio Manzoni, hanno dovuto lavorare a fondo per rinforzare il telaio e salvaguardare l’aerodinamica, in modo da farne la Ferrari scoperta più veloce di sempre. Immutata la motorizzazione ibrida, costituita da un V12 aspirato di 6,3 litri in grado di erogare una potenza di 800 cv, integrato da un motore elettrico da 129 Kw, per un totale di 963 cv e 900 Nm. Un capolavoro a sé è il sistema di scarico 6 in 1 in Inconel (una lega di nichel e cromo), mutuato dalla Formula 1 ma modificato nel sound. Le prestazioni de LaFerrari Aperta sono le stesse della versione chiusa, con velocità massima di oltre 350 km/h e «meno di tre secondi» (così dichiara la Casa) per passare da 0 a 100 km/h (7,1 per arrivare a 200). Ciò che cambia molto è il prezzo della versione a cielo aperto, più cara del 50% rispetto alla chiusa, e dunque ordinabile a 1.850.000 euro.

Ma attenzione: ne saranno prodotte soltanto 209 unità, 9 delle quali riservate agli eventi celebrativi della Casa, le altre 200 già assegnate ad altrettanti privilegiati ferraristi selezionati dai concessionari sparsi per il mondo e poi prescelti ad insindacabile giudizio dell’azienda dopo un’ulteriore scrematura, eseguita, come ha spiegato Enrico Galliera (numero 1 delle vendite Ferrari nel mondo), «tenendo conto di valori come la fedeltà alla marca, le preferenze tra vetture chiuse o aperte, la partecipazione ad eventi celebrativi e attività sportive».
Accanto a LaFerrari Aperta è stata presentata anche la nuova GTC4 Lusso T (turbo), una sorta di versione light della 4 posti GTC4 Lusso finora prodotta con motore V12 e trazione integrale. La nuova GTC4 Lusso T conferma le 4 ruote sterzanti, ma si affida alla sola trazione posteriore e sotto al cofano monta il “piccolo” V8 Turbo da 3,9 litri con potenza di 610 cv/760 Nm.

Terza rappresentante d’una giovane dinastia nata con la FF, la nuova Ferrari rimane un’originale interpretazione di shooting brake adatta a viaggiare anche con famiglia e bagagli al seguito. Ma Ferrari celebra i 70 anni anche in altro modo. Lo fa con 5 modelli dell’attuale produzione “vestiti” con livree speciali dedicate a modelli e personaggi che hanno scritto la storia del marchio. Tra queste la 488 GTB “The Schumacher”, che rende omaggio allo sfortunato pilota tedesco esibendo una livrea rossa con doppia banda bianca, i colori della F2003-GA campione del mondo di F1 nel 2003.

Le altre auto celebrative, tutte contraddistinte dal badge del 70°, sono la F12 Berlinetta “The Stirling”, omaggio a Stirling Moss; la California T “The Steve McQueen”, ispirata alla 250 GT del ‘63 che l’attore ebbe in dono dalla prima moglie Neile Adams; la 488 Spider “The Green Jewel”, verniciata in verde per richiamare i colori delle Ferrari di David Piper, storico cliente/pilota di Maranello. Tutta bianca, invece, come la 375 MM Pinin Farina del 1953, è la 488 “The Spider”, versione aperta della due posti di Maranello legata al nome del carrozziere che ha firmato la maggior parte delle Ferrari.

Prodotte in soli 350 esemplari (70 per ogni modello) le Ferrari di questa serie limitata sono state già assegnate a facoltosi clienti disposti a spendere tra gli 80.000 e i 100.000 euro più del listino. Troppo? È il costo medio di tutte le Ferrari Tailor Made, che ormai rappresentano una parte cospicua della produzione del Cavallino.
 

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Venerdì 16 Dicembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 12:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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