La Maserati per Maserati è una MC20 altamente personalizzata consegnata a Alberto ed Ettore Maserati, nipote di uno dei sei fratelli che hanno fondato l'omonimo costruttore nel 1914.

Maserati per Maserati, la MC20 “one off” che celebra la storia di una famiglia e di un marchio

di Nicola Desiderio
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Una volta i Maserati facevano le Maserati per i loro clienti, oggi invece le comprano. Lo hanno fatto Alberto ed Ettore Maserati (due foto in basso), figli di Carlo a sua volta figlio dell’Ettore Maserati che, insieme agli altri cinque fratelli Carlo, Bindo, Alfieri, Mario ed Ernesto fondò nel 1914 la “Società Anonima Officine Alfieri Maserati”.

I due fratelli lo scorso settembre hanno infatti ritirato presso la storica sede di Modena, in viale Ciro Menotti – dove la Maserati fu trasferita nel 1939 dalla famiglia Orsi che l’aveva acquisita due anni prima spostandola dalla sede di Pontevecchio, alla periferia Est di Bologna – un’esemplare della MC20 definito “Maserati per Maserati” e personalizzato seguendo il catalogo Fuoriserie che permette a qualsiasi cliente di allestire la propria Maserati secondo i propri desideri.

Ne è venuta fuori una MC20 verniciata in Blu Infinito con banda doppia longitudinale in bianco pastello, ricordando le tinte utilizzate spesso da Maserati per le sue leggendarie auto da corsa. Il Tridente – marchio che Mario Maserati ideò e disegno nel 1926 ispirandosi alla fontana del Tritone a Bologna – in Grey Pastel si trova invece sul tonneau che sormonta il famoso V6 litri biturbo Nettuno che eroga 630 cv dando alla MC20 prestazioni da autentica supercar (325 km/h, 0-100 km/h in 2,9 s.).

La parte esterna è poi caratterizzata da un pacchetto composto da particolari in fibra di carbonio, dai loghi “Maserati per Maserati” e “Maserati Fuoriserie” sui parafanghi posteriori e dagli stemmi laterali “MC20 Maserati per Maserati” con scritta in nero su sfondo verniciato. I cerchi da 20” in nero lucido e le pinze freno rosse completano la personalizzazione di questo esemplare che vuole rappresentare un nuova icona del marchio del Tridente ricongiungendo la tradizione con le sue attuali creazioni.

All’interno dominano ancora la fibra di carbonio insieme all’Alcantara. Il volante ne è rivestito in tinta nero/nero mentre i sedili e l’abitacolo sono in nero e nello stesso blu impiegato all’esterno. La plancia e i pannelli porta riportano la combinazione Nero/Nero-Blu Backing così come la zona centrale dei sedili. Per l’occasione, la Maserati per Maserati ha posato insieme a tre gloriose ave facendo il paio alla presenza di nipoti dei fondatori insieme ad altri tre pronipoti.

Tra queste terribili nonnine c’era la 6CM, che nel 1937 permise a Luigi Villoresi di vincere il Campionato Italiano e a Francesco Severi di vincere la Targa Florio di fronte ad altre tre Maserati. Poi c’è la 6C34 con la quale Tazio Nuvolari vinse nel 1934 i Gran Premi di Modena e Napoli. La terza è la A6, la prima vettura di serie di Maserati. Era una coupé 2 posti con motore 6 cilindri in linea 1500 da 65 cv. Debuttò al Salone di Ginevra del 1947 carrozzata da Pinin Farina e fu posseduta anche da Evita Peron.

Alla consegna erano presenti anche Luca Delfino, global chief commercial officer di Maserati, Andrea Bertolini (foto sopra), storico collaudatore e pilota del Tridente a ancora Chief Test Driver Maserati, ed Ermanno Cozza (terza foto dall'alto) che è entrato in Maserati nel 1951 all’età di 18 anni e vi ha lavorato per 60 anni attraversando cinque distinte proprietà: quella degli Orsi, la breve e tormentata parentesi Citroën, quella di De Tomaso e infine quelle di Fiat e Ferrari per poi fare ritorno direttamente nelle mani del gruppo torinese.

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Sabato 5 Ottobre 2024 - Ultimo aggiornamento: 18:40 | © RIPRODUZIONE RISERVATA