La nuova Hyundai i20

Hyundai i20, gioiello molto mediterraneo. Grande attenzione al design, look sportivo e migliore abitabilità

di Alessandro Marchetti Tricamo
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ROMA - Un’auto senza limiti. La nuova generazione di Hyundai i20 prova a rompere i confini, lasciando intatti solo quelli geometrici di una lunghezza ferma intorno ai 4 metri. A cominciare dallo stile: la i20 è il primo modello del marchio a poter contare in Europa su un design che i coreani chiamano “sensous sportiness”, sportività sensuale. Definizione pronta a ingabbiare lo sguardo, libero piuttosto di accarezzare con gli occhi uno stile sportivo e caldo, dal carattere più mediterraneo che asiatico.
 

 

Non poteva essere altrimenti: a supervisionare il progetto è stato Luc Donckerwolke, responsabile del design del gruppo Hyundai, un belga cresciuto con la passione delle Porsche 911 e che in Lamborghini ha lavorato a Murcielago e Gallardo. Riflesso della sua formazione stilistica sono anche i cerchi da 17 pollici a conferire un maggior carattere alla vettura, insieme a quel richiamo alle linee di una coupé del montante posteriore e del tetto leggermente abbassato rispetto alla precedente generazione. Per far questo, la nuova i20 è partita da un foglio bianco, riempito poi di colori (per la precisione dieci più la possibilità di avere il tetto a contrasto e scegliere all’interno tre combinazioni) e contenuti concreti, come sono soliti fare i coreani. 

È sufficiente salire a bordo attraverso un video di Youtube, pegno da pagare alla quarantena imposta dalla pandemia di coronavirus, per capire di essere di fronte a un’auto di categoria superiore: i due schermi digitali touch da 10,25 pollici catturano l’attenzione, uno dietro al volante per la strumentazione e uno al centro per tutto il resto. La plancia è attraversata da linee orizzontali che ne accompagnano lo sviluppo e uniscono le diverse bocchette di areazione: un segno d’ispirazione aeronautica, altro elemento distintivo di Donckerwolke. Qualche centimetro guadagnato all’interno dall’uso più efficiente dello spazio rende la i20 più comoda (soprattutto dietro), con una capacità del bagagliaio che ora offre 351 litri, 25 in più rispetto alla precedente.
 

Un mondo fisico che si unisce al virtuale: la connessione con quello che ci circonda non s’interrompe grazie alla compatibilità del sistema d’infotainment con Apple Car Play e Android Auto. La carica dello smartphone è sempre assicurata in modo wireless, attraverso una piccola piastra posta vicino al cambio. Al resto ci pensa un sistema audio Bose, pronto a suonare la musica della migliore playlist attraverso otto speaker e un subwoofer. Contenuti da grande in un ambiente reso più ovattato da luci a led che rendono meno freddo l’abitacolo. 

I confini saltano anche quando si parla di sicurezza attiva: la i20 guarda al mondo che c’è fuori con la nuova generazione del sistema di frenata automatica di emergenza, pronto a tenere d’occhio, oltre agli altri veicoli, anche pedoni e ciclisti, da sempre utenti deboli della strada.
Il cruise control dialoga con il navigatore, adattando così velocità, accelerazione e decelerazione in funzione della strada che verrà, così da offrire anche un maggiore confort di viaggio. In città è utile la possibilità di poter contare su un parcheggio semi-autonomo, con sensori e piccole intelligenze artificiali pronte ad aiutare nelle manovre più difficili. Le stesse che avvisano della presenza di eventuali ostacoli nell’angolo cieco della vettura attraverso una spia luminosa negli specchietti laterali.

Sotto il cofano per la prima volta la i20 offre una tecnologia ibrida: un sistema che i tecnici chiamano “mild” a 48 volt realizzato abbinando al motore tradizionale, un piccolo contributo elettrico sviluppato da uno starter–generatore. Una forma d’ibridizzazione di base che non consente all’auto di viaggiare in sola modalità elettrica, ma permette di spegnere il motore durante le soste al semaforo o quando si rilascia l’acceleratore (coasting) e di offrire un piccolo spunto in accelerazione. Il tutto, secondo Hyundai, contribuisce a una riduzione fino al 4% di consumi ed emissioni di CO2.

Il sistema “mild” è disponibile con il motore 1.0 T-GDi tre cilindri turbo benzina sia nella versione da 100 (in listino anche non ibrida) che in quella da 120 cavalli, accoppiato al cambio automatico a doppia frizione a sette marce o al nuovo manuale intelligente a sei rapporti. In gamma anche il motore quattro cilindri benzina 1.2 Mpi da 84 cavalli. La nuova Hyundai i20 sarà prodotta nello stabilimento turco di Izmit e arriverà sul mercato in un segmento, quello delle city car, che in Italia pre-coronavirus valeva oltre 670mila unità e quasi il 35% delle immatricolazioni. Il lancio è previsto a settembre, una tempistica che potrebbe mettere la compatta coreana a riparo dalla tempesta perfetta creata da una pandemia venuta da lontano.

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Martedì 25 Agosto 2020 - Ultimo aggiornamento: 26-08-2020 20:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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