Le nuove Sandero e Sandero Stepway di terza generazione hanno uno stile più moderno e personale

Dacia Sandero, terza generazione: guardare alla sostanza senza rinunce

di Nicola Desiderio
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La Dacia Sandero è tutta nuova e per la terza generazione abbandona il concetto di low cost abbracciando quello del consumo responsabile attraverso il ritorno all’essenziale. È l’altro lato della sostenibilità, vista senza l’assillo dell’elettrificazione o dell’ultimo ritrovato in tema di connettività o sicurezza, ma che dà al cliente la sicurezza di avere qualcosa di solido, semplice da usare e soprattutto al giusto prezzo.

La Sandero è lunga 4.088 mm e non può non essere accompagnata dalla versione Stepway che in Italia copre i tre quarti delle vendite di quella che nei primi 8 mesi è la nona auto più venduta in Italia, la quarta nel segmento B e la quarta tra le auto a GPL, tradizionale cavallo di battaglia del marchio numero 10 in Italia e che, decurtato delle vendite a flotte e noleggi, ha spesso messo un piede sul podio del mercato. La Sandero è, in ogni caso, il pilastro di Dacia visto che i suoi 2,1 milioni di unità prodotti dal 2004 sono il 32% del marchio. E Dacia è, a sua volta, il pilastro di Renault visto che grazie a lei ha riconquistato e mantiene una presenza a doppia cifra in Italia.

La Stepway è lunga 4.099 mm per la presenza di paraurti più massicci con protezione inferiore in colore metallo stavolta “pieno” così che, se si graffia, mantiene la tinta. La differenziazione è stata resa più marcata a partire dal cofano, nervato e più bombato. L’altezza da terra è di 174 mm (+41 rispetto ai 133 della Sandero normale) e ci sono le nuove barre portatutto brevettate che, in pochi secondi, si trasformano in portapacchi con una capacità di carico da 80 kg. Anche all’interno c’è maggiore differenziazione. Oltre alle righe arancioni, la selleria è diversa e ha il logo Stepway mentre la plancia ei pannelli porta recano inserti in tessuto. Per tutte e due il bagagliaio ha una capacità di 328 litri ampliabili grazie al piano regolabile e al divanetto frazionabile 60/40.

La Sandero ha la piattaforma CMF-B, la stessa della nuova Clio, e uno stile reso più personale dalla firma luminosa a Y per i gruppi ottici, dai parafanghi bombati e dalla linea più dinamica della finestratura e del tetto che alla fine reca la nuova antenna rigida. Ci sono piccoli comfort in più come l’apertura delle porte e l’avviamento senza chiave e la serratura del portellone elettrica sbloccabile anche con il telecomando. Migliorano inoltre lo spazio interno e la disponibilità di spazio per i vani sparsi nell’abitacolo. Ci sono persino il freno di stazionamento elettrico, il climatizzatore automatico, il piantone del volante regolabile sia in altezza sia in profondità, il sedile regolabile in altezza e persino i sedili anteriori riscaldati e il tetto panoramico apribile.

La Sandero cresce anche nella sicurezza, grazie alla resistenza agli urti offerta dalla nuova piattaforma, dai 6 airbag di serie, dalle cinture pretensionate con le anteriori provviste di limitatore di carico e dai sedili provvisti di sistema contro il colpo di frusta. Ovviamente c’è la chiamata d’emergenza persino alcuni dispositivi di assistenza come la frenata automatica d’emergenza, attiva tra 7 e 170 km/h e il sensore per l’angolo morto. Ci sono anche il cruise control, l’assistenza per le partenze in salita, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, l’accensione automatica per i tergicristalli e le luci con i fari a led che offrono un fascio più profondo del 37% e più ampio del 9%.

Ben tre le soluzioni disponibili per l’infotelematica di bordo. La prima sfrutta lo smartphone con tutte le sue funzionalità (assistente vocale compreso) attraverso un supporto di fronte al guidatore; il secondo ha uno schermo da 8” e permette anche di regolare i sistemi di assistenza alla guida; il terzo ha la navigazione di bordo e persino Android Auto e Carlplay wireless, un particolare che poche auto oggi possono vantare, ma che permette di fare senza cavi a meno che non ci sia bisogno di ricaricare lo smartphone. La gamma motori infine vede la scomparsa del diesel e un 3 cilindri mille in tre decilinazioni diverse: aspirato da 65 cv (non disponibile sulla Stepway) con cambio a 5 rapporti, turbo da 90 cv con cambio a 6 rapporti o automatico CVT e l’immancabile versione GPL.

La bi-fuel Eco-G, con i suoi 100 cv, è l’ammiraglia della Sandero e qualifica ancora di più una scelta che riguarda più della metà delle vendite del modello in Italia. Il serbatoio per il gas, sistemato al posto della ruota di scorta per non influire sulla capacità del bagagliaio, ha una capacità di 40 litri (32 utili), 8 in più rispetto al passato e, insieme al serbatoio da 50 litri per la benzina, assicura un’autonomia totale di 1.300 km. Funzionando a GPL, la Sandero Eco-G ha emissioni di CO2 inferiori dell’11% rispetto alla versione da 90 cv. Tutti i motori della gamma sono dotati inoltre di stop&start che, a quanto dichiarato dai vertici della casa, sarà l’unica forma di elettrificazione della Sandero oltre allo sterzo, ora elettromeccanico ad assitenza variabile e più leggero del 36%. La Sandero è costruita a Pitesti, Tangeri e Casablanca e è’arrivo nei concessionari è previsto entro il primo trimestre del 2021.

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Venerdì 12 Febbraio 2021 - Ultimo aggiornamento: 13:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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