Omoda-Jaecoo, un nome che mette in risalto la “doppia anima” del marchio al quale il gruppo cinese Chery – colosso con 80.000 dipendenti, più di 4.000 concessionari, 17 stabilimenti, sei centri di Ricerca e Sviluppo e 1,88 milioni di auto vendute nel 2023 (per la metà consegnate al di fuori della Grande Muraglia) – affida il compito di conquistare il mercato europeo, nell’ambito di una strategia di sviluppo ambiziosa e articolata, illustrata a Milano in occasione del debutto italiano che ha seguito “a stretto giro di posta” quello spagnolo.
Lo slogan “In Europe for Europe” esprime l’intenzione di non limitarsi a una presenza puramente commerciale, ma di proporsi nel tempo come un’azienda realmente europea sia per cultura automobilistica, sia per la volontà di produrre e progettare in loco nuovi modelli, creando una catena di approvvigionamento dedicata. Il tutto con il fine – dichiarato esplicitamente dal vice presidente di Chery Automobile Zangshan Zhang – di diventare parte integrante della comunità locale, favorendone lo sviluppo economico e sociale.
Per quanto riguarda il nostro Paese, ritenuto sotto molti aspetti fondamentale per raggiungere gli obiettivi strategici per la sua «storia automobilistica – ha ricordato Zhang – incredibile come patria del car design e di grandi produzioni di lusso famose nel mondo», l’offerta punta molto sui Suv (Omoda su un target più giovane e più attento alle mode e alla tecnologia, Jaecoo su una clientela più matura, particolarmente sensibile al richiamo dell’off-road e all’eleganza), il nuovo player può già contare su 28 dealer che mettono a disposizione complessivamente 40 punti di vendita e assistenza, numero comunque destinato a salire per raggiungere le 100 unità nel corso del 2025. Per quanto riguarda il prodotto, il debutto reale è affidato all’Omoda 5 a benzina, per il quale la campagna di pre-ordini si apre con un listino che parte da 27.900 euro. Cifra competitiva per un Suv lungo 4,373 mm (che lo collocano di diritto nel segmento C), dal look importante, gradevole alla vista per le linee slanciate anche se in certi dettagli fin troppo ricco di spigoli e nervature, ispirato alla filosofia stilistica definita non senza un pizzico di enfasi “Art in Motion”.
Il motore che ne accompagna il debutto è il turbo 1.6 Tgdi da 197 cv e 290 Nm di coppia, assistito da un cambio automatico Dsg con doppia frizione a 7 rapporti, abbinato alla trazione integrale e capace di spingere la lancetta del tachimetro fin oltre la tacca dei 190 km all’ora. Fresca di conquista delle 5 stelle nei test EuroNcap sulla sicurezza, la Omoda termica non solo sarà proposta anche in versione full hybrid, ma attende di essere affiancata dalla “gemella” 100% elettrica, immediatamente riconoscibile per il frontale privo di griglia, che dispone di trazione anteriore e può contare su 204 cv e 340 Nm di coppia che la spingono fino a 170 km all’ora, garantendole un’accelerazione 0-100 in 7,8 secondi, oltre a offrire la scelta tra due tagli di batteria – da 41,3 o 62,9 kWh – alle quali corrisponde rispettivamente un’autonomia di 300 e 450 km. Il listino delle versioni in tutto o in parte elettrificate non è ancora noto, proprio come quello della Jaecoo J7, il modello di esordio del secondo sub-brand di casa Chery la cui commercializzazione in Italia partirà dopo l’estate.
Anche per questo modello il lancio è affidato a una motorizzazione termica, il turbo 1.6 Tgdi da 145 cv e 275 Nm di coppia abbinato a un cambio doppia frizione a 7 marce e alla trazione integrale. Il motore fa parte della famiglia Acteco, sviluppata all’interno del gruppo e declinabile anche in varianti ibride, come per esempio la già annunciata versione plug-in nella quale la componente termica prevede lo stesso turbo a benzina, ma con cilindrata più contenuta: 1.5 litri. A proposito della trazione integrale, quella del Jaecoo J7 viene definita “intelligente” perché consente di regolare la distribuzione della coppia fino a ripartirla 50/50 tra i due assi, con la capacità di reagire in 0,1 secondi agli impulsi provenienti dai sensori sulle ruote. Il pilota può anche contare su 7 programmi di marcia di cui 3 (Economy, Standard e Sports) dedicati all’asfalto e quattro (Sabbia, Fango, Neve e Offroad) preziosi per affrontare i terreni più problematici.