La Bentley Continental GT Convertible

Bentley, svelata la nuova Continental GT Convertible. Un capolavoro di stile ed eleganza con grinta da supercar

di Sergio Troise
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MONACO DI BAVIERA - Il 2019 sarà per Bentley l’anno del centenario. Un anniversario importante, che lo storico marchio fondato nel 1919 da O.W. Bentley festeggerà entrando nell’anno nuovo en plein air, ovvero a bordo della nuova Continental GT Convertible, versione decappottabile della GT Coupé: un’auto di straordinario fascino che farà il suo debutto ufficiale al Salone di Los Angeles (30 novembre-9 dicembre), nel cuore del mercato più importante per il marchio caro alla Corona britannica, anche se da venti anni è passato sotto il controllo dei tedeschi di Volkswagen Group.

Passerella esclusiva. Ma prim’ancora dell’esposizione sotto i riflettori del Motor Show californiano, l’auto è stata mostrata in anteprima in un evento esclusivo organizzato a Monaco di Baviera, nella TonHalle di Speicher Strasse, ex insediamento industriale trasformato in grande sala per le feste. Nell’occasione, circa 200 invitati hanno potuto scoprire in anticipo l’aspetto e i contenuti di quest’auto decisamente speciale, destinata a diventare la cabriolet a quattro posti più veloce del mondo (333 km/h).

La capote magica. Motorizzazione e meccanica sono le stesse della Continental GT Coupé, dalla quale la Convertible si distingue essenzialmente per la mancanza del tetto, sostituito da una capote in tessuto pregiato che si apre e chiude automaticamente in 19 secondi, anche con auto in movimento, fino a 50 km/h. Disponibile in 7 colori diversi, questa capote vanta un pregio non trascurabile: al chiuso, riduce la rumorosità nell’abitacolo di tre decibel.

Il W 12 condiviso. Se è vero che i fortunati proprietari della Continental GT Convertible potranno godersi il piacere del viaggiare placidamente en plein air a bordo della nuova scoperta made in England, è anche vero che l’auto ha le carte in regola per regalare prestazioni emozionanti. Ciò grazie al motore W12 6.0 litri da 635 cv/900 Nm condiviso con la Continental GT Coupé: un poderoso biturbo a benzina in grado di spingere, come detto, fino a una velocità massima di 333 km/h, con passaggio da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi.

Prodigi hi-tech. Potenza e prestazioni a parte, tra le caratteristiche salienti del maestoso motorone di chiare origini tedesche spicca la capacità di tenere sotto controllo consumi ed emissioni grazie al “taglio” automatico della metà dei cilindri e al dispositivo Start-Stop con modalità coasting: una genialata che disattiva il motore anche in fase di decelerazione. In tal modo il consumo (dichiarato) e le emissioni di CO2 si attestano a 14 litri per 100 km e a 317 gr/km.

Imparentata con Porsche. Se a tutto ciò aggiungiamo che il pianale della nuova Bentley è condiviso con quello della Porsche Panamera, e che la struttura della scocca, rispetto al modello uscente, è più rigida del 20% e più leggera del 5% (grazie a un sapiente uso dell’alluminio e dell’acciaio ad alta resistenza) si avrà ancora più chiaro il quadro di un’auto presumibilmente in grado di regalare un comportamento dinamico e un comfort di altissimo livello, esaltando al meglio il mix tra lusso e sportività.

4x4 e cambio a 8 marce. La nuova Bentley, tra l’altro, si avvale anche di un sistema di trazione integrale attivo che sostituisce la tradizionale ripartizione 40:60 tra ruote anteriori e posteriori, mentre il cambio è il noto automatico a doppia frizione e 8 rapporti che – assicura la Casa – «garantisce un’accelerazione fluida e cambi di marcia incredibilmente veloci».

Tutto sotto controllo. Inutile dire che l’elettronica ha un ruolo importante nell’ottimizzazione di valori fondamentali come l’assetto e la tenuta in curva. E per questo a bordo della nuova Bentley non manca l’ultima evoluzione del Dynamic Ride, sistema di controllo del rollio a 48 volt, che monitora e regola gli attuatori elettronici sulla barra antirollio di ogni assale: un toccasana per la sicurezza di marcia, ma anche per la maneggevolezza e il comfort. Ma non è tutto: sulla nuova scoperta inglese figurano anche il DDC (Drive Dynamics Control), sistema che permette di selezionare diverse modalità di guida, e l’EPAS (Electric Power-Assisted Steering), in pratica un servozterzo evoluto che – assicura la Casa – “migliora le risposte al guidatore e protegge dai disturbi indesiderati della strada”.

