La Mini Cooper S in allestimento Seven

Mini riscopre le proprie origini con la nostalgica serie speciale Seven

di Giampiero Bottino
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PARIGI - Un ritorno alle origini del mito. Come definire altrimenti la decisione della Mini di portare a Parigi una serie speciale battezzata Seven? Era l'agosto del 1959 quando in Inghilterra fu svelata una vettura straordinaria, piccola ma capace di ospitare decorosamente quattro persone, un concentrato di idee innovative che aveva un unico padre, Alec Issigonis, geniale progettista britannico dalle chiare origine greche, ma veniva proposta in due differenti declinazioni attribuibili ad altrettanti marchi oggi scomparsi: Mini Morris e Austin Seven.

Facendo la sintesi delle due denominazioni, il gruppo Bmw ha deciso di svelare al Mondial francese un'intrigante ed evocativa serie speciale del suo marchio british: la Mini Seven. A qualificarne i contenuti concorrono essenzialmente i contenuti estetici, costruiti su attraenti livree e dettagli accurati ed esclusivi. Il primo elemento distintivo è costituito dalla scocca colorata nella tonalità Mini Yours lapisluxury blue, una vernice pastello che si identifica con il blu più intenso mai applicato alla scocca di una Mini.

Alternativa non secondaria, visto che il colore rappresenta una delle caratteristiche più significative della Seven, sono disponibili le carrozzerie nella tinta pastello pepper white e in quelle metallizzate midnight black e british green, a nostro avviso la più significativa per una piccola auto made in England che si riallaccia esplicitamente a una grande tradizione. Quale che sia il colore prescelto, il tetto e le calotte dei retrovisori esterni sono sempre in tonalità melting silver.

A definire il carattere esclusivo della Mini Seven concorrono ovviamente i dettagli interni, dove spicca la lavorazione tridimensionale delle superfici, oltre alle quasi illimitate possibilità di personalizzazione. A evidenziare l'esclusività della Mini Seven a 3 e 5 porte concorrono gli equipaggiamenti sofisticati come il pacchetto Mini Seven Chili, messo a punto appositamente per questa versione speciale e caratterizzato da elementi innovativi come gli abbaglianti e anabbaglianti a Led, a loro volta incorniciati dall'anello luminoso delle luci diurne, sempre a Led come i fendinebbia e i gruppi ottici posteriori.

Per quanto riguarda la dinamica, non manca il selettore delle modalità di marcia Mini Driving Modes che accanto all'impostazione standard prevede quelle denominate Sport e Green. Per quanto riguarda le motorizzazioni, quelle disponibili sono 4 e spingono le versioni a benzina Mini Cooper (1.5 a 3 cilindri da 136 cv) e Cooper S (2.0 a 4 cilindri da 192 cv) oltre che quelle turbodiesel della Cooper d (1.5 a 3 cilindri da 116 cv) e della Cooper SD con il 2.0 da 170 cv, mentre la scelta dei cambi è tra il manuale a 6 marce e l'automatico Steptronic sempre a 6 rapporti.
 

 

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Giovedì 6 Ottobre 2016 - Ultimo aggiornamento: 10:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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