La nuova Renault Captur

Nuova Captur, la best seller di Renault è ancora più Suv e fa il pieno di tecnologia

di Giampiero Bottino
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PARIGI - Complimenti al direttore del design Renault Laurens van den Acker e al suo team. Perché è rischioso, quando c'è da rinnovare un prodotto di successo strategico per il brand, abbandonare la facile strada della continuità stilistica per imboccare quella, seppur cara alla storia francese, della rivoluzione.
 

 

Ebbene, pur nella soggettività dei giudizi estetici, nel caso del Captur l'impresa ci sembra riuscita al di là di ogni aspettativa: il più piccolo Suv della Losanga si caratterizza ora non solo per le dimensioni più generose – la lunghezza è aumentata di 11 cm a 4,23 metri – che gli conferiscono una presenza su strada davvero importante, ma anche per il look aggressivo imperniato sul nuovo disegno del frontale, dove spiccano i gruppi ottici full Led caratterizzati dalla nuova firma luminosa del marchio a forma di C (tecnologia e disegno che si ritrovano nelle luci posteriori), sulle proporzioni equilibrate e sui numerosi dettagli che ne evidenziano l'appartenenza al mondo-Suv.

Una svolta che si ritrova anche nell'abitacolo, che ripropone i canoni stilistici e i contenuti tecnologici comuni a tutte le Renault compatte di ultima generazione (dalla nuova Clio all'elettrica Zoe) a cominciare dallo «Smart cockpit», contraddistinto dal grande display flottante da 9,3 pollici (in alternativa disponibile anche in versione più «basic» da 7 pollici), un vero e proprio tablet che svetta la centro della plancia completamente ridisegnata, al quale fa degna e «tecnologica» compagnia il quadro strumenti digitale e ampiamente configuribabile che nelle declinazione di punta ha una diagonale di 10,2 pollici, a tutto vantaggio della visibilità e della quantità di informazioni che può fornire al guidatore.

A proposito di contenuti hi-tech, i sistemi di assistenza alla guida e di ausilio alla sicurezza, spesso ereditati dai modelli di categoria superiore, collocano il nuovo Captur all'avanguardia nel segmento di competenza, dove non è facile trovare dei Suv equipaggiati con il sistema «Highway and Traffic jam companion» che, con la sua capacità di adeguarsi automaticamente alle condizioni del traffico, offre un assaggio di guida autonoma di secondo livello.

Realizzato sulla nuova piattaforma Cmf-B tenuta a battesimo dall'ultima generazione della Clio, il Captur di seconda generazione rivela la sua indole pionieristica anche nel campo della propulsione: infatti nell'ambito del piano strategico «Drive the future» che entro il 2022 prevede l'introduzione di 12 nuovi modelli elettrificati, la versione E-Tech del nuovo Suv compatto sarà infatti il primo modello Renault a proporre la tecnologia ibrida plug-in sviluppata nell'ambito dell'Alleanza con Nissan e Mitsubishi e basata sull'abbinamento tra un 1.6 a benzina di ultima generazione e due unità elettriche, una per asse.

In attesa dell'elettrificazione, la propulsione tradizionale del Captur comprende tre motori turbo a benzina (3 cilindri 1.0 Tce da 100 cv e 1.3 Tce declinato nelle potenze di 130 e 155 cv) e il turbodiesel 1.5 Blue dCi da 90 e 115 cv. Con la presentazione dinamica prevista entro la fine dell'anno per un avvio delle consegne programmato nei primi mesi del 2020, tra le tante informazioni fornite nel corso dell'anticipazione statica mancava ovviamente qualsiasi riferimento al listino.

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Mercoledì 3 Luglio 2019 - Ultimo aggiornamento: 13:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2019-07-03 14:12:39
È bellissima e credo incarni la perfezione