La Bentley Flying Spur

Bentley Flying Spur, tutta la classe di una signora da 333 km/h

di Nicola Desiderio
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ROMA - Lussuosa come una regina inglese dalla ragguardevole età, ma sportiva come chi sa vincere per 6 volte la 24 Ore di Le Mans. Questa è l’essenza di Bentley, casa fondata nell’ormai lontano 1919 e condensata nella Flying Spur di terza generazione, la berlina nata per la prima volta negli anni ’50 sulla base delle coupé Continental per eguagliarne le prestazioni, ma con livelli di comfort e di spazio ovviamente superiori.

La nuova Flying Spur ripercorre quel percorso tecnico utilizzando la piattafroma MSB già impiegata dalla Continental GT e mutuata con la Porsche Panamera, dunque dotata di geni alquanto sportivi. Lunga ben 5,32 metri, ha un passo di 3,19 metri allungato di 13 cm rispetto alla precedente Flying Spur e un distribuzione dei volumi ben diversa, con uno spostamento in avanti delle ruote anteriori. Altri particolari autenticamente Bentley sono gli sfoghi d’aria dietro i passaruota con la B alata, il frontale con la grande calandra e i doppi fari e la coda con i gruppi ottici dalla grafica ovale al pari dei due grandi terminali di scarico. Ulteriori elementi caratterizzanti sono le nervature che sormontano i parafanghi e il marchio della B alata a scomparsa. Migliorata anche l’aerodinamica con un cx di 0,298.

La scocca è un mix di acciaio e alluminio, materiale del quale è composta invece la carrozzeria, ad eccezione del cofano posteriore che è invece in composito. Le superfici esterne sono realizzate con un processo di formatura a caldo (500 °C) e di taglio laser. In alluminio sono anche le sospensioni, dotate di molle pneumatiche tricamera e di barre antirollio attive elettromeccaniche a 48 Volt. Grazie a queste ed altre soluzioni, il peso della vettura è diminuito di 38 kg nonostante la crescita delle dotazioni e delle prestazioni. La Flying Spur è anche la prima Bentley con sistema a 4 ruote sterzanti che aumenta la stabilità alle alte velocità e la manovrabilità a quelle più basse riducendo il diametro di sterzata a poco di più 11 metri. Si possono montare cerchi fino a 22 pollici.

Di altissimo livello costruttivo l’abitacolo con 7 tipi di radica e 8 bicolore. I comandi hanno una sfaccettatura a diamante che si può avere anche per le bocchette di aerazione centrali, per la prima volta non a forma di palla dell’occhio. Innovative le cuciture a rombi tridimensionali per i sedili e per le altre superfici a vista. Raffinato lo schermo rotante a scomparsa da 12,3 pollici del sistema infotelematico, ma i tradizionalisti possono anche scegliere di vedere i tre strumenti analogici o toglierlo di mezzo. Si possono avere anche l’illuminazione ambiente, tre sistemi audio con potenza fino a 2.200 Watt e un tetto panoramico con tendina in Alcantara in 15 tinte. La dotazione di sicurezza comprende anche la visione notturna a raggi infrarossi, per individuare persone o animali fino a 300 metri, e i più comuni sistemi di assistenza alla guida.

Il motore è l’ormai abituale W12 6 litri con 4 alberi a camme, sovralimentato da due turbocompressori twin scroll, alimentato ad iniezione diretta e indiretta e dotato del sistema di disattivazione di metà dei cilindri a basso carico. Grazie a queste modifiche, eroga 635 cv e 900 Nm e la sua efficienza è migliorata del 15%. Il resto dello schema meccanico è identico a quello della Continental GT. Il cambio è doppia frizione a 8 rapporti e la trazione è integrale a controllo elettronico al posto di quella meccanica con differenziale centrale Torsen che distribuiva di base il 60% della coppia al retrotreno. Ora c’è un giunto a lamelle che, in condizioni normali, lascia in presa solo le ruote posteriori e, in determinati casi, assegna alle ruote anteriori fino a 150 Nm nella modalità di guida Normal, 480 Nm in Comfort e 280 Nm in Sport che prevede anche il lauch control.

E a proposito di prestazioni, la nuova Bentley Flying Spur accelera le sue quasi 2,5 tonnellate di peso da fermo fino a 100 km/h in 3,8 secondi e raggiunge una velocità massima di 333 km/h. Con il comfort di una vera regina, ma senza grandi pretese sui bagagli da portare con sé visto che il vano di carico ha una capienza di soli 440 litri. Per chi invece volesse spingersi ancora oltre in termini di lusso, c’è il catalogo Mulliner che allarga praticamente all’infinito la disponibilità di tinte ed accoppiamenti con soluzioni esclusive come il bocchettone del carburante in metallo o le finiture per le portiere in radica tridimensionale a porto aperto, un’esclusiva di Bentley. Probabile l’arrivo di versioni con motore V8 e ibrido plug-in. Per intanto, il prezzo parte da poco più di 220mila euro.

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Venerdì 17 Aprile 2020 - Ultimo aggiornamento: 20-04-2020 11:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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