Assistenza alla guida. In ottemperanza agli obblighi di una modernità legata alla sicurezza, Bentley non ha rinunciato a dotare la nuova Convertible di sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione, che vengono proposti in due varianti: il pacchetto City e il Touring. Il primo prevede apertura del portellone senza mani, segnalazione pedoni, rilevamento della segnaletica stradale, frenata automatica in città, telecamera a 360°; il secondo offre regolatore di velocità adattivo, avvisatore di superamento corsia, visione notturna con telecamera a infrarossi e frenata pre-sense.

Un po’ di Made in Italy. Come è noto le gomme hanno un ruolo fondamentale nel comportamento dinamico di un’auto, soprattutto di un’auto sportiva ad altissime prestazioni. Per questo a Crewe hanno deciso di sviluppare la GT Convertible in collaborazione con Pirelli. Che non è dunque un fornitore, ma un vero e proprio partner della Casa inglese, con cui ha sviluppato la messa a punto dell’auto, creando pneumatici PZero specifici per questo modello. Quanto all’impianto frenante, la Bentley assicura che «è il più potente sistema a disco mai montato su una nostra auto».

Il capolavoro. Ma se è vero che la nuova Convertible può vantare tecnologia e prestazioni da supercar, è anche vero che quest’auto ha un pregio raro: sa esaltare al meglio la “convivenza” tra qualità tecniche e prestazionali e valori tradizionali come la bellezza, l’eleganza e la raffinatezza dello stile. Questa macchina – diciamolo senza tanti giri di parole – è un capolavoro: nonostante la mole, la silhouette riesce ad essere slanciata, grazie alla posizione avanzata delle ruote anteriori (135 mm più avanti), all’allungamento del cofano e alle linee di cintura identiche a quelle della Coupé.

Lusso e comfort. Quanto agli interni, sono la quintessenza del buon gusto: vengono utilizzate le radiche più rare, ottenute da fonti sostenibili, mentre i sedili sono rivestiti in pelle pregiata, riscaldabili, dotati di 20 regolazioni e funzione massaggio. A beneficio del comfort, poi, non mancano attenzioni come lo scaldacollo, una sorta di sciarpa virtuale che soffia aria calda attraverso i poggiatesta avvolgendo guidatore e passeggeri, in modo che si possa viaggiare scoperti anche in inverno.

Anche su misura. In catalogo c’è persino una capote con finitura interna in tweed, che fa molto old England, per non dire dei 70 colori e delle 17 tonalità diverse per la carrozzeria, delle 15 opzioni per la moquette, delle 8 finiture di radica, delle 15 sellerie e delle infinite possibilità di personalizzazione, eseguita artigianalmente, a richiesta, nel mitico reparto Mulliner della Casa.

Classico e moderno. L’impressione è che gli eredi di W.O. Bentley siano riusciti a non lasciarsi superare dalla storia, avendo migliorato il prodotto attraverso l’esaltazione del giusto mix tra tradizione e innovazione. La prova più evidente, e vorremmo dire spettacolare, di questa scelta di campo è la trovata escogitata per la strumentazione: una sintesi di classico e moderno, ovvero di analogico e digitale, che lascia davvero stupiti. Si chiama Bentley rotating display: ha tre lati, ed è formato da uno schermo panoramico touschscreen da 12,3 pollici, da tre strumenti analogici (temperatura esterna, bussola e cronometro) e da un pannello in radica bicolore con profilo cromato.

Chi la comprerà. Ai “nuovi ricchi” cinesi (la Cina è il secondo mercato per Bentley, dopo gli Usa) magari certe trovate non diranno molto; ma nel Regno Unito e nella Vecchia Europa – c’è da esserne certi - non mancheranno nostalgici ammiratori dello storico marchio Old England disposti a spendere 238.000 euro (IPT esclusa) pur di entrare in possesso di quest’auto che sa esaltare sapientemente il mix tra radica, pelli e cromature e le tecnologie più avanzate. A proposito di hi-tech, vale la pena ricordare che è in fase di progettazione, sia per la GT Coupé sia per la variante Convertible, anche una versione ibrida plug-in che con ogni probabilità si avvarrà delle esperienze maturate nel Gruppo VW con la Porsche Panamera S E-Hybrid.

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Sabato 1 Dicembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 04-12-2018 04:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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