La Jeep Gladiator

Gladiator mostra i muscoli: Jeep show, torna il pick-up. Il nuovo modello allarga la gamma

di Giorgio Ursicino
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LOS ANGELES - Un gladiatore al Salone. Nella città del cinema, Jeep svela il suo nuovo modello scatenando l’entusiasmo degli appassionati che lo attendevano da tempo. L’America, si sa, è un mercato speciale dove i light truck (fondamentalmente sport utility e pick-up) hanno superato le vendite delle vetture e non sembrano voler rallentare. I Suv, ormai, volano in tutti i continenti; i veicoli con il cassone dietro l’abitacolo, invece, sono un’invenzione tutta a stelle e strisce, un’interpretazione che per gli automobilisti di questo grande paese è indispensabile come il cavallo per i cow boy. Jeep, che nell’ultimo decennio ha moltiplicato per sette le proprie vendite, non ha alcuna intenzione di rallentare la crescita fino all’obiettivo di avere un proprio modello ogni cinque Suv venduti nel pianeta.
 

 

Per puntare tanto in alto bisogna rafforzare le ambizioni di ogni modello (come recentemente hanno fatto Wrangler e Compass che nel 2018 hanno registrato nuovi primati), ma è necessario pure allargare l’offerta. Il piano illustrato a Balocco prevede modelli pensati per la Cina (già in produzione) e una novità più compatta della Renegade che potrebbe essere prodotta in Italia e avere un ruolo strategico in Europa dove le dimensioni contenute sono spesso un valore. Oltre alle Trail Rated imbattibili in fuoristrada, ci saranno delle “linee” che identificheranno le versioni dei vari modelli a prestazioni elevate e anche quelle specializzate per muoversi sulla sabbia; ci sarà pure una forte elettrificazione con varianti hybrid plug-in e 100% a batterie. Il sasso lanciato nello stagno all’Auto Show californiano affonda le radici nella tradizione (Jeep ha sempre avuto pick-up dal 1947 al 1992) e non serve molto per capire che sarà un successo. Gladiator è un pick-up duro e puro, un light truck vero. Può contare su un heritage senza pari e sulla grande esperienza di Fca nel settore evidenziata dalla qualità e dalle performance dei Ram. Se il 1500 di Ram è un ful-size pick-up pensato per dare filo da torcere a sua maestà F-150 della Ford, Gladiator è un “piccolino”, un mid-zise pick-up. Per dare un’idea di come gli americani considerino le dimensioni delle auto, basta ricordare che Gladiator si avvicina ad una lunghezza di sei metri, ha un telaio 78 centimetri più lungo di quello della nuova Wrangler 5 porte, 48 dei quali sono di passo.

Un gigante buono che trasmette un’immediata sensazione di forza e inarrestabilità e che, come l’intera famiglia Wrangler, ha un feeling con la natura, l’aria aperta e il tempo libero del tutto speciale visto che in pochi minuti si trasforma in un autentico giocattolo per adulti, privo di tetto e di portiere e con il parabrezza adagiato sul cofano. Gladiator conferma stretti legami con Wrangler, ma non è certo una Wrangler cinque porte con il cassone, il pick up è stato ripensato in profondità per essere “best in class” dal punto di vista della capacità di carico (725 kg) e anche da quella di traino (quasi 35 quintali). Il telaio è in longheroni d’acciaio ad alta resistenza e in acciaio è anche il cassone lungo oltre 1,5 metri per caricare qualsiasi cosa senza danneggiarsi. Numerose parti della carrozzeria sono invece in alluminio per contenere il peso e favorire l’agilità.

Nonostante gli ingombri è uno spettacolo ammirare il video in cui la versione Rubicon di Gladiator doma il mitico Rubicon Trail scalando rocce giganti e infilandosi in passaggi che farebbero paura ad uno stambecco. Le soluzioni tecniche sono quelle che hanno reso famosa new Wrangler. Si può scegliere fra due tipi di trazione integrale, il cambio è automatico a 8 rapporti, c’è il bloccaggio dei differenziali, il rapporto di riduzione fra ponti e marce ridotte supera 80:1.

Eccellenti gli angoli di attacco (43,6 gradi) e di uscita (26 gradi), l’altezza da terra sfiora i 30 centimetri, la capacità di guado si avvicina agli 80, la barra antirollio anteriore si disconnette elettricamente, i pneumatici sono da 33 pollici e si possono avere oltre a 200 accessori dedicati, griffati Jeep Performance e realizzati dalla Mopar guidata da Pietro Gorlier. Il pick-up può montare due diversi motori, entrambi V6: il tre litri a gasolio da 260 cv e 600 Nm di coppia e il 3.6 Pentastar da 285 cv e 352 Nm. La produzione di Gladiator partirà nello stabilimento di Toledo Sud il prossimo anno quando inizieranno le vendite in Nord America, nel 2020 il Gladiatore sbarcherà e in Europa.
 

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Giovedì 6 Dicembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 08-12-2018 04:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